sabato 1 novembre 2014

Sentenza d'appello di Stefano Cucchi

Stefano Cucchi è morto da circa 5 anni. Oggi è arrivata la sentenza con la quale sono stati scagionati completamente tutti gli indagati. Poliziotti, medici e infermieri.
Non c'è nessun colpevole per lo Stato italiano.
Non c'è stata alcuna giustizia per lui e per la sua famiglia.

Oltre ad essere stato pestato e lasciato morire, si continua a infierire sui familiari e sulla sua memoria con frasi come questa che riporto dal Fatto (più sotto l'articolo completo):
Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, esprime “piena soddisfazione” per l’assoluzione in appello di tutti gli imputati. Non solo. Perché in una nota scrive: “In questo Paese bisogna finirla di scaricare sui servitori delloStato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/31/stefano-cucchi-sorella-meritiamo-giustizia-ferrero-si-autoassolve/1183405/
Marilena Nardi



"Il processo Cucchi è una delle peggiori vergogne dell'Italia di oggi."
Stefano Bartezzaghi



Sentenza
Di Mauro Biani per il Manifesto




E' Stato Cronos
Ancora sulla sentenza Cucchi.
Mauro Biani

Fulvio Fontana



di Apicella




Il dito media continua
Marco Careddu
la vignetta fa riferimento alla foto della scandalosa esultanza alla sentenza del primo processo qui sotto
Dita medi alzati dagli assolti a Cucchi
anno 2013




Sentenza
CeciGian


Orrore
CeciGian



di Pietro Vanessi





Prove insufficienti: un cadavere non basta
http://www.lastampa.it/2014/10/31/italia/cronache/caso-cucchi-tutti-assolti-in-appello-per-insufficienza-di-prove-WHni9dMihmx7avRNSdfE1M/pagina.html
Gianfalco


era il 2009
Paolo Lombardi




Orrore
fabiomagnasciutti





 Caso Cucchi: tutti assolti
 di Tiziano Riverso

*
un paese da sempre senza giustizia,in balia delle correnti dei magistrati
Vincino Gallo


Chi è Stato?
massimo gramellini
Recita il ritornello: le sentenze si rispettano. Però non possono diventare lotterie, come accade quando sugli stessi fatti il giudizio d’appello smentisce, ribaltandolo, il processo precedente. Per l’accusa Stefano Cucchi è morto in carcere di botte e di stenti. Per il primo giudice «soltanto» di fame e di sete. Per la corte d’assise neanche di quello. Ne dovremmo dedurre che sia ancora vivo. O che si sia ammazzato da solo. E infatti è questa la versione che ci vogliono apparecchiare: Cucchi si sarebbe lasciato morire di inedia. Se medici e infermieri hanno una colpa, è di non avere insistito con la forza per nutrirlo.
Una «responsabilità morale» ammette persino Giovanardi. E le fratture? E gli occhi pesti? E il corpo preso in consegna vivo dallo Stato e restituito cadavere alla famiglia? Una famiglia che ha sempre rispettato e aiutato le istituzioni, al punto di fornire prove a carico del figlio sul possesso di droga. Toccherà alla Cassazione mettere il timbro su questa storia allucinante, dove il latinorum dei giudici è contraddetto dalla potenza persuasiva delle foto. Purtroppo abbiamo fin d’ora una certezza: che quando una delle due sentenze risulterà sbagliata, nessun magistrato pagherà per il suo errore.
P.S. Solidarietà ai poliziotti e agli agenti penitenziari che accettano di farsi odiare dal prossimo per 1200 euro al mese. Ma il portavoce di un loro sindacato che - di fronte alla morte impunita di un uomo - dichiara: «Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute e conduce una vita dissoluta, ne paghi le conseguenze», dovrebbe fare soltanto una cosa. Vergognarsi.



di GLMart


Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


occhio alla salute
Natangelo


Nessuna pietà
Natangelo


Staino- Corriere


Vauro

 
per leggere la striscia cliccare qui
Disegni - Il fatto quotidiano



di Mario Airaghi

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