Visualizzazione post con etichetta Riber. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Riber. Mostra tutti i post

sabato 3 giugno 2023

Elezioni turche: Erdogan, altri cinque anni.

 


Niels Bo Bojesen

29 mag

Erdogan - Five More Years.

#Erdogan #Turkey #türkiye #Turkishelections #TurkeyElections  #Turkeyelections2023 #President




Niels Bo Bojesen

Second Round.





Niels Bo Bojesen

#Turkiye

#Erdogan

#Sweden 

#NATO 

#Finland 

#sverige

#SwedenNATO 

#Europe

#EU


Dilem - Algeria
Erdoğan, réélu pour un 3e mandat
Erdoğan a été réélu à la présidence dimanche 28 mai avec 52,16% des voix contre 47,84% pour Kiliçdaroğlu, représentant de la coalition d’opposition. L’élection, disputée jusqu’au dernier moment, a légèrement fissuré la figure indéfectible, conservatrice et autoritaire du chef d’État de 69 ans. La grave crise économique que traverse le pays n’a pourtant pas eu raison de lui et son troisième mandat s’ouvre sous le signe d’un nationalisme religieux renforcé. Celui qui a placé la Turquie, à la fois membre de l’OTAN et partenaire économique privilégié de la Russie, dans une position singulière sur l’échiquier géopolitique a néanmoins été félicité par ses homologues du monde entier.



Bleibal - Libano


Joep Bertrams



Osama Hajjaj
28 May 2023
Erdoğan victory in Turkish election
https://cartoonmovement.com/cartoon/erdogan-victory-turkish-election


Berend Vonk
31 May 2023
5 more years
The electoral victory of Erdogan is bad news for journalists, cartoonists and (press) freedom in Turkey. 
https://cartoonmovement.com/cartoon/5-more-years-0


 Erdogan won by Pierre Ballouhey, France, PoliticalCartoons.com
https://politicalcartoons.com/cartoon/275115






LA TENAGLIA TURCA

Le previsioni di un declino della popolartità di Erdogan in Turchia sembrano essere state più un wishful thinking di chi sperava in una svolta un po' più democratica e meno autoritaria.
Invece a dispetto dei pronostici la "democratura" del sultano turco sembra godere ancora di una grossa fetta di consensi nonostante la spaventosa inflazione e le grosse limitazioni alla libertà di espressione.
Anche grazie ad una astuta campagna elettorale, in cui ha sfrutttato al massimo il controllo assoluto dei media, è arrivato ad un soffio dalla maggioranza assoluta e sarà difficile per un'opposizione divisa strappargli la vittoria nel prossimo ballottaggio.
Gianfranco Uber


Luc Vernimmen
30 May 2023
Erdogan wins Turkey's presidential election
President Recep Tayyip Erdogan wins Turkey's presidential election with 52.2 percent of the vote. It is already the case that Erdogan has control over almost all media, all institutions and also the judiciary. It doesn't look good for the country's minorities.
https://cartoonmovement.com/cartoon/erdogan-wins-turkeys-presidential-election



Marco De Angelis
3 June 2023
Next years in Turkey
https://cartoonmovement.com/cartoon/next-years-turkey



#Turchia #Turkeyelection #diritti #informazione #Erdogan 
L’alleato.
Mauro Biani


Vedo nero
Lele Corvi




Erdogan resta al potere, per la Turchia si annunciano 5 anni ancora più autoritari
Antonella Napoli

Eravamo consapevoli che l’era di Recep Tayyip Erdogan non fosse al tramonto. Una flebile speranza si era affacciata con l’opportunità del ballottaggio in Turchia. Ma era un’aspettativa effimera anche se significativa. Per la prima volta Erdogan non era passato al voto al primo turno.

Alla fine l’unico dato che conta è che l’autoritario presidente turco è ancora al potere, dove intende restare a lungo.

Con i risultati del secondo turno delle elezioni di domenica scorsa, l’uomo forte della Turchia ha consolidato il suo posto come politico più importante della nazione e uno dei leader più resilienti e più longevi del mondo.

Il leader 69enne ha ottenuto il 52% dei voti rispetto al 47,9% del suo sfidante, Kemal Kilicdaroglu.

A confermare il dato nella prima mattinata di oggi il capo della Commissione elettorale turca.

Una vittoria ma non un trionfo che per la terza volta gli affida la presidenza della Repubblica di Turchia, dopo già ventun anni ai vertici delle istituzioni del Paese.

“Speriamo di essere degni della vostra fiducia, come lo siamo stati per 21 anni” le prime parole del presidente rieletto che non ha rinunciato a ridicolizzare con arroganza il suo avversario con un “Ciao ciao ciao Kemal”, aggiungendo che “L’unico vincitore oggi è la Turchia”.

Ma la pensano così anche la metà dei turchi che non lo hanno votato?

Confrontando le immagino di oggi con quelle del passato dei sostenitori di Erdogan scesi in strada a festeggiare, a suonare il clacson delle proprie auto, questa grande partecipazione di chi lo ha votato non c’è stata.

Forse il popolo turco è cosciente di ciò che la maggior parte degli analisti ritiene scontato: i prossimi cinque anni di Erdogan preannunciano un governo più assertivo e autorevole che mai.

Il leader dell’AKP, il partito di maggioranza turco, è al potere dal 2003, prima come premier e poi dal 2014 come presidente della Turchia.

Nei suoi anni di governo ha consolidato il suo potere attraverso modifiche costituzionali, erodendo le istituzioni democratiche del paese, compresi il sistema giudiziario e i media.

Ha inoltre incarcerato innumerevoli oppositori e giornalisti: circa una cinquantina di operatori dell’informazione attualmente sono in prigione, molti di più in attesa di processi.

Ha represso le proteste antigovernative ed è sfuggito a un’indagine sulla corruzione nella sua cerchia ristretta.

La sua azione autoritaria è stata tale che nel “World Report 2022” Human Rights Watch ha affermato che il partito di Erdogan “ha riportato indietro di decenni la situazione dei diritti umani della Turchia”.

Il V-Dem Institute svedese ha indicato il paese come “uno dei primi 10 Stati autrocratizzanti al mondo” e nel 2018 ne ha declassato lo status da “parzialmente libero” a “non libero”.

Il professore di geopolitica europea all’Università Carlo III di Madrid, Ilke Toygür, sostiene che c’è da aspettarsi persino “atteggiamenti più spaventosi su democrazia e politica in Turchia”.

Erdogan, inoltre, potrebbe spingere per una maggiore islamizzazione, secondo  gli analisti i quali evidenziano come che prima della sua ascesa al potere. la Turchia era fermamente laica, tanto che l’uso del velo da parte delle donne era vietato in molti luoghi pubblici. Durante i suoi mandato da presidente ha ampliato l’educazione religiosa e trasformato la Basilica di Santa Sofia, il monumento storico più famoso della Turchia, da museo a moschea. Erdogan ha costantemente spinto la nazione in una sfera più islamista e il governo potrebbe perseguire politiche ancora più islamiste destinate a limitare, in particolare, le libertà delle donne.

I prossimi cinque anni di Erdogan sembrano dunque segnati da un percorso inevitabile di nuove e costanti violazioni dei diritti, di repressioni per imbavagliare e far tacere tutti gli oppositori o chiunque manifesti un pensiero critico.



Erdogan un tipo di leader accattivante.

Erdogan un tipo di leader degno di nota.

Riber Hansson (2016)

lunedì 8 agosto 2022

Per Gaza...

 In tre giorni di combattimenti, 44 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 15 bambini e quattro donne, e 311 sono stati feriti, ha dichiarato il Ministero della Sanità palestinese. Il Jihad Islamico ha dichiarato che 12 delle vittime erano militanti. Secondo Israele, alcuni dei morti sarebbero stati uccisi da lanci malriusciti da parte di Gaza.

Si tratta della più grave esplosione di violenza avvenuta a gaza dopo gli 11 giorni di guerra del maggio 2021: ma ora, i residenti sperano che il peggio sia definitivamente alle spalle

Anche sul lato israeliano - dove il computo delle vittime è comunque di appena 3 feriti - si tira il fiato: Israele ha rimoso le restrizioni di sicurezza alle comunità israeliane meridionali dopo che la tregua mediata dall'Egitto è entrata in vigore domenica. Le spiagge sono piene!

L'esercito israeliano ha contato più di 600 attacchi tra razzi e lanci di mortaio da parte del Jihad islamico, anche se la metà sembra siano caduti sul territorio di Gaza.

Gaza 
Ismail Dogan 

Un corridoio umanitario
GIO / Mariagrazia Quaranta



Childrens in Gaza
#gaza #israel #attacks #gazaunderattack
Vasco Gargalo


Palestinian children killed in the last 24 hours in Gaza by the Israeli war machine ….

Cartoon by cartoonist Mary Zins 1964-2019

#بدنا_نعيش_بكفي_ظلم
#gaza_under_attack_now
#Gaza
#غزة_تحت_القصف
#GazaUnderAttack

Marco Careddu

by Fogliazza



 Israeli Self-Defense ! 
by Emad Hajjaj, Alaraby Aljadeed newspaper , London
https://politicalcartoons.com/sku/265637



War victims in Gaza 
by Emad Hajjaj, Alaraby Aljadeed newspaper , London



by Marilena Nardi


Miguel Morales Madrigal
Israel apartheid against Palestinians
https://cartoonmovement.com/cartoon/israel-apartheid-against-palestinians




One...
Un...
#Israel #Palestine
Zap /Jean-Baptiste Zappetti





by Plantu





 *** ***

--------------------------------------

Tanti sono i post che ho pubblicato per la Palestina 

Questo uno dei miei preferiti

anteprima di Riber

sabato 28 dicembre 2019

Che il 2020 sia migliore! di Francisco Punal Suárez

Dalcio Machado - Brasil

Che il 2020 sia migliore!
di Francisco Punal Suárez
Speciale per Fany Blog

L'umorismo, essendo rischioso e non avendo confini nella terra dell'immaginazione, è
capace di affrontare in modo creativo, con le sue armi desacralizzanti, qualsiasi argomento della vita sociale.

Non esistono valori "sacri" che non possano essere esaminati attraverso il prisma dell'umorismo.

Ora, per i festeggiamenti di Capodanno, i disegnatori satirici offrono una visione.
Questo evento dovrebbe provocare una riflessione in mezzo al caos, l'inquinamento, 'egoismo, l'ambizione, la mancanza di solidarietà e le guerre, che caratterizzano il pianeta su cui viviamo.

Una data come questa, è per molti artisti, un mero pretesto per riferirsi a soggetti
della natura umana, o temi scottanti, che colpiscono milioni di persone in questo mondo tormentato, sempre attraverso il prisma dell'umorismo o della satira.

Tutto ciò che resta da dire è che l'umorismo non sia
mancante nel 2020!

lunedì 18 marzo 2019

Greta Thunberg



Great Greta
GIO / Maria Grazia Quaranta

“Se l’uso dei combustibili fossili minaccia la nostra esistenza, come è possibile che continuiamo a usarli? Perché non ci sono dei limiti? Perché non è illegale farlo?”. Così ha scritto in una lettera al Guardian Greta Thunberg, la ragazza svedese ispiratrice delle migliaia di giovani che hanno partecipato al Climate strike, la marcia globale per il clima tenutasi il 15 marzo contemporaneamente in 105 paesi e 1.659 città, di cui 178 in Italia.


Friday for Future
Gianluca Costantini

Greta Thunberg Ernman ( Stoccolma, 3 gennaio 2003) è un'attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. È nota per le sue manifestazioni regolari tenute davanti al Riksdag a Stoccolma, in Svezia, con lo slogan Skolstrejk för klimatet («sciopero della scuola per il clima»).


Sciopero degli studenti per il clima...
Paride Puglia

No, non a tutti piace Greta Thunberg, l'attivista svedese che a 16 anni è riuscita ad affermarsi come una delle voci più importanti nella lotta al cambiamento climatico. Lei, la sua storia personale di giovane affetta da sindrome di Asperger, il successo dei suoi venerdì di protesta verde - i #Fridaysforfuture - e la nomina social a candidata al Nobel per la Pace, stanno avendo grande riscontro nel mondo. Ma non solo.

Greta
Andrea Pecchia


Oltre alla polemica tutta italiana nata dopo le frasi di Maria Giovanna Maglie, cresce sui social un piccolo caso legato a una foto della giovane risalente al 22 gennaio scorso, quando la ragazza svedese ha partecipato al World Economic Forum di Davos raggiungendo la località svizzera con un viaggio in treno di 32 ore.


Forza Greta
Non so quanto realmente servirà l'odierna mobilitazione mondiale dei giovani per una maggiore attenzione ai cambiamenti climatici indotti e per una maggiore cura del nostro pianeta. E' bello però che loro ci credano.
Gianfranco Uber




A questa e altre critiche l'attivista aveva risposto lo scorso 2 febbraio pubblicando su Facebook una lettera aperta agli hater. "Molti sostengono che ci sia qualcuno dietro di me o che sono stata pagata o che vengo utilizzata. Dietro di me non c'è nessun altro oltre me". E ancora: "A volte collaboro con delle associazioni ma sono assolutamente indipendente e rappresento solo me stessa. Tutto quello che faccio lo faccio gratuitamente".



Greta
Gianlorenzo Ingrami





Non so per quanto tempo sentiremo parlare di Greta Thunberg, se sarà una colonna del movimento ecologista giovanile o una meteora. So che l'accanimento nei suoi confronti - in crescita giorno dopo giorno - è un chiaro segnale del timore che suscita da molte parti. Un fuoco di sbarramento molto indicativo, e in alcuni casi ridicolo nei confronti di una adolescente
Enrico Mentana


Greta
Bruno Olivieri



La frustrazione di questi adulti aridi e disillusi è non poter insultare una ragazzina di 16 anni (bene, forse è rimasto un po' di senso della vergogna). E allora la parola d'ordine è diventata "manipolata". Si sentono molto scaltri e originali a dirlo, ma nessuno ti spiega da chi o perché sia manipolata. In realtà questi furbi che "io non mi faccio condizionare dai giornali" ripetono semplicemente il concetto veicolato attraverso nuovi media dai vecchi potenti. Perché - caro vecchio rasoio di Occam - è semplicissimo capire a chi dia fastidio Greta e il movimento a cui ha dato origine. Io, che pure non sono esente da aridità e disillusione, provo a fare tesoro della sua caparbietà, la sua ingenuità, la sua voglia di lottare.
Emiliano Ruocco


Greta e la Maglie
Tartarotti

In pratica una ragazzina ha messo in piedi un movimento che per un po' metterà al centro del dibattito la crisi ecologica. E si discute di Asperger, trecce, aspetto fisico, aborto, strumentalizzazioni. Forse ha ragione il pianeta a farci fuori e a riprovarci con gli acari.
Gianluca Chiappini




Proteggiamo l’ambiente insieme con Greta Thunberg
Agim Sulaj




#nobelprize #nobel #förFred #nobelprizeforpeace #greta #gretathunberg #nobel2019 #climate #climatechange #klimaat #klimaatspijbelaars #climate
Luc Descheemaeker / O-SEKOER


Hand i hand för klimatet. Söndagsteckningen i Sydsvenskan.
Riber Hansson

domenica 15 aprile 2018

Sulla via di Damasco


On the Road to Damascus
i need to tweet again...
David Rowe

Donald Trump l'aveva promesso e nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 aprile è passato ai fatti. Gli Stati Uniti hanno condotto un'attacco missilistico in Siria con la cooperazione di Francia e Regno Unito. A dare l'annuncio è stato il presidente degli Stati Uniti dalla Casa Bianca. "Ho ordinato all'esercito di lanciare attacchi di precisione. Il nostro obiettivo - ha detto Trump - è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime di Bashar al-Assad".

In tutto sarebbero stati lanciati piu di 100 missili. Secondo quanto riferito da fonti del governo siriano si tratta di una trentina di missili in tutto, una parte dei quali sarebbe stata abbattuta. Il ministero degli Esteri siriano ha fatto sapere che "l'attacco non indebolirà la determinazione del governo di Damasco nel combattere i ribellli, che minaccia la sicurezza internazionale".

L'attacco arriva al termine di una settimana tesa sul piano diplomatico, caratterizzata da scambi di accuse tra Stati Uniti e Russia: mercoledì scorso Trump aveva annunciato l'intenzione di rispondere con un'azione militare all'attacco con armi chimiche avvenuto lo scorso 7 aprile a Douma in cui, secondo fonti locali, sarebbero morte decine di persone. Un'azione di cui gli Stati Uniti e i suoi alleati ritengono responsabile il regime siriano.


SYRIA
GIO / Maria Grazia Quaranta



Dave Brown’s Rogues Gallery: Syria news latest: Russia claims 'Britain staged chemical attack' as Theresa May and Donald Trump agree attack must not go unchallenged


My cartoon Saturday @TheTimes. Let slip the dogs of war....#SyrianStrikes #ChemicalWeaponsAttack
Peter Brookes

Gli alleati
My @Independent @IndyVoices cartoon for tomorrow. Warmonger monkeys. #SyriaStrikes
Brian Adcock



ONE FOR ALL AND ALL FOR ONE (FAKE)    Gianfranco Uber
Tanto tuonò che piovve.
Trump ha dato il via alla sua Desert Storm (negli USA ironicamente chiamata Desert Stormy con riferimento alla necessità di distogliere l'attenzione dalla vicenda con la porno Star Stormy Daniel ) seguito dai prodi Macron e May.
Sembra che l'operazione sia stata solo dimostrativa, ma dimostrativa di ché?
Dell'inutilità dell'ONU?, dell'inconsistenza della UE?, dell'ipocrisia imperante?
Di tutto e di più.


Fulvio Fontana

.@Telegraph cartoon
#SyriaStrikes #Assad #Putin
Bob Moran



#Siryacrisis
Ben Jennings

Vertice sulla Syria
David Rowe



Vertice sulla Syria
Riber Hansson


Dave Brown @DaveBrownToons 12 apr
Come on in the bloodbath's lovely... and ready chlorinated! Today's @Independent cartoon, #TheresaMay #Trump #Putin #Assad #Syria



Christian Adams on Theresa May’s deadly Syrian sweepstake




Martin Rowson @MartinRowson 12 apr
In risposta a @DaveBrownToons, @DavidWaywell e @Independent
O Tempora, O morons!
--


--

Gerald Scarfe on Donald Trump’s reaction to the Syrian gas attack - political cartoon gallery in Putney


Syria: US-Russia challenge. Trump: 'We will send missiles'. Moscow: 'We will respond'.
#SyriAattack #TrumpTradeWar #trumpsyria #TrumpWarCabinet