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martedì 21 luglio 2020

11 anni di Fany-Blog


Auguri Fanyblog!!!
© GIO



11° compleanno del blog!
Grazie a tutti per seguirmi sempre così numerosi.
Grazie a chi vorrà contribuire alla festa.
Tutti i contributi verranno pubblicati sul blog.
11° birthday of the blog!
Thank you all for following me so many times.
Thanks to those who want to contribute to the party.
All contributions will be published on the blog.
11° cumpleaños del blog!
Gracias a todos por seguirme tantas veces.
Gracias a todos los que quieren contribuir a la fiesta.
Todas las contribuciones se publicarán en el blog.





© Toti Spi




Feliz once aniversario Fany Blog
Francisco Punal Suarez





Buon Compleanno Fany-Blog
Mario Airaghi
Grazie Fany
© Laura Neri

venerdì 21 luglio 2017

Ae...aevacuation...



Ae...aevacuation...

Eravamo proprio str...ani
aggrappati alla scialuppa
enigmisti un po' marziani
un miscuglio...una zuppa.

Penzoloni sopra a un ciglio…
aspettando lo sciacquone
che disgorga con cipiglio
ciò che là sembrò marrone.

Ma si sa che è buffa storia
quella dell'evacuazione
che con sforzo non riesce
manco se si usa il cannone.

Un confetto? Qualche prugna?
La ventosa parve troppo!
Fu pur ardua questa pugna
con lo str...ano, sì, malloppo.

Forse il software, intasato,
non riusciva a liberare
un archivio assai affollato...
troppo grosso da gettare.

Certo urgeva un intervento
per estinguer la fiumara,
quindi adesso passo e chiudo:
...tutto scorre col Niagara!!!

Laura Neri.



Nota:
Il forum della sfida su AE era morto da tempo certo ma ora lo hanno anche sepolto! triste oggi 19 luglio 2017 aprire Edi...peggio e vedere tutto il resto sparito definitivamente.

  Naturalmente AEnigmatica non si ferma e continuerà a proporvi giochi (sia d'antologia che nuovi) con cadenza quotidiana, oltre al consueto appuntamento a premi con il Gioco della Settimana ogni martedì.

Ma è con grande rammarico che Fany  e Laurina lo salutano, e perdonateci il satirico sfogo
tanto ormai, sanno che razza di "lavativi" (per restare in tema) siamo...


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L'elogio del forum di Aenigmatica

lunedì 23 gennaio 2017

L'elogio del forum di Aenigmatica

voi siete qui
Magnasciutti
Voi siete qui
ma da domani non più

24/1/2017 - IMPORTANTI MODIFICHE AL FORUM
« il: 10 Gennaio 2017, 11:39:54 »
Cari amici forumisti

      alcuni inevitabili aggiustamenti tecnici e editoriali ci costringono a tenere fermo il forum per qualche tempo.
      Il forum di Aenigmatica, dobbiamo riconoscerlo, ha avuto momenti di grande sviluppo ed energia nel passato. Tante amicizie si sono create, tanti si sono scoperti autori, tanti hanno avuto il piacere di discutere in spazi popolati da persone originali e propositive. Ora il web si è assestato in nuove dinamiche, ci si scambiano pareri e amicizie molto di più sui social network: i forum sono tornati appendici per lo più tecniche dei vari siti. Inoltre le più recenti tendenze legislative tendono a rendere i gestori dei forum responsabili delle opinioni di quanto scritto dagli ospiti, e tutto ciò richiede una presenza e un impegno che non tutte le realtà online possono permettersi.
     Dunque, questo stop è il momento per una riflessione interna, da editori, sulla prospettiva da dare al nostro glorioso spazio. Per ora la miglior cosa che possiamo fare è tenere aperto e accessibile “Edipeggio”, lo spazio più enigmistico-istituzionale legato all'oggetto della nostra pubblicazione. Le altre sezioni verranno fermate, ossia saranno in sola lettura per consentire a chiunque di andare a rileggere o pescare brani che gli sono particolarmente cari. I messaggi privati tra utenti verranno mantenuti, ma limitandone il numero e la durata. Dunque, nello specifico, dal 24 gennaio saranno apportate al forum le seguenti modifiche:

    La sezione «Edipo... e di peggio!» rimarrà attiva e aperta a tutti gli utenti con le medesime funzionalità e regole di frequentazione attuali. In questa sezione verranno trasferiti, da «Chiacchiere», i thread «Enigmatici enigmi laterali», «La ghigliottina», «Reazione a catena», «Il thread dei rebus» e «ZeroVero», per garantirne la continuità e la regolare fruizione.

    Dal 24/1/2017 le sezioni «Chiacchiere» (con la relativa sottosezione dedicata ai giochi fuori-Sfida pubblicati dal sito), «La Sfida», «Squadre e com... pazzi!», «Suggerimenti» e «Segnalazione guasti» verranno mantenute disponibili PER LA SOLA CONSULTAZIONE, e tali rimarranno fino al 28/2/2017, per consentire agli interessati di recuperare e salvare eventuali messaggi o conversazioni di interesse.
    Di conseguenza, sulle pagine del Forum non sarà più consentito commentare in alcun modo i giochi della Sfida o il «Gioco della Settimana», né aprire conversazioni che abbiano uno scopo diverso dalla proposta di giochi enigmistici; chiunque non si atterrà a questa indicazione incorrerà in un ban, della durata minima di quindici giorni.
    Le comunicazioni con la redazione relative ai giochi pubblicati dal sito saranno garantite via e-mail all'indirizzoaenigmatica@lasettimanaenigmistica.com. Non sarà garantita la comunicazione con i moderatori via messaggio privato.
    Nello stesso periodo, suggeriamo di provvedere anche al salvataggio dei messaggi privati di particolare interesse.

    Dall'1/3/2017 le sezioni in questione non saranno più consultabili né accessibili.

    A partire dalla stessa data, ogni utente avrà a disposizione un numero massimo di 150 messaggi privati: ogni nuovo messaggio privato, in arrivo o in uscita, che eccederà tale soglia provocherà la cancellazione del più vecchio fino allora presente.

   Amici, è stato un vero piacere ospitarvi e leggervi in tutti questi anni: siamo cresciuti insieme tra risate e discussioni talora accese, abbiamo pianto amici che sono partiti per sempre, abbiamo festeggiato compleanni e nascite. La nostra amicizia proseguirà in tutti gli altri spazi che ci siamo creati in questi anni.
Per ora, il forum di Aenigmatica torna ad essere un luogo di gioco.

Un carissimo saluto

Lo Staff



Ringrazio la redazione che mi ha accolto, che mi ha dato la possibilità di conoscere anche di persona, amici incredibili stupefacenti.
E' li su quelle pagine della  settimana aenigmistica che si è sviluppata e concretizzata l'idea del mio blog.
Ci rimangono 36 giorni per recuperare qualche pagina cara
per consentire agli interessati di recuperare e salvare eventuali messaggi o conversazioni di interesse prima che finisca tutto nell'oblio.

Sono tantissime le cose che salverei ma non ho il tempo ne le forze per farlo.
Siccome ringrazio ho pensato di farlo con i due Elogi di Rebus70
grandi capolavori di giochi di parole.



(Elogio dell') elogio del forum
Cari amici, con queste  mie righe vorrei poter partecipare a tutti il senso di ri-
spetto  e  ammirazione  da  me  provato  nei confronti di qualche particolare sog-
getto,  che  mi  coglie quando entro nel Forum.    E'  una sensazione di forte or-
goglio che  non  mi  abbandona  neanche  se, tentando una soluzione, cado nell'er-
rore.   Questo  è  dovuto  alla  presenza

giovedì 1 dicembre 2016

Fidel Castro




Porque los hombres no mueren cuando dejan ideas como polvo esparcido por la libertad del viento que van hacia los continentes de hombres con esperanza. Porque las ideas continúan encallando en las orillas de países con sueños. Porque hay canciones urgentes para hombres olvidados. Porque la muerte no puede contra el amor encendido. Porque la llama del amor es eterna en el corazón de los pobres. Porque los pobres sólo necesitamos amor como arma fundamental para derrocar falsas promesas. Porque la lucha más sincera es aquella que se lucha con dignidad. ¡Hasta la victoria siempre, querido Camarada-Comandante! ¡Hasta siempre!
Texto y caricatura por / by Walter Toscano.
https://www.youtube.com/watch?v=NwTIfVG1i_g

Walter Toscano



Gio / Mariagrazia Quaranta



FIDEL ( 1926 - 2016 ) x Guaico - Colombia






A barba
www.ilustragargalo.blogspot.com



Adiós a Fidel...
https://twitter.com/Dariomonero/status/802401940587958272
Dario Castillejos


the waiting room
David Rowe




Laura Neri e PaoloLicheri


Fine 900
Fidel. Due interessanti articoli di Gennaro Carotenuto e Lia.


Il Nobel Pérez Esquivel: "Ecco perché Castro non fu un dittatore"
di Paolo Brera

ROMA. Si può essere contemporaneamente un’icona vivente della difesa dei diritti umani e della libertà dei popoli, e il più grande sostenitore di un leader controverso come fu Fidel Castro? “Sì, Fidel era un era un fratello, per me; ed è stato uno dei più grandi statisti del XX e del XXI secolo”, dice Adolfo Pérez Esquivel, premio Nobel per la pace nel 1980 e professore di Cultura della pace e dei diritti umani all’Università i Buenos Aires, nell’Argentina in cui nacque nel 1931. Dopo il golpe militare si ribellò al regime trascorrendo più di un anno in carcere, e per una vita intera ha lottato contro le oppressioni. Ora è in Italia e presenta il suo ultimo libro, La forza della Speranza (Esperia, 13 euro) scritto con il maestro Daisaku Ikeda, leader buddista e presidente della Soka Gakkai.

Qual è la forza della speranza?
“Sono i giovani, a cui dobbiamo dare una speranza di vita. La pace non si regala, si costruisce con azioni concrete; ma nessuno può donare quello che non ha. Quindi la domanda è: come costruiamo un mondo migliore, una società migliore?”.

Fidel Castro ci provò. Ha fallito?
“Non esistono mondi ideali, solo mondi possibili che dobbiamo rendere migliori. In America Latina è migliorata molto la costruzione della solidarietà. Siamo popoli solidali, i giovani stanno assorbendo questa coscienza e credo saranno loro a cambiare questo mondo. Insieme alle donne, che erano emarginate e oggi stanno rivoluzionando molte cose”.

Con Fidel vi conoscevate personalmente, lo stimava e ne ha scritto giudizi molto positivi dopo la sua morte; ma lei è presidente di un’associazione internazionale che difende i diritti umani e la libertà dei popoli, entrambi concetti piuttosto relativi nella Cuba di Fidel. Come concilia le due cose?
“Fidel è sempre stato un rivoluzionario e un grande intellettuale: è stato uno dei più grandi statisti del ventesimo e del ventunesimo secolo. Poca gente è arrivata al suo livello di lucidità, e come rivoluzionario lavorò per la libertà del suo popolo. Tutti lo attaccano dicendo che è un dittatore, ma sapete chi è un dittatore? Chi gli ha preso la terra per costruire Guantanamo, chi ha costruito le carceri di Guantanamo e tortura e uccide e fa sparire la gente”.

Si riferisce agli Stati Uniti?
“Certo, al governo degli Stati Uniti. Come possono gli Usa bloccare un paese per più di 50 anni perché non gli piace? Quindi chi è un dittatore? Fidel ha formato le scuole e la rete di solidarietà sociale più grande del mondo. E l’operazione Milagro, che opera gratuitamente alla vista le persone in difficoltà in ogni parte del mondo. I grandi paesi come gli Usa non fanno niente, gratis. Con gli educatori del suo programma di alfabetizzazione, Yo, sí puedo, Fidel ha sradicato l’analfabetismo. Quindi di cosa stiamo parlando?”.

Questi sono i grandi valori e le grandi imprese di Fidel Castro, quelli per cui disse “la Storia mi giudicherà”. Ma si possono dimenticare i migliaia di morti uccisi dal suo regime? E le centinaia di migliaia di persone scappate dall’isola perché non condividevano le idee di Fidel e non potevano restare? Molti sono stati carcerati: possiamo cancellare questo aspetto della sua vicenda?
“Le persone che sono andate a Miami erano appoggiate dagli Usa: sono controrivoluzionari. Non volevano la rivoluzione di Fidel perché volevano mantenere i loro privilegi. Non quelli di tutti: i loro. Mi ha fatto una sensazione molto brutta questo denigrare Fidel dopo la sua morte. Che bassezza. Dev’essere rispettato il ricordo di tutti i morti. Ma torno al discorso di prima: Kennedy voleva attaccare Cuba ed è stato sconfitto da Fidel e dal popolo cubano. Certamente ci sono prezzi da pagare, ma bisogna guadare la causa di questi prezzi. Non sono semplicemente oppositori ma terroristi. Bisogna avere una visuale più ampia di come un uomo con pochi mezzi e in un paese bloccato riuscì a mantenersi libero di fronte all’oppressione di una grande potenza come gli Stati Uniti. Nessuno parla di questo, negli Usa. Non vogliono parlare di Guantanamo, né di Abu Ghraib, né di tutti i misfatti degli Usa in America Latina”.

Cambieranno le cose, con Trump? In quale direzione?
“Trump non capisce assolutamente niente. Gli direi: analizzi e indaghi, ma non può parlare con questa leggerezza per bocca dei cubani che stanno a Miami. Penso a tutte le difficoltà che ha affrontato Obama in questo avvicinamento a Cuba negli ultimi tempi, che è stato positivo anche se avrebbe dovuto farlo molto prima. Cuba è un simbolo della lotta per la libertà, e questo nessuno glielo potrà mai togliere”.

E l’atteggiamento degli europei come lo giudica?
“Qui in Europa si parlava tantissimo del presidente venezuelano Hugo Chávez: era un visionario, un uomo dell’integrazione latino americana e continentale. È stato un leader, ma in Europa ne parlano come un dittatore. Ma chi sono i veri dittatori? Perché non parliamo dell’Iraq e delle bugie di Bush per invaderlo. La stampa europea deve adottare un’ottica più profonda riguardo al diritto alla libertà dei popoli. Fidel era mio amico, mio fratello. Abbiamo parlato tantissimo, e ha sempre avuto una grande responsabilità sociale e un’etica rigorosa. E questo è l’esempio di un rivoluzionario per la libertà, non per l’oppressione. Al contrario, gli Usa sono un paese oppressore, non solidale col popolo”.

Quante volte vi siete incontrati, con Fidel Castro?
“Molte; ma avrei voluto fossero di più”.

L’ultima?
“Tre anni fa: abbiamo parlato nove ore! Abbiamo discusso di tutto il mondo parlando di sviluppo e sfruttamento, di risorse naturali e dei danni che provocheranno lo sfruttamento irrazionale del petrolio e il fracking. E di come bisognerebbe unire i popoli, per essere liberi: attraverso l’unione latino americana, con il diritto all’autodeterminazione”.

E del diritto alla proprietà privata? Di quelle altre libertà che a Cuba stanno lentamente avanzando solo adesso, ne avete parlato?
“La proprietà privata non ha più senso quando tutti hanno la possibilità di avere una casa degna. Una cosa è l’individualismo, un’altra è la solidarietà”.

Cosa l’ha colpita di più, di Fidel?
“Il suo umorismo”.

Era simpatico?
“Molto, abbiamo riso tantissimo insieme. Non era affatto un uomo triste, era molto allegro. Sono andato con lui nei villaggi di Cuba: conosceva le donne, i mariti, i bambini, tutta la famiglia, e chiamava tutti per nome. Ora vi racconto una piccola storia di Fidel: aveva molti amici religiosi, tra cui Sergio Méndez Arceo, il vescovo di Cuernavaca in Messico. Un lottatore incredibile. Il vescovo aveva detto a Fidel: tu sei l’uomo mandato da Dio per il suo popolo. E io guardavo Fidel che lo ascoltava pensoso, accarezzandosi la barba. Poi di colpo gli ha detto: Sergio… non ti credo, pero mi piace!”.





di Chappatte


CHI È ADOLFO PÈREZ ESQUIVEL:
In lotta per i diritti da mezzo secolo

Si autodefinisce un «resistente della speranza». Adolfo Pérez Esquivel, 85 anni appena compiuti, ha dedicato oltre cinque decenni alla lotta non violenta per la difesa dei diritti umani. In America Latina e nel mondo. Terzogenito di un immigrato spagnolo e di una indigena guaranì, il futuro attivista trascorre l’infanzia in povertà a Buenos Aires. Sperimenta sulla propria pelle l’esclusione a strutture ingiuste condannano gran parte della popolazione. E decide di ribellarsi. Avido lettore di Gandhi, negli anni in cui il Continente è scosso dai fermenti rivoluzionari, però, il cattolico Esquivel sceglie la battaglia non violenta. Per questo crea, nel 1973, la rivista “Paz y justicia” che presto si trasforma nel movimento Servicio paz y justicia (Serpaj). Durante l’ultima dittatura argentina (1976-1983), viene arrestato e torturato. Scampa per un soffio ai voli della morte ma resta in carcere 14 mesi. Là si imbatte nella frase, scritta con il sangue sul muro da un prigioniero, «Dio non uccide» che segnerà per sempre la sua esperienza di uomo e di credente. Per il suo impegno è stato insignito del Nobel per la Pace nel 1980. (Lu.C.) FONTE


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sabato 12 marzo 2016

Tautogramma di Laurina per Raffaella

Rebus: 5 11 PL: 5 3 8 
A Raffaella

Scriverò senza sosta solo se sarò sindacalmente sostenuta! ::)
Storie, spassosi svolgimenti, salaci satire...saboterò (senza saccenteria) sacri saggi...strofe scanzonate scateneranno sommosse; spargeranno sapidi semi...scalderanno spiriti, stordiranno schiavisti!
Sbalorditi, sbeffeggiati...severi sbirri segregheranno sottoscritta. :'( sapete seguito? Spiacevole sorte!  Seguendo Savonarola, sarò scomunicata: scandalosa sentenza sancirà sbruciacchiamento...stessa storia: satira scassa scatole!...stupidi servi scodinzolanti? Sempre salvi! :-[


fonte AEnigmatica

Autoritratto
Laura Neri /Laurina57

sabato 24 maggio 2014

Fanylab

la copertina di Tiziano Riverso
E' nato il nuovo gruppo Fanylab!

Fanylab, è il laboratorio di satira politica ed humour di FANY-BLOG sul socialnetwork Facebook.
Siete tutti invitati a collaborare.

 Le vignette verranno scelte e pubblicate sul blog.

L'entusiasmo  è grande.



Grazie!
Paride Puglia


 grazie dell'invito nella banda di matite argute e pronte battute......
Anna Arthur



"Appena nata, già adulta.
Cesare Giuffrè



 fanylab...?
Mariassunta Di Matteo




Saluti 
Elchicotriste
 
Ringraziando Raffaella per l'ospitalità, pubblico su Fanylab l'ultima striscia di Federica
Umberto Romaniello






Siamo venuti a vedere...
CeciGian 




Fardelli di taglia
Carrera Arcangelo




Tullio Boi



Aiuto
Alfio Leotta








PS: chiedo scusa per le numerose iscrizioni a propria insaputa.

a proposito allego i consigli di Paolo Attivissimo al riguardo

La sottile piaga delle iscrizioni automatiche ai gruppi di Facebook
L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Avete presente quei taglietti che ci si fa a volte con il bordo di un foglio di carta? Sottili e certamente non letali, ma enormemente fastidiosi e irritanti. Ecco, per me le iscrizioni ai gruppi di Facebook sono la stessa cosa. Soprattutto perché non si tratta di inviti, ma di iscrizioni automatiche. Ci si trova iscritti senza aver dato alcun consenso. E bisogna dis-iscriversi manualmente (la gestione dei gruppi è qui). Una bella dimostrazione di quanto Facebook abbia rispetto per il nostro tempo. L'unica consolazione è che una volta che ci si è dis-iscritti da un gruppo, non è più possibile essere reiscritti automaticamente.
Continua 

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omaggio di Laura Neri
fany meravigliosa
auguri a iosa
con profumo di rosa
setosa, rugiadosa e...
- mica per niente! -
anche un po' pungente,
come è conveniente
alla satira intelligente
aariel 


venerdì 25 aprile 2014

25 Aprile : omaggio alla Resistenza


un omaggio a Giacomo Matteotti e buon 25 aprile 
Marilena


25 aprile 2014
Uber




 Ricordando la liberazione
Il rilancio dei consumi
La vignetta di Giannelli


VAURO


Differenze
CeciGian



Pietro Vanessi (PV)



Maramotti - L'Unità


BUONA LIBERAZIONE!
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L’Editoriale a Fumetti di oggi si ispira a questa Ricorrenza QUA:
http://it.wikipedia.org/wiki/Anniversario_della_liberazione_d%27Italia
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La vignetta è visionabile anche sul mio Spazio Flickr QUA:
https://www.flickr.com/photos/moisevivi/14020360993/
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…e sulla rubrica “MoisEditoriali” di afNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2014/04/25/buona-liberazione/
Moise



Tiziano Riverso





Un grazie di cuore ad Alberto Pagliaro, ho appena finito di leggere il suo meraviglioso omaggio alla Resistenza: "I figli della schifosa- Una storia partigiana"...un libro scritto con la testa e col cuore...per non dimenticare. Grazie anche alla passione con la quale nel corso di fumetto a Villa Trossi ci sta dando insieme a Daniele Caluri la voglia e gli strumenti per esprimere le nostre emozioni e le nostre idee.
Laura Neri
 





Un 25 Aprile dedicato alla memoria della Liberazione, quella dai nazi-fascisti, e a un progetto mondiale di libertà dalle armi e dalla violenza, che nasca dal basso, dalla volontà della gente di ripudiare l’uso delle armi e di prevaricazione per risolvere questioni tra Stati o tra gruppi.Arena di Pace e Disarmo.
Mauro Biani

Libertà, liberazione…belle ciao!

25 Aprile: W la Liberazione! Da qui la festa che ogni anno dopo il ’45 è diventa nazionale. Il prossimo anno vedrà i suoi 70. Dai fasti (si badi: succeduti a fatti) iniziali pregni di commossi e commoventi onori, glorie, preghiere, ricordi e pensieri, silenti inchini, superstiti vivi numeri tatuati sull’avambraccio, sono poi via-via arrivati i tempi in cui una buona parte degli eredi discendenti da quel tempo sentì il bisogno di diversificare (quel)la Liberazione: il solo commemorarla tacendo non bastava più. Sicché si cominciò a “parlare” e, si sa, quando si comincia non si finisce più. Perciò siamo arrivati a far le pulci perfino a (qualche sindaco perfino vietare) “Bella ciao” perché canta di partigiano morto per la Libertà ed è qui che interviene il politically correct (qualche volta per legge) inneggiante e pretendente a che non furono solo i partigiani a morire per la Libertà! Concordiamo. Tuttavia, siccome quel testo appartiene a  emozionale “prima in classifica” per decennale hit parade di tutti gli Italiani che parlano solo italiano (perciò l’Americathe Beautiful la lasciano agli indigeni) e che, quanto ai “combattenti di Salò morti per la Libertà”, proprio non sono riusciti a trovare un testo analogo da intonare -lasciando pur da parte pesantissimi dubbi nel merito- ebbene ci par doveroso nel giorno del 25 aprile proseguire a commemorare la “Liberazione” anche con quel testo che narra di “partigiano morto per la libertà”. Chissà che a forza d’insistere proprio su quella frase s’arrivi a riflettere seriamente sul fatto che “liberazione” non significa “libertà”. Quel partigiano (al pari d’altri che partigiani non furono, ma s’accomunarono per identico spirito/obiettivo/ideale) si sacrificò perché, noi eredi, comprendessimo veramente il significato profondo di libertà. Se avesse voluto tramandarci “mero” esempio di liberazione avrebbe in tempo utile mollato tutto per concedere, almeno a se stesso,  liberazione da morte certa…
24 aprile 2014



LiberazioneVukic


un tipo
fabiomagnasciutti



dolce dormire
fabiomagnasciutti


25 aprile 2014
La statua della Libertà Umberto Romaniello