domenica 26 ottobre 2014

Premio Morrione Bando IV Edizione


AGLI STATI GENERALI DELL’ANTIMAFIA IL LANCIO DEL
BANDO DELLA QUARTA EDIZIONE DEL
PREMIO GIORNALISTICO ROBERTO MORRIONE

Entro l’8 dicembre l’invio delle proposte di video-inchiesta degli under 31.

22 ottobre 2014 – Non poteva esserci occasione migliore degli Stati Generali dell’antimafia “ControMafie” in programma a Roma dal 23 al 26 ottobre per lanciare il nuovo bando del Premio Roberto Morrione rivolto a tutti i giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione con la passione per l’inchiesta televisiva.
Il Premio Roberto Morrione, arrivato alla sua quarta edizione, è una sezione del Premio Giornalistico televisivo Ilaria Alpi ed è dedicato alla memoria e all’impegno civile e professionale di Roberto Morrione, giornalista Rai, fondatore della rete allnews Rainews24 e di Libera Informazione, osservatorio sull’informazione per la legalità e contro le mafie.
E’ un’iniziativa unica nel suo genere perché non seleziona inchieste già realizzate, ma valuta e premia le più valide proposte progettuali di video-inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale rilevanti per la vita politica, sociale o culturale dell’Italia e gli fornisce un contributo finanziario per la loro realizzazione. Il Premio ha l’obiettivo di promuovere, sostenere e incentivare il giornalismo investigativo di giovani giornalisti o aspiranti tali che, obbligatoriamente, non devono aver superato i 31 anni di età l’8 Dicembre 2014.
Tra tutti quelli inviati, nel rispetto delle modalità indicate nel sito www.premiorobertomorrione.it, verranno scelti 3 progetti e a ciascunoverrà assegnato un contributo in denaro di 3.000 euro da impiegare nello sviluppo e produzione di un’inchiesta di una durata massima di 20 minuti.


A ControMafie sabato 25 ottobre la Portavoce Premio Roberto Morrione Mara Filippi Morrione ha illustrato la filosofia e la finalità del Premio e ha lanciato il bando della quarta edizione all’incontro “La cultura e il sapere, dalla finzione al reale nella battaglia per la legalità” in programma dalle 9:30 alle 17:30, all’Accademia di Danza, Largo Arrigo VII, 5 a Roma. Sempre sabato 25 ottobre nell’ambito della Notte Bianca di Contromafie, presso la Casa del Jazz a Roma, in viale di Porta Ardeatina 55, a partire dalle ore 21, si sono svolti incontri dedicati al Premio, al ricordo di Roberto
Morrione e sono state proiettate le inchieste vincitrici dell’ultima edizione del premio. La serata è stata presentata da Marcella Sansoni, presidente di giuria del Premio. Previsto anche l’intervento di Mara Filippi Morrione, portavoce del Premio Roberto Morrione.
Scorrendo i 204 soggetti d’inchiesta presentati da 319 partecipanti negli anni passati, troviamo inchieste sul tema delle mafie e delle organizzazioni criminali, sull’attività di organizzazioni segrete o clandestine con progetti eversivi o terroristici, sulle violazioni dei diritti umani e sulle attività di corruzione e di intimidazione, sui traffici illegali di rifiuti tossici, armi, esseri umani, droghe. Il 19 per cento delle inchiestehanno avuto come focus l’ambiente, il 21 per cento l’immigrazione e il 9 per cento le mafie. La provenienza geografica dei partecipanti mostra una grande sete di giornalismo d’inchiesta venire dal Sud della penisola: la maggioranza delle proposte arriva da autori del meridione.
Oltre alle risorse finanziarie, il premio fornisce agli autori anche delle forme di tutoraggio per la fase di realizzazione delle video-inchieste, supportandoli nella supervisione e nella consulenza giornalistica e tecnica di professionisti delle testate giornalistiche televisive nazionali. L’avvocato Giulio Vasaturo, invece, garantisce la consulenza legale.
Il termine per la consegna dei progetti di questa quarta edizione del Premio Morrione è fissato per lunedì 8 dicembre 2014 e i 3 progetti selezioniati verranno comunicati entro il 20 gennaio 2015.
La proiezione e premiazione finale dei lavori realizzati avverrà a Riccione all’interno del prestigioso Premio Ilaria Alpi. Il premio finale consiste in un ulteriore riconoscimento in denaro di 3.000 euro per il primo classificato e di 1.500 euro per ciascuna delle altre due inchieste. Il primo classificato andrà in onda su Rainews24.
Come nelle passate edizioni, le inchieste verranno poi promosse in iniziative e festival italiani e stranieri.
Il premio ha ricevuto il Patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati ed è promosso dalla Direzione Generale della Rai, dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, Regione Lazio, Rainews24, Raiworld, Eutelsat, Dallah Albaraka, FNSI, Usigrai, Misteriditalia.it e realizzato in collaborazione con Articolo 21, Scuola di giornalismo Lelio Basso, Tavola della Pace,Liberainformazione.org, Premio Città di Sasso Marconi, UCSI, Gruppo dello Zuccherificio, Internazionale  e Rai Radio 3.

Per maggiori info e per scaricare il bando: www.premiorobertomorrione.it

Per contatti stampa:

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I Vincitori della III Edizione




Premio Morrione 2014, ex aequo tra “I camion degli altri” e “Anello di Fumo”. Terzo posto per “Una storia sommersa”


Selezionati fra i 66 inviati da ben 123 giovani autori, i tre lavori giunti in finale hanno centrato in pieno gli obiettivi cui si ispira il Premio Morrione che rappresenta un significativo salto di qualità fra le più autorevoli iniziative del genere: infatti promuove e finanzia la realizzazione di progetti di video-inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale di giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione, assicurando anche assistenza tecnica e legale. E’ l’idea, dunque, quellache conta.
Alle inchieste vincitrici, che saranno mandate in onda su RaiNews24 e successivamente disponibili qui sul sito, è stato tributato un sentito applauso da parte del folto pubblico presente al Cinepalace di Riccione, nell’ambito della kermesse per la 20° edizione del Premio Ilaria Alpi.


“I camion degli altri”, del ventiduenne Lorenzo Pirovano, tutor Francesca Barzini (Tg3), indaga sulle condizioni di lavoro degli autotrasportatori; settore che spesso si regge su contratti illegali, concorrenza spietata, sconfinando sovente nelle estorsioni, il tutto con la “colpevole inefficienza” delle normative europee e nazionali.
Con la sua inchiesta, il giovane autore ci porta sulle strade e nelle stazioni di servizio, negli uffici sindacali delle associazioni di categoria, per far luce sui sistemi di assunzione ai limiti dello sfruttamento e i drammi causati dalla sfrenata delocalizzazione.
Nell’attribuire il significativo riconoscimento a “I camion degli altri”, la Giuria – presieduta da Marcella Sansoni – ha sottolineato che “l’inchiesta racconta come un mercato che competitività e crisi economica spingono sempre più al ribasso ha trasformato il mestiere di camionista in una sorta di girone infernale. Lavoratori stranieri contrattualizzati in Paesi europei dove il costo del lavoro è un terzo di quello italiano e autisti italiani “rumenizzati” formano insieme un esercito di uomini malpagati e stremati che a bordo di grandi camion trasportano merci su e giù per l’Italia il più velocemente possibile in barba agli scarsi controlli con evidente aumento del rischio”.


“Anello di fumo”, di Edoardo Belli, Rossella Granata, Elena Risi e Valentina Vivona, tutor Alessandro Gaeta (Tg1), svela il contagio della “terra dei fuochi” oltre i confini campani, portando alla luce il fenomeno illegale dei roghi tossici che ora interessa anche la zona di Roma Est e non solo. Si percorre tutta la filiera dei rifiuti della Capitale, che apparentemente parte dal mestiere dei “robivecchi” – la raccolta del ferro in giro per la città tradizionalmente praticata dalle popolazioni rom e sinti – e invece coinvolge ormai un sistema collaudato di sfruttamento per il ritiro e lo smaltimento degli scarti tossici e ingombranti di ogni tipo di azienda, dalle ditte edili o di ristrutturazione sino alla grande distribuzione.
Nelle motivazioni della Giuria per attribuire il primo posto ex aequo, si legge: “L’inchiesta dimostra una perfetta conoscenza del territorio su cui si indaga. E’ costruita passo dopo passo a partire da dati a disposizione di tutti fino a comporre un vero e proprio modello di filiera criminale. Piccola e grande, comunque diffusa, responsabile dello scempio ambientale di un territorio, emblematico di molte zone dell’Italia. Lo smaltimento abusivo dei rifiuti, il coinvolgimento dei più poveri in un affare milionario e il danno finale per comunità che appaiono indifese propone ancora una volta un’immagine del nostro Paese che una moltitudine di regole contribuisce a volte a far scivolare fuori della legalità”.

“Una storia sommersa”, di Alessandro Accorsi e Giulia Bertoluzzi, tutor Mario Sanna (RaiNews24), fa luce su come tombaroli, mafie transnazionali e centri di potere operano negli scavi illegali per poi contrabbandare reperti archeologici dalla terra dei Faraoni ai salotti di ricchi collezionisti. Un lucroso mercato nero strettamente connesso ad altre attività criminali come il traffico di droga, di armi e di esseri umani, che dall’Egitto conduce in Europa e non solo.
“Questo lavoro, tecnicamente ineccepibile – è la motivazione della Giuria – racconta come un’infinità di reperti archeologici lasci l’Egitto per finire nel mercato nero dell’arte. L’inchiesta cattura sapientemente l’attenzione, ripercorrendo vecchie e nuove filiere che alimentano organizzazioni criminali specializzate in questo tipo di traffici”.

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La vita professionale di Roberto Morrione (1941-2011).
Uno degli giornalisti più liberi e coraggiosi della Rai: inappuntabile capocronaca – comunista! - al TG1 dal 1983; direttore di Televideo, poi di Rai International; e infine – dal 1998 al 2006 - fondatore e direttore di Rainews24, il primo canale all-news della tv pubblica. È morto il 20 Maggio 2011, pochi giorni prima di compiere settant’anni. Chiunque abbia lavorato con lui e l’abbia conosciuto da vicino si porta dentro, da allora, un gran senso di vuoto.

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