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mercoledì 10 gennaio 2024

7 GENNAIO 2015 NON DIMENTICARE MAI

 7 GENNAIO 2015 NON DIMENTICARE MAI

L'attentato alla sede di Charlie Hebdo è stato un attacco terroristico avvenuto il 7 gennaio 2015 a Parigi, contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Nell'attentato, rivendicato dalla branca yemenita di Al-Qāʿida, sono state assassinate dodici persone, mentre undici sono rimaste ferite. 

Couverture du journal Buduar Redazione

  de janvier 2015.

L’Almanach de l’Art Léger de nos amis transalpins a pour particularité d’avoir toujours un canapé en couverture. On n’oubliera jamais !

#CharlieHebdo @tignous @Cabu @charb #honoré @Wolinski 

©Ballouhey @FranceCartoons



Nine years ago today, terrorists attacked the offices of Charlie Hebdo in Paris. And USA Today published this cartoon the next day. #neverforget #CharlieHebdo #JeSuisCharlie

ED Hall


Ricordando Charlie Hebdo

GIO / Mariagrazia Quaranta




Il y a neuf ans, jour pour jour, étaient lâchement assassinés nos cinq collègues à la rédaction de Charlie hebdo. Ne les oublions pas ! ... et ne laissons à quiconque le droit de rogner, sous quelque prétexte que ce soit, notre liberté d'expression !
Salut les potes Cabu, Tignous, Honoré, Charb et Wolinski !
Bises affectueuses à Coco.
Nove anni fa, ancora oggi, i nostri cinque colleghi furono vigliaccamente uccisi presso la redazione di Charlie Hebdo. Non dimentichiamoli! ... E non diamo a nessuno il diritto di violare, in nessuna circostanza, la nostra libertà di parola!
Ciao amici Cabu, Tignous, Honoré, Charb e Wolinski!
Baci amorevoli a Coco
JM Renault

Plop et Kankr

7 GENNAIO 2015 NON DIMENTICARE MAI

L'associazione Le Crayon, partner dell'evento "Liberiamo le matite! " a Tolosa domani 8 gennaio 2024

Nell'ambito del programma "Les Chemins de la République", il Consiglio Dipartimentale del Charlie Hebdo in partnership con Le Crayon , Fondation Jean Jaurès e Haute-Garonne  - organizza una serata di dibattiti e disegni per ricordare l'importanza fondamentale del disegno di stampa e della libertà di espressione nelle nostre democrazie traballanti.

Tavola rotonda "Perché il design della stampa, la libertà di espressione e la democrazia sono inseparabili? " - 8 gennaio alle 19:00, presso il Pavillon République (1, bd de la Marquette, Tolosa) -

Con: Cristina Sampaio (giornalista giornalista di Charlie Hebdo), Jérôme Sié (giornalisti di Sud Radio), Alexandre Faure (presidente di Le Crayon), fumettisti Patrick Lamassoure Jiho, Françoise Degois fumettista Pierre Samson e Laure Daussy ovvero Kak, presidente di Cartooning for Peace.

Moderazione: David Medioni Direttore dell'Osservatorio Media presso la Fondazione Jean Jaurès.

Mostra "Alla fine della matita: libertà di espressione e censura (cartoni animati e disegni stampa) 252 fumettisti provenienti da tutto il mondo impegnati per la libertà di espressione.

Una mostra in partnership con FRANCE-CARTOONS

Grazie a Julie Besombes (Plop) e Simon Baert (Kankr)


© Ylya Katz


L'association Le Crayon, Partenaire de l'événement "Libérons les crayons !" à Toulouse le 8 janvier 2024

Dans le cadre du programme « Les chemins de la République », le Conseil départemental de la Haute-Garonne – en partenariat avec la Fondation Jean Jaurès, Charlie Hebdo, Le Crayon et Cartooning for Peace – organise une soirée de débats et de dessins pour rappeler l’importance fondamentale du dessin de presse et de la liberté d’expression dans nos démocraties chancelantes.

Table-ronde "Pourquoi dessin de presse, liberté d’expression et démocratie sont-ils indissociables ?" - 8 janvier à 19h, au Pavillon République (1, bd de la Marquette, Toulouse) - Inscription obligatoire avant le 3 janvier

Avec : Laure Daussy (journaliste reporter à Charlie Hebdo), Françoise Degois (journaliste à Sud Radio), Alexandre Faure (président de Le crayon), les dessinateurs français Pierre Samson, Biz Dessinateur, Jiho, Jérôme Sié, les dessinatrices Cristina Sampaio , Willis Fromtunis, et Patrick Lamassoure alias Kak, président de Cartooning for Peace.

Inscription obligatoire avant le 3 janvier

https://www.haute-garonne.fr/invitation/188/index.html <https://www.haute-garonne.fr/invitation/188/index.html>

Modération : David Medioni, Directeur de l’Observatoire des médias à la Fondation Jean-Jaurès – Journaliste, fondateur et rédacteur en chef d’Ernest, ancien rédacteur en chef d’Arrêt sur images et chef du service médias de CB News.

Exposition « Au bout du crayon : liberté d’expression et censure (Caricatures et dessins de presse) 252 dessinateurs et dessinatrices de presse du monde entier s’engagent pour la liberté d’expression. Une exposition en partenariat avec FRANCE-CARTOONS


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Le vittime dell'attentato furono diciassette:


Dodici persone morirono il 7 gennaio 2015 nella redazione del Charlie e nei dintorni e sono le seguenti:

  • Stéphane Charbonnier (Charb), direttore e disegnatore del Charlie Hebdo;
  • Jean Cabut (Cabu), vignettista;
  • Georges Wolinski, vignettista;
  • Bernard Verlhac (Tignous), vignettista;
  • Philippe Honoré, vignettista;
  • Mustapha Ourrad, curatore editoriale;
  • Elsa Cayat, psicanalista e giornalista;
  • Bernard Maris, economista professore all'Università di Parigi;
  • Michel Renaud, fondatore del festival Rendez-vous du Carnet de voyage;
  • Frederic Boisseau, addetto alla manutenzione;
  • Ahmed Merabet, agente di polizia in servizio nell'XI° arrondissement di Parigi;
  • Franck Brinsolaro, ufficiale del servizio di protezione, guardia del corpo di Charb.

A questi si sono poi aggiunti una poliziotta e altre quattro persone morte il 9 gennaio 2015 in uno dei supermercati della catena kosher Hypercacher.


Undici, invece, sono le persone rimaste ferite:

  • Philippe Lançon, giornalista;
  • Fabrice Nicolino, giornalista;
  • Laurent "Riss" Sourisseau, vignettista;
  • Simon Fieschi, webmaster;

sei agenti di polizia;

un autista, la cui vettura è stata colpita dai terroristi durante la fuga.

Tre membri del personale del giornale presenti alla riunione e un altro addetto alla manutenzione rimasero illesi. L'avvocatessa e scrittrice Sigolène Vinson, che si trovava nella redazione del giornale, ha raccontato che uno dei due terroristi le ha puntato l'arma alla tempia e le ha detto: "Non ti uccidiamo perché non uccidiamo le donne, ma tu leggerai il Corano". In realtà tra le vittime dell'attentato vi è anche una donna.

sabato 30 settembre 2023

Saint-Just-le-Martel 2023

 

🎉Voici la superbe affiche du 42ème Salon International de Saint-Just-le-Martel réalisée par Ballouhey Dessins/Humour/Presse, 🏆lauréat du prix de l'humour vache 2022.

Dal 23 settembre al 1 ottobre, disegnatori provenienti dalla Francia, dall'Europa e da altri continenti si incontrano a Saint-Just-le-Martel per raccontare il mondo come lo vedono attraverso gli spietati prismi dell'umorismo e della caricatura.

Il programma si rivolge a un pubblico di tutte le età e di tutte le sensibilità.

Dalle mostre prestigiose alle mostre collettive ideate da giovani cartoonist in erba, tra satira e poesia, ce n'è per tutti i gusti tra le corsie della mostra. Caricature dal vivo, autografi, animazioni e dibattiti saranno ovviamente in programma per reinventare questo mondo che a volte fa paura....ma che fa anche ridere.

All'inaugurazione erano presenti numerosi esponenti di Cartooning for Peace. Ricordiamo la presenza eccezionale di Wimar (Cuba) e Shilov (Russia), due fumettisti esiliati in Francia che Cartooning for Peace e i suoi partner hanno sostenuto e che ci ricordano la gravità delle minacce che gravano sulla professione. Anche i loro disegni sono oggetto di una mostra.

Cartooning for Peace presenta in questa occasione la mostra “Giustizia per l'Ucraina”, prodotta in collaborazione con Amnesty International. 

Cartooning for Peace ha ricevuto per la seconda volta il premio per l’album “Porcelain Pencil” per il libro “Lasciaci in pace!” » , pubblicato da Gallimard Editions, in collaborazione con Amnesty International e France Médias Monde e con la prefazione di Pierre Haski.


Prix de l’Humour Vache 2023: 

Kak, 

fumettista del quotidiano l'Opinion, dei settimanali Franc-Tireur e Le Film français. e il mensile L’Activitéimmobilier. 

È anche presidente di Cartooning for Peace.

Nel corso del suo discorso, Kak ha dedicato il suo premio a tutti i fumettisti e giornalisti che lavorano in paesi non democratici e che rischiano il carcere, o peggio.






Gli ultimi disegni di Kak:

venerdì 14 luglio 2023

53° Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera: i vincitori

 53° Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera

22 GIUGNO>23 LUGLIO 2023

Ex Chiesa Anglicana, Bordighera


𝐓𝐫𝐨𝐟𝐞𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐥𝐦𝐚 𝐝'𝐎𝐫𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑 🏆🌊

✏𝐇𝐀𝐋𝐈𝐓 𝐊𝐔𝐑𝐓𝐔𝐋𝐌𝐔𝐒 𝐀𝐘𝐓𝐎𝐒𝐋𝐔 Turchia

Tema: "𝐌𝐀𝐑𝐄"



🏆🌊𝐃𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝'𝐎𝐫𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑
✏𝐆𝐈𝐎 𝐐𝐔𝐀𝐑𝐀𝐍𝐓𝐀 Italia
Tema: "𝐌𝐀𝐑𝐄"


🏆🌊𝐃𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝'𝐀𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑
✏𝐋𝐔𝐂 𝐕𝐄𝐑𝐍𝐈𝐌𝐌𝐄𝐍 Belgio
Tema: "𝐌𝐀𝐑𝐄"


Le dodici Menzioni Speciali:

sabato 3 giugno 2023

Elezioni turche: Erdogan, altri cinque anni.

 


Niels Bo Bojesen

29 mag

Erdogan - Five More Years.

#Erdogan #Turkey #türkiye #Turkishelections #TurkeyElections  #Turkeyelections2023 #President




Niels Bo Bojesen

Second Round.





Niels Bo Bojesen

#Turkiye

#Erdogan

#Sweden 

#NATO 

#Finland 

#sverige

#SwedenNATO 

#Europe

#EU


Dilem - Algeria
Erdoğan, réélu pour un 3e mandat
Erdoğan a été réélu à la présidence dimanche 28 mai avec 52,16% des voix contre 47,84% pour Kiliçdaroğlu, représentant de la coalition d’opposition. L’élection, disputée jusqu’au dernier moment, a légèrement fissuré la figure indéfectible, conservatrice et autoritaire du chef d’État de 69 ans. La grave crise économique que traverse le pays n’a pourtant pas eu raison de lui et son troisième mandat s’ouvre sous le signe d’un nationalisme religieux renforcé. Celui qui a placé la Turquie, à la fois membre de l’OTAN et partenaire économique privilégié de la Russie, dans une position singulière sur l’échiquier géopolitique a néanmoins été félicité par ses homologues du monde entier.



Bleibal - Libano


Joep Bertrams



Osama Hajjaj
28 May 2023
Erdoğan victory in Turkish election
https://cartoonmovement.com/cartoon/erdogan-victory-turkish-election


Berend Vonk
31 May 2023
5 more years
The electoral victory of Erdogan is bad news for journalists, cartoonists and (press) freedom in Turkey. 
https://cartoonmovement.com/cartoon/5-more-years-0


 Erdogan won by Pierre Ballouhey, France, PoliticalCartoons.com
https://politicalcartoons.com/cartoon/275115






LA TENAGLIA TURCA

Le previsioni di un declino della popolartità di Erdogan in Turchia sembrano essere state più un wishful thinking di chi sperava in una svolta un po' più democratica e meno autoritaria.
Invece a dispetto dei pronostici la "democratura" del sultano turco sembra godere ancora di una grossa fetta di consensi nonostante la spaventosa inflazione e le grosse limitazioni alla libertà di espressione.
Anche grazie ad una astuta campagna elettorale, in cui ha sfrutttato al massimo il controllo assoluto dei media, è arrivato ad un soffio dalla maggioranza assoluta e sarà difficile per un'opposizione divisa strappargli la vittoria nel prossimo ballottaggio.
Gianfranco Uber


Luc Vernimmen
30 May 2023
Erdogan wins Turkey's presidential election
President Recep Tayyip Erdogan wins Turkey's presidential election with 52.2 percent of the vote. It is already the case that Erdogan has control over almost all media, all institutions and also the judiciary. It doesn't look good for the country's minorities.
https://cartoonmovement.com/cartoon/erdogan-wins-turkeys-presidential-election



Marco De Angelis
3 June 2023
Next years in Turkey
https://cartoonmovement.com/cartoon/next-years-turkey



#Turchia #Turkeyelection #diritti #informazione #Erdogan 
L’alleato.
Mauro Biani


Vedo nero
Lele Corvi




Erdogan resta al potere, per la Turchia si annunciano 5 anni ancora più autoritari
Antonella Napoli

Eravamo consapevoli che l’era di Recep Tayyip Erdogan non fosse al tramonto. Una flebile speranza si era affacciata con l’opportunità del ballottaggio in Turchia. Ma era un’aspettativa effimera anche se significativa. Per la prima volta Erdogan non era passato al voto al primo turno.

Alla fine l’unico dato che conta è che l’autoritario presidente turco è ancora al potere, dove intende restare a lungo.

Con i risultati del secondo turno delle elezioni di domenica scorsa, l’uomo forte della Turchia ha consolidato il suo posto come politico più importante della nazione e uno dei leader più resilienti e più longevi del mondo.

Il leader 69enne ha ottenuto il 52% dei voti rispetto al 47,9% del suo sfidante, Kemal Kilicdaroglu.

A confermare il dato nella prima mattinata di oggi il capo della Commissione elettorale turca.

Una vittoria ma non un trionfo che per la terza volta gli affida la presidenza della Repubblica di Turchia, dopo già ventun anni ai vertici delle istituzioni del Paese.

“Speriamo di essere degni della vostra fiducia, come lo siamo stati per 21 anni” le prime parole del presidente rieletto che non ha rinunciato a ridicolizzare con arroganza il suo avversario con un “Ciao ciao ciao Kemal”, aggiungendo che “L’unico vincitore oggi è la Turchia”.

Ma la pensano così anche la metà dei turchi che non lo hanno votato?

Confrontando le immagino di oggi con quelle del passato dei sostenitori di Erdogan scesi in strada a festeggiare, a suonare il clacson delle proprie auto, questa grande partecipazione di chi lo ha votato non c’è stata.

Forse il popolo turco è cosciente di ciò che la maggior parte degli analisti ritiene scontato: i prossimi cinque anni di Erdogan preannunciano un governo più assertivo e autorevole che mai.

Il leader dell’AKP, il partito di maggioranza turco, è al potere dal 2003, prima come premier e poi dal 2014 come presidente della Turchia.

Nei suoi anni di governo ha consolidato il suo potere attraverso modifiche costituzionali, erodendo le istituzioni democratiche del paese, compresi il sistema giudiziario e i media.

Ha inoltre incarcerato innumerevoli oppositori e giornalisti: circa una cinquantina di operatori dell’informazione attualmente sono in prigione, molti di più in attesa di processi.

Ha represso le proteste antigovernative ed è sfuggito a un’indagine sulla corruzione nella sua cerchia ristretta.

La sua azione autoritaria è stata tale che nel “World Report 2022” Human Rights Watch ha affermato che il partito di Erdogan “ha riportato indietro di decenni la situazione dei diritti umani della Turchia”.

Il V-Dem Institute svedese ha indicato il paese come “uno dei primi 10 Stati autrocratizzanti al mondo” e nel 2018 ne ha declassato lo status da “parzialmente libero” a “non libero”.

Il professore di geopolitica europea all’Università Carlo III di Madrid, Ilke Toygür, sostiene che c’è da aspettarsi persino “atteggiamenti più spaventosi su democrazia e politica in Turchia”.

Erdogan, inoltre, potrebbe spingere per una maggiore islamizzazione, secondo  gli analisti i quali evidenziano come che prima della sua ascesa al potere. la Turchia era fermamente laica, tanto che l’uso del velo da parte delle donne era vietato in molti luoghi pubblici. Durante i suoi mandato da presidente ha ampliato l’educazione religiosa e trasformato la Basilica di Santa Sofia, il monumento storico più famoso della Turchia, da museo a moschea. Erdogan ha costantemente spinto la nazione in una sfera più islamista e il governo potrebbe perseguire politiche ancora più islamiste destinate a limitare, in particolare, le libertà delle donne.

I prossimi cinque anni di Erdogan sembrano dunque segnati da un percorso inevitabile di nuove e costanti violazioni dei diritti, di repressioni per imbavagliare e far tacere tutti gli oppositori o chiunque manifesti un pensiero critico.



Erdogan un tipo di leader accattivante.

Erdogan un tipo di leader degno di nota.

Riber Hansson (2016)

domenica 28 maggio 2023

Tina Turner (1939 - 2023)


Tina Turner by Joe Heller, PoliticalCartoons.com


"Semplicemente THE BEST"
"Tina Turner, l'inquietante cantante soul la cui voce roca, il magnetismo sessuale e l'energia esplosiva l'hanno resa un'indimenticabile interprete dal vivo e una delle artiste di maggior successo di tutti i tempi, è morta mercoledì nella sua casa a Küsnacht, in Svizzera, vicino a Zurigo. Aveva 83 anni."




Tina Turner
Rivorio Mok





Goodbye Tina !

Dessin de 2009 paru dans Siné-Hebdo.

Pierre Ballouhey


Ha fallecido la gran Tina Turner, la "Reina del Rock". You're simply the beeeeeest, better than aaaaall the reeeeest...#collage #collageart #TinaTurner #rocknroll https://asiersanz.com/
Asier Sanz

Oggi 25 maggio 2023 è deceduta Tina Turner, pseudonimo di Anna Mae Bullock, una cantante e attrice statunitense naturalizzata svizzera, tra le più famose e acclamate interpreti della musica rock. Con una carriera lunga più di mezzo secolo, che va dagli anni sessanta agli anni duemila, è stata definita "La regina del rock and roll".
Carrera Arcangelo


Simply THE BEST 🎖
Ernesto Priego


Tina Turner
Petar Pismestrovic


Tina 
Valerio Marini

Joaquín Aldeguer
25 May 2023
RIP Tina Turner
Tina Turner, 1939 - 2023.
https://cartoonmovement.com/cartoon/rip-tina-turner


Osama Hajjaj
25 May 2023
Tina Turner
https://cartoonmovement.com/cartoon/tina-turner-0



Pedro Silva
28 May 2023
Tina Turner
https://cartoonmovement.com/cartoon/tina-turner-1


Tina Turner, Queen of Rock 
by Jeff Koterba, patreon.com/jeffreykoterba




Marian Kamensky
25 May 2023
R.I.P. TINA TURNER
https://cartoonmovement.com/cartoon/rip-tina-turner-0









venerdì 10 febbraio 2023

Terremoto mortale in Siria e Turchia

 

Solidarietà dall'Abruzzo per il popolo turco e siriano

GIO /Mariagrazia Quaranta



Turkey and Syria earthquake 
by Kap, Spain
https://politicalcartoons.com/cartoon/271732/turkey-and-syria-earthquake




Terremoto. Disegno realizzato due giorni fa per Cartoon Movement e GoComics, ricordando anche che Bashar al-Assad ha bombardato villaggi siriani appena colpiti dal terremoto, perché zone ribelli.
___ 
Earthquake. Cartoon created two days ago for Cartoon Movement and GoComics, recalling also that Bashar al-Assad bombed Syrian villages just hit by the earthquake, because they are rebel areas.

Marco De Angelis
#earthquake #turkey #Syrian #turkish #refugees #CartooningForPeace #courrierinternatinal #cartoon



 Earthquake and war 
by Patrick Chappatte, Le Temps, Switzerland
https://politicalcartoons.com/cartoon/271621/earthquake-and-war





 Turkey earthquake 
by Pierre Ballouhey, France, PoliticalCartoons.com
https://politicalcartoons.com/cartoon/271733/turkey-earthquake




La Terra trema, terremoto in Turchia e Siria
Christian Durando
 #Turchia #Siria #TerremotoTurquia #TerremotoSiria #politicainternacional





Solidarity with all impacted by the earthquake in Turkey and Syria.
Peace,
Andrea Arroyo





Esperança Síria
Syrian Hope

Bebê nasce nos escombros e é resgatado na Síria; pais morreram.

Fonte: https://www.google.com/.../bebe-nasce-orfao-sob-escombros...
Silvano Mello


61 ülkeden gelen 5000 üzeri arama kurtarma görevlisi, deprem bölgesindeki enkazlarda çalışmaya devam ediyor.

Over 5000 #search and #rescue workers from 61 countries continue to work in the #debris in the #earthquake zone.

#cartoon #editorial #firuzkutal #CartooningForPeace #CartooningforSolidarity #cartoons #dessin #Fanyblog

Firuz Kutal



Paolo Lombardi
7 February 2023
Earthquake Turkey-Syria
https://cartoonmovement.com/cartoon/earthquake-turkey-syria-1



Fadi Abou Hassan
9 February 2023
Loss
More than 7,800 people have been killed in the earthquake that devastated parts of Syria and Turkey.
https://cartoonmovement.com/cartoon/loss





Earthquake Drawing
My heart goes out to the people of Turkey and Syria
Liza Donnelly
https://lizadonnelly.medium.com/earthquake-drawing-32dd2294760d




Solidarietà... Danisma.... I popoli oppressi sono fratelli!..
 https:// Sinirsizkarikatur.blogspot.com #terremoto #Turchia #siriaterremoto
Ismail Dogan




By Plantu




Ultimo terremoto in Turchia e Siria: il bilancio delle vittime sale a 22.765 mentre cresce la rabbia per i soccorsi in Siria

Nella notte di lunedì 6 febbraio un terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito la zona di confine tra Turchia e Siria. La regione, a cavallo di tre placche tettoniche, è abituata a questo tipo di fenomeno. Il bilancio continua a crescere fino a raggiungere un totale di 17.000 morti giovedì 9 febbraio, comprese circa 3.000 vittime in Siria.

I soccorsi sul posto sono stati aiutati da martedì dai rinforzi internazionali ma le 72 ore cruciali per sperare di trovare sopravvissuti stanno volgendo al termine. La lentezza dell'intervento delle autorità turche è fortemente criticata. In Siria la pena è doppia poiché il disastro ha colpito regioni in parte ribelli, già ostracizzate dal potere e dipendenti dagli aiuti umanitari.