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sabato 30 novembre 2019

Mostra: Humor Biodegradabile a Zagarolo, Roma.

© Gargalo,
scelta come copertina del 16 Festival Internazionale di Humor Grafico
a cura di Julio Lubektin, direttore e Luca Bertolotti

HUMOR 
BIODEGRADABILE
100 AUTORI DA TUTTO IL MONDO
IN UN MARE DI PLASTICA

DAL 30 NOVEMBRE AL 7 DICEMBRE
IN MOSTRA A PALAZZO ROSPIGLIOSI
Piazza Indipendenza n° 6 - Zagarolo (Roma)
Orario: dal lunedì al venerdì 8 - 20; sabato 8 - 13

* APERTURA DELLA MOSTRA IL 30 NOVEMBRE ORE 17
Incontro con il direttore del Festival Julio Lubektin
e con il giornalista Marco De Angelis

*WORKSHOP CON GLI STUDENTI IL 2 DICEMBRE ORE 10
Incontro con i disegnatori Andrea Pecchia 
e Passepartout / Gianfranco Tartaglia

* WORKSHOP E MASTERCLASS PER GIOVANI PROFESSIONISTI
APPASSIONATI DEL FUMETTO IL 7 DICEMBRE ORE 17
Incontro con i disegnatori Fabio Magnasciutti e Mauro Talarico

INGRESSO LIBERO


sabato 16 dicembre 2017

A Castel Gandolfo: “Charlot, Il Grande Monello”

15° Festival Internazionale di Humor Grafico...
Charlot il Grande Monello...

l'immagine è opera dell'autore indiano Shankar Pamarthy.
la locandina disegnata da  Shankar Pamarthy





Da Repubblica :

Una grande mostra renderà omaggio al più celebre personaggio interpretato da Charlie Chaplin a 40 anni dalla scomparsa del grande attore londinese. Il 15, 16 e 17 Dicembre a Castel Gandolfo, nello spazio multimediale Sala Petrolini di via Prati 6, il 15esimo Festival Internazionale di Humor Grafico presenta “Charlot, Il Grande Monello”, prima mostra che, dopo la morte di Chaplin, l'Italia dedica al protagonista di film e di gag indimenticabili. Un evento in cui si uniscono felicemente comicità e poesia, attraverso le opere di 63 autori provenienti da 22 paesi del mondo. Tra loro le migliori firme della grafica umoristica, vignettisti o caricaturisti come Bucchi, Bozzetto, Contemori, Biani, De Angelis, Boligan, Karry, Crist, Rousso, Nardi, Trojano, Kontouris, Pecchia, Pitter, Bertolotti (curatore del catalogo) e molti altri. Ad arricchire la rassegna organizzata da Julio Lubetkin, i film restaurati dalla Fondazione Cineteca di Bologna/Archivio Chaplin, musica dal vivo e animazione di un cosplayer che vestirà i panni del celebre omino con la bombetta. La mostra ha il patrocinio del Comune di Castel Gandolfo ed il contributo del Consiglio Regionale del Lazio. Inaugurazione il 15 dicembre alle ore 17,30, ingresso libero.
di MARCO DE ANGELIS



Charlot di Luca Bertolotti


Charlot di Andrea Pecchia

Charlot di Michael Kountouris

Charlot di Marco De Angelis

Charlot di Lucio Trojano

Charlot di Massimo Bucchi

Charlot di Lele Corvi





La locandina col nome degli autori

Vogliamo ringraziare i 63 autori invitati a partecipare a questo 15° Festival Internazionale di Humor Grafico...Charlot il Grande Monello....qualche opera è del nostro archivio...erano amici che non ci sono con noi....ma che ci saranno per sempre....queste è il gonfalone di 2 metri che troverà lo spettatore appena entra alla Sala Petrolini...a Castel Gandolfo...per vedere la mostra...ringraziamo...Marilena Nardi...Shankar Pamarthy...Samanta Bartolucci...Dalcio Machado...Franco Bruna...Michael Kountouris...Lucho Rossell...Biratan Porto...Bruno Bozzetto...Robert Rousso...
Mauro Biani...Angel Boligán...Omar Zevallos....Luiz Carlos Fernandes...Marco De Angelis...Andrea Pecchia...Pedro X. Molina...Lido Contemori...Victor Bogorad...Luca Bertolotti....Lele Corvi...Ángel Idígoras & Pachi...Cau Gomez...
Silvano Mello...Klaus Pitter....Fabio Magnasciutti...
Walter Toscano...Fermin Hontou...Massimo Bucchi...Karry...Igor Makarov МАКАРОВ ИГОРЬ...Lucio Trojano...Valerio Marini...
Alireza Pakdel...Cristobal Reinoso...Lailson de Holanda...Ivailo Tsvetkov...Константин Казанчев.....Emilio Isca...Firuz Kutal....Carrera Arcangelo...Dario Di Simone...Ulisses Araujo....Marzio Mariani....Fabio Finocchioli...Claudio Duarte...Emad Salehi....Camilo A Triana.....Marco Martellini....Mitya Kononov....
Gianfranco Passepartout...Diego Herrera...Eduardo Leon...Diego Puglisi....Beppe Mora....Oleg Gutsol...Bogdan Petry...Gogue Rodriguez Lopez...Дядя Коля Воронцов...Bruno Liberati penso che è venuta una mostra di grande qualità e varietà culturale....ci auguriamo che sia una vera festa popolare di omaggio al grande e geniale Chaplin....
un grandissimo grazie a tutti
Julio Lubektin





Alcuni autori del Festival Julio Lubetkin, Marco De Angelis, Eleonora Saracino, Luca Bertolotti, Charlot ovvero Andrea Barbieri, Lucio Trojano, Fabio Finocchioli e Mauro Biani

giovedì 24 novembre 2016

Roma: "Riso amaro, mai più violenza contro le donne "


"Riso amaro, 
mai più violenza contro le donne ",
 la mostra ideata e curata da Julio Lubetkin 








La mostra "RISO AMARO. Mai più violenza contro le donne" a Roma al Centro Euroma 2, Viale Oceano Pacifico 83, dal 24 novembre al 4 dicembre.
A cura di Julio Lubetkin, con disegnatrici e disegnatori di tutto il mondo: Marghe Allegri, Altan, Samanta Sam Bartolucci, Mauro Biani, Luca Bertolotti, Massimo Bucchi, Bruno Bozzetto, Angel Boligan, Pat Carra, Lido Contemori, Deco Inkspinster, Marco De Angelis, Liza Donnelly, Fabio Magnasciutti, Marilena Nardi, Elena Ospina, Josè Palomo, Gianfranco Passepartout, Andrea Pecchia, Marlene Pohle, Cristina Sampaio, Sergio Staino, Mauro Talarico, Omar Turcios, Lucio Trojano, Silvia Ziche ...
il catalogo della mostra,



Scrive l'organizzazione sulla sua pagina FB:

"Mai come questa volta, abbiamo avuto tanta difficoltà a preparare il Festival. Tutto parte dalla tematica del 14° Festival Internazionale di Humor Grafica. Come è la nostra abitudine la Mostra la realizziamo invitando personalmente gli autori, che variano di volta in volta.
Non per giustificarci, volevamo invitare tutti, ma problemi di spazio per esporli, ci lo vietavano. Dopo,ed era molto importante per noi ,vista la tematica, abbiamo deciso come caratteristica fare una scelta importante, per noi normale, quella di coinvolgere per questa Mostra, come mai fatto in nessun evento di humour nel Mondo, dove quasi la metà degli autori presenti , sono disegnatrici e illustratrici di diverse latitudini. Questo ci ha obbligato per forza delle cose fare delle scelte. Alla fine, ci auguriamo di avere preparato un nuovo evento atipico, originale e molto rappresentativo. Sono in tutto 62 autori di 24 paesi, che sotto il titolo di RISO AMARO, ci raccontato con i loro disegni un “ Mai più violenza contro le Donne”."






In occasione della 14esima edizione del Festival Internazionale di Humour Grafico si è scelto di dedicare la rassegna al tema della violenza maschile, intitolando l’evento Riso Amaro e sottotitolandolo Mai più violenza contro le donne. Parafrasando il titolo di uno storico film italiano vogliamo così provare ad affrontare un argomento tanto serio quanto attualissimo, nella convinzione che la satira declinata in forma grafica possa svolgere – come storicamente è il suo ruolo – una importante funzione di riflessione e di denuncia, a maggior ragione rispetto a un crimine che trova sempre più riscontri e vittime nel nostro vivere quotidiano. Del resto, è la mission di ogni edizione del Festival Internazionale di Humour Grafico quella di stimolare la fantasia di umoristi, illustratori, caricaturisti nell’ambito di un unico tema, ben specifico. In queste occasioni autori/artisti di tutto il mondo sembrano percorrere su un’unica corsia ben definita una strada popolata da immagini provenienti da tutte le latitudini del pianeta. Il Festival così si trasforma in una autentica vetrina, dove autori e opere si confrontano con la complicità dello spettatore in visita: una manifestazione dove il protagonista è l’autore e chi ha organizzato la sua presenza solo il veicolo-motore di uno spazio messo a disposizione per un confronto fra idee, satira e humor grafico. Per noi che abbiamo fatto nascere e viviamo il Festival in tutti i suoi momenti (dalla ricerca attenta dei possibili protagonisti, passando poi alla preparazione per arrivare all’ultima fase del suo svolgimento) non si tratta certo di una operazione commerciale, vista la nostra natura di organismo no profit, quindi senza fine di lucro. Ci sentiamo, altresì, a pieno titolo ricercatori delle migliori espressioni proprie dell’humor internazionale, e la nostra storia - ormai pluriennale - dimostra come possiamo definirci soddisfatti del lavoro fin qui svolto visto che possiamo affermare di essere riusciti a raggiungere il traguardo che ci prefiggevamo. Questa ultima edizione della kermesse – data la delicatezza dell’intento rispetto all’argomento affrontato – rappresenta come meglio non si potrebbe il coronamento del nostro impegno. Non ultimo per importanza nello svolgimento di questo evento, la sensibilità ed il contributo delle Sezioni soci Unicoop Tirreno. Tratto importante di quest’ultimo Festival è quello di avere cercato (e ottenuto, con grande entusiasmo) la partecipazione di Autrici e Autori da tutto il mondo in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indetta dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1999 ma in Italia celebrata solo dal 2005. Un modo concreto di rendere onore ed esprimere solidarietà a tutte quelle donne vittime di violenze, in Italia e nel mondo: picchiate, umiliate, torturate e anche uccise, in molti casi davanti ai loro figli. Una carneficina che deve finire anche attraverso l’uso dell’ironia, forma d’arte capace di disarmare un numero infinito di ingiustizie, fin dall’alba dell’umanità.
 Julio Lubetkin - Direttore del Festival Internazionale di Humor Grafico


RISO AMARO
MAI PIÙ VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Le opere esposte in questa 14esima edizione del Festival Internazionale di Humor Grafico provengono da ben 24 Paesi: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Egitto, Francia, Iran, Italia, Kosovo, Messico, Perù, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti, Turchia , Ungheria, Venezuela. 
Hanno disegnato: 
Doaa Eladl, Adriana Mosquera/Nani, Pat Carra, Maria Josè Moquera/Sex, Ann Telnaes, Vilma Vargas, Elena Ospina, Marilena Nardi, Teresa Sdralevich, Cristina Sampaio, Marlene Pohle, Firoozeh Mozaffari, Samanta Bartolucci, Silvia Ziche, Liza Donnelly, Margherita Allegri, Anne Derenne/Adene, Elisabetta Decontardi/Deco, Halina Kuznicka, Patriycja Longawa, Rayma, Ana Pili, Maria Centeno, Cintia Bollo, Menekse Cam, Marina Bondarenko, Altan, Dalcio Machado, David Vela, Lucho Rossell, Oguz Gurel, Biratan Porto, Bruno Bozzetto, Mauro Biani, Angel Boligan, Karry, Ares, Omar Zevallos, Jaume Capdevilla/Kap, Gergely Bacsa, Klaus Pitter, Andrea Pecchia, Lido Contemori, Passepartout, Victor Bogorad, Victor Velez/Chubasco, Murat Ahmeti, Marco De Angelis, Luca Bertolotti, Dario Castillejos, Fabio Magnasciutti, Sergio Staino, Cristobal Reinoso/Crist, Mauro Talarico, Omar Turcios, Idigoras & Pachi, Maryam Seifollahi, Yayo, Lucio Trojano, Massimo Bucchi, José Palomo, Alex Falco.
La Mostra è a cura dell’Associazione Culturale Festival Grafico.
 Sito Web : www.festivalhumorgrafico.eu
 Facebook : festivalhumorgrafico
 Ideazione e direzione artistica: Julio Lubetkin
Consulenza artistica: Marilena Nardi
Progetto grafico e impaginazione: Luca Bertolotti
In copertina: illustrazione di Marilena Nardi - Italia
 In controcopertina : illustrazione di Doaa Eladl - Egitto
Stampa : Alegraf Stampa S.r.l. – Roma
Un particolare ringraziamento agli autori, a Laura Contemori ed Evelina Eroe per le traduzioni, a Tiziano Marelli per i testi, al Salon Internacional de Humor Grafico de Peru, Lucio Trojano, Marco De Angelis, Lido Contemori, Omar Zevallos.


la controcopertina di Doaa Eladl
«Sono partito da un concetto semplice: chi fa del male a una donna, prima ancora che malvagio, è stupido, non ragiona. Perciò l’immagine che mi è venuta in mente è quella del cervello. Ho disegnato due facce, una con un cervello grande, quello della donna, e una con un cervello piccolo, quello dell’uomo. Quando ci si sente inferiori, si prova invidia e rancore, è questo il fulcro della questione, è l’idea semplice che sta dietro al disegno che ho realizzato per la mostra Riso Amaro». Alla domanda “qual è la prima idea che gli è venuta in mente quando Julio Lubetkin – del Festival Grafico Associazione Culturale e direttore artistico del Festival Internazionale di Humour Grafico – l’ha invitato a disegnare sul tema della violenza sulle donne, risponde per direttissima, da par suo, Bruno Bozzetto, disegnatore e regista (con il corto Mister Tao vinse nel 1990 l’Orso d’oro al Festival di Berlino), maestro del cinema d’animazione che a 78 anni non smette di incantare con una tecnica di disegno che ha fatto storia.

L’inventore del celeberrimo Signor Rossi – emblema dell’italiano medio alle prese con il malcostume della propria società – a cui Marco Bonfanti ha dedicato il documentario Bozzetto non troppo, presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, è tra i disegnatori e le disegnatrici di ogni parte del mondo, dall’Africa all’Iran, dall’America all’Europa, che partecipano alla mostra di illustrazioni e di humour grafico, in programma dal 24 novembre al 4 dicembre presso il punto vendita Coop di Roma Eur, per dire Mai + violenza contro le donne, come recita il sottotitolo della mostra. Niente retorica, ma un po’ di humour e graffiante ironia per raccontare in punta di matita la triste realtà della violenza contro le donne. Donne come le altre che il 25 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne avranno i riflettori puntati addosso. Picchiate, torturate, uccise, spesso davanti ai figli: tante le storie di ordinaria follia, soprattutto tra le mura domestiche, nel Belpaese e nel mondo; e nonostante l’impegno delle associazioni di volontariato, dei Centri Antiviolenza, e un clima sociale di maggiore condanna della violenza rispetto al passato, c’è ancora molto da fare sotto il profilo normativo e dell’assistenza, sul fronte della prevenzione e per sensibilizzare l’opinione pubblica. A questo servono mostre come Riso Amaro, sfidando il rischio di banalizzare un tema così delicato.

«Quando si deve sintetizzare un tema, ad esempio, in un’immagine, si banalizza, si semplifica necessariamente. È vero, però, che più ci perdiamo in ragionamenti tortuosi, più si ingarbuglia una questione – spiega Bozzetto con l’acume che lo caratterizza –. Si sottovaluta la sintesi, il banale, che in realtà parte dal buon senso. Diciamo così: la verità è semplice, siamo noi che la complichiamo». Che cosa c’è di più chiaro, semplice e diretto di due cervelli a confronto o dell’immagine di un uomo chinato, con un fiore in mano, su una donna tanto distrutta da essere quasi senza forma? È questo un disegno, With love, di Marilena Nardi, docente di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vignettista e grafica umoristica che sarà presente alla mostra con alcune opere. «Si disegna per esprimersi e per cercare di far passare un messaggio. Il disegno può servire a riflettere sul tema trattato, soprattutto se è forte e spinoso come quello della violenza sulle donne. Mi domanda se l’humour può ferire? Se il disegno o la vignetta sono fatti bene, se sono chiari e non si prende di mira la vittima, non si ferisce nessuno, non si può essere fraintesi. Il problema è semmai che stiamo perdendo la capacità di leggere il disegno – commenta Nardi di ritorno da una delle tante rassegne a cui partecipa in Italia e nel mondo –: oggi siamo bombardati di continuo da immagini che passano rapide, mentre per essere capita l’immagine, per coglierne il senso, ha bisogno di un po’ di tempo, di preparazione, di cultura. Una buona vignetta dovrebbe innanzitutto far riflettere. Poi, se può far sorridere si aggiunge un valore in più. Ma quasi sempre è un riso amaro. Come il titolo della mostra...».

A fustigare la meschinità di atti brutali con la leggerezza delle loro opere d’arte, oltre a Bozzetto e Nardi, anche altre firme famose, da Altan a Bucchi, da Liza Donelly (The New Yorker) a Staino, da Crist (Argentina) a Doaa Eladi (Egitto), 62 opere in tutto di 24 paesi, per una mostra dedicata da Unicoop Tirreno al 25 novembre. «È cresciuta col passare del tempo la sensibilità delle nostre Sezioni soci intorno a questa data – dichiara Paolo Bertini, responsabile soci di Unicoop Tirreno –, tante e diverse sono state le iniziative organizzate in tutti i territori. Allora abbiamo pensato di unire le forze e di dare vita a un’unica iniziativa di ampio respiro per contribuire, con il linguaggio semplice e immediato del disegno, a farci riflettere tutti su questo dramma della nostra società. E perché se ne continui c'è il catalogo della mostra, a disposizione delle Sezioni soci di Unicoop Tirreno». Ci ha raccontato l’insegnante dell’Accademia delle Belle Arti che a Scandiano, nell’ambito del FestivLOVE, una bambina chiedeva al suo papà, guardando l’immagine di un uomo che calpestava il corpo di una donna, il perché di quella violenza. Il papà cercava di minimizzare con una spiegazione sbagliata («le sta offrendo un fiore... la donna sta dormendo»), ma la bimba aveva decifrato il messaggio alla perfezione. «Un episodio che mostra bene come i grandi non sappiano o non vogliano vedere e capire, mentre basterebbe soffermarsi un po’ a ragionare», sottolinea Nardi. La mostra a Roma Eur serve proprio a questo.

da TRATTO DISTINTIVO
di Rita Nannelli

di Lucio Trojano

lunedì 30 maggio 2016

Roma - TATTOO FOR PEACE



MACRO Testaccio 
1° giugno 24 luglio 2016. 


TATTOO FOR PEACE 


 Il Grande Canale della Pace® 
3a Edizione 




IL GRANDE CANALE DELLA PACE® presenta: TATTOO FOR PEACE

Nell’ambito di un’importante e ampia rassegna internazionale sul tatuaggio, l'iniziativa di MultiOlistica "Il Grande Canale della Pace®", giunta alla sua terza edizione denominata per l’occasione “TATTOO FOR PEACE”, si integra in maniera armoniosa, in primis per la presenza del 13° Festival Internazionale di Humor Grafico i cui prestigiosi vignettisti provenienti da tutto il mondo presentano per la prima volta opere riferite a quest'arte. Usiamo il termine arte per quanto riguarda il tatuaggio perché la storia ci insegna che, fin dalla notte dei tempi, il supporto per la rappresentazione figurativa è stato tra i più vari; che fosse inizialmente roccia per poi arrivare alla tavola, alla tela ed ai materiali più disparati, sicuramente da epoche remote questo supporto è stato anche il corpo umano. A questo proposito, recenti scoperte archeologiche hanno portato alla luce insediamenti dell'Homo Sapiens nell'Africa del Sud. Qui le favorevoli condizioni per procurarsi il cibo sembra abbiano dato l'opportunità alla specie di non scomparire; sicuramente questo ha fornito tempo per periodi di quiete e di conseguenza per lo sviluppo di quell'elemento essenziale che è la fantasia. Ed ecco quindi che 80.000, o addirittura 100.000 anni fa, nasce il primo linguaggio universale che è la pittura, e con essa molto probabilmente la lingua parlata e di conseguenza la tradizione. Nell'età in cui iniziano le migrazioni, la pittura viaggia tanto sulla roccia quanto sul corpo; il tatuaggio quindi è a pieno diritto una forma d’arte che vanta il retaggio più antico con tutte le susseguenti evoluzioni, così come è accaduto per la pittura, la scultura e tutte le altre tecniche. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una forma emozionale sia per l'esecutore che per l'osservatore, nonché per il soggetto che porta sulla propria pelle l'opera d'arte stessa. È un metodo di riconoscimento, e sicuramente in molti casi anche di narrazione, e qui si nota l'assonanza con i vignettisti che ci ricordano i grandi Maestri del passato che raccontavano episodi storici tramite una sequenza di affreschi; o ancora ci torna alla mente uno dei personaggi più interessanti di "Straniero in terra straniera" che aveva il corpo completamente tatuato da vignette come fosse un fumetto. Indubbiamente il tatuaggio aveva anche un significato tribale, ma non si deve pensare che diversi gruppi di appartenenza arrivassero necessariamente allo scontro, anche perché l'esiguità della popolazione mondiale avrà dovuto trovare metodi di convivenza e d'integrazione per la sopravvivenza stessa della specie. E in questo contesto si inserisce “Il Grande Canale della Pace®”, una mostra itinerante che vede anche in questa occasione la presenza dei due testimonial Dario Fo e Romina Power con la partecipazione di un gruppo di artisti della cordata: il maestro argentino Federico Brook, il giovane e talentuoso pittore Daniele Bongiovanni e l’interessante e originale scultore Paolo Di Nozzi, tutti presenti con opere ispirate alla tematica della mostra. Questo nel convincimento che l'arte sia il vero linguaggio globale, il primo idioma dell'uomo che è coinciso proprio con la nascita del tatuaggio in questo concetto di universalità e di appartenenza all'umanità che dovrebbe ambire a vivere pacificamente.

Prof. Gregorio Rossi

Curatore del GCDP


Pubblicato il 22 mag 2016
Il Grande Canale della Pace® è un progetto internazionale che ha lo scopo di dare voce all’arte di tutto il mondo contro la guerra. Il progetto, nato a Venezia a maggio 2015, è successivamente sbarcato a Roma con l’obiettivo ambizioso di renderla la capitale mondiale dell’arte contro la guerra. La prima edizione del GCDP romano (novembre 2015), con il patrocinio del Comune e del Ministero dei Beni Culturali, è stata una rassegna ampia e articolata di eventi artistici: mostre, concerti, spettacoli, letture, rappresentazioni. Un percorso di un mese all’insegna della cultura e dei diritti umani, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e renderlo un attivo e partecipe messaggero di pace. La prossima edizione si svolgerà sempre a Roma, al MACRO Testaccio nell'ambito della mostra Tattoo Forever, dal 1 giugno al 24 luglio 2016.

Quella del Macro è la prima mostra dedicata al tatuaggio, inteso come forma di arte contemporanea. Oltre alla sezione storica, ce n’è una dedicata ai più grandi tatuatori al mondo. Nell’ambito della manifestazione ci sarà anche il 13° Festival Internazionale di Humor Grafico con opere satiriche sui tatuaggi. Fra gli artisti ci sarà con la sua “Cappuccetto Rosso” anche Andrea Pecchia – alias Giotto Tattoo – da noi intervistato.
Red Hood 2009,  © Andrea Pecchia
I tatuaggi di Giotto Tattoo sono opere d’arte ad hoc. L’artista Andrea Pecchia attua un doppio lavoro sottile, uno con la macchinetta per tatuare, quindi epidermico, l’altro con la sensibilità dell’artista che interagisce con le particelle sottili dell’anima del tatuato. Si entra così in una simbiosi personale, percettiva, capace di captare frequenze immortali e immortalarle in un attimo infinito chiamato Arte, Body Art. Ogni tatuaggio è disegnato studiando la personalità dell’individuo, restituendo un senso di unicità e di complicità con l’artista. Secondo Andrea Pecchia “I tatuaggi devono rispecchiare fuori ciò che si è dentro”. I suoi sono disegni che non si trovano nei cataloghi, ma nel DNA di chi sceglie di indossare Arte, fino alla fine…(fonte)



Il Grande Canale della Pace presenta:
il padiglione TATTOO FOR PEACE@TATTOO FOREVER ‪#‎GCDP‬
Inaugurerà il primo giugno prossimo al MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma, presso gli spazi de La Pelanda 2 e della Factory, Tattoo Forever la più grande mostra internazionale mai realizzata sul tatuaggio, inteso come moderna e originale espressione artistica.
TATTOO FOREVER
Apertura al pubblico: dal 2 giugno al 24 luglio 2016
MACRO Testaccio La Pelanda 2 e Factory
Piazza Orazio Giustiniani n°4, Roma
Informazioni: 060608
Prevendite: 06.32810811 www.ticketone.it
Orari
Dal martedì al giovedì 15.00 - 20.00
venerdì 15.00 - 23.00
sabato 11.00 - 23.00
domenica e festivi 11.00 - 20.00
Biglietti
8,00 € intero
6,00 € ridotto (per gruppi superiori alle 15 unità, maggiori di 65 anni, giovani tra i 18 e i 25 anni)
5,00 € ridotto speciale (per minori di 18 anni)
gratuito per minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo di adulti, diversamente abili e un accompagnatore, un insegnante per scolaresca, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino


Illustrazione per la mostra - curata da Julio Lubetkin - "Tattoo ai confini della realtà", al MACRO, Museo di Arte Contemporanea, Testaccio, Roma. Dal 1° giugno al 10 luglio.
Luca Bertolotti


di Lido Contemori