sabato 10 maggio 2014

Arrestato l'ex ministro Scajola




camera con vista
PORTOS / Franco Portinari

Ricostruzioni di Portos. L’arresto di Scajola
PORTOS / Franco Portinari 

di Tiziano Riverso



Camera con vista
di Stefano Trucco


Scuola Dia
Scajola arrestato dalla Dia: “Ha favorito la latitanza dell’ex deputato Matacena”.
Mauro Biani




Indiscrezioni
di Vincino
Dagospia: la moglie una femme fatal mica da ridere

 
 Uva
 
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La notizia:


ROMA (Reuters) - La Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria ha arrestato questa mattina l'ex ministro di Forza Italia Claudio Scajola, che al momento si trova in carcere a Roma con l'accusa di aver aiutato l'ex parlamentare forzista Amedeo Matacena, al momento latitante.
Lo ha reso noto la stessa Dia reggina.
A carico dell'ex ministro è emerso "un quadro indiziario grave", ha spiegato il procuratore della Repubblica di Reggio, Federico Cafiero de Raho, nel corso di una conferenza stampa.
L'indagine ha portato a otto i provvedimenti restrittivi, emessi dal gip Olga Tarzia su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio.
"Tra gli arrestati figurano l'ex ministro della Repubblica Claudio Scajola, nonché personaggi legati al noto imprenditore reggino ed ex parlamentare Amedeo Matacena, colpito anch'esso da provvedimento restrittivo unitamente alla moglie Chiara Rizzo ed alla madre Raffaella De Carolis. Matacena è latitante, a seguito di condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa", si legge in una nota.
Scajola è indagato per "favoreggiamento per procurata evasione e concorso in intestazione fittizia di beni", ha aggiunto De Raho, spiegando che Matacena, condannato nell'ottobre scorso con pena definitiva a 5 anni di carcere e attualmente latitante a Dubai, avrebbe voluto evitare l'estradizione riparando in Libano grazie all'appoggio e alle conoscenze, in quel Paese, dell'ex ministro.
Secondo gli inquirenti, Scajola "ha messo a disposizione della moglie di Matacena, anche lei latitante ma a Montecarlo, il suo ufficio di piazza di Spagna (a Roma) per incontrare lì una serie di soggetti che potevano esserle utili per mettere nelle società del marito delle teste di legno, per evitare che le società fossero sequestrate".
  Continua...



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