lunedì 9 aprile 2018

L’importanza di chiamarsi Ernesto



L’importanza di chiamarsi Ernesto
ovvero l'importanza di essere Franco


Il libro
Dopo più di un secolo di felicissima e intensa vita sui palcoscenici, L'importanza di chiamarsi Ernesto, probabilmente la più nota delle opere di Oscar Wilde, ora diventa un brillante e ironico fumetto a strisce.
L’ha realizzato, per i tipi di Festina Lente Edizioni, Luca Debus, giovane promettente fumettista diplomatosi alla Scuola Internazionale di Comics di Padova, che per rendere al meglio la verve comica di Wilde ha scelto – scelta tutt’altro che facile – la scansione in strip tipica delle grandi serie umoristiche americane.
Fedele al testo originale di Wilde, il fumetto si snoda tutto sull'ambiguità del personaggio di Ernest, che nella pronuncia inglese del nome assomiglia alla parola onesto, e che nel fumetto è tradotto in Franco per mantenere intatti i doppi sensi e i giochi di parole del testo originale.
Benché di “franco” i due protagonisti maschili abbiano solo il nome e in fondo in fondo neppure quello, il nome, ovvero ciò che appare, è il prezioso pretesto per conquistare la mano di due signorine di buona famiglia.
Scambi di persona e ridicole battute ruotano dunque intorno a un nome  in un crescendo di gag cariche di nonsense, british humour e doppi sensi in cui via via emergono le pulsioni profonde che animano i personaggi e li collegano gli uni agli altri.
Tutto il fumetto, come la pièce di Wilde, si gioca su una serie di equivoci, su bugie più o meno innocenti che portano ad altri equivoci e ad altre bugie e alla fine, tanto per non smentire il rilievo che hanno le apparenze nella società, tutto si metterà a posto, o almeno lo sarà nelle apparenze.
Il fumetto di Luca Debus tiene bene il filo del racconto originale di Wilde e lo scandisce chiudendo sempre l’ultima vignetta di ogni pagina con una gag aggraziata e divertente.
Il disegno, essenziale nei tratti, come nella migliore tradizione delle comic strip, infine, è piacevolmente morbido, con una gamma espressiva dei personaggi che molto rimanda ai grandi autori classici americani e in particolare alle strisce di Charles Schulz e ai Peanuts. Tutto ciò rende il libro una piacevole occasione per una lettura divertente e, per chi non la conosce, per avvicinarsi attraverso il mezzo espressivo del fumetto a uno dei capolavori della letteratura inglese di fine Ottocento.

L'autore
Luca Debus è nato a Feltre nel 1994.
Cultore della striscia umoristica e fervente adepto schulziano, vive in bilico tra il mondo del fumetto e quello della letteratura tedesca, diplomandosi alla Scuola Internazionale di Comics a Padova e laureandosi in lingue e letterature a Ca’ Foscari.

Scheda del libro

Titolo: L'importanza di chiamarsi Ernesto.
Autore: Luca Debus
Editore: Festina Lente Edizioni
Pagine: 160
Formato: 13,5 x14 cm
Prezzo: 14 Euro


Miss Prism la sa sempre più lunga del diavolo. Ascoltatela!

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