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sabato 18 dicembre 2021

Athos Careghi: "Un amore di sorelle"

 




Sabato 18 dicembre

ore 16

presso Wow Spazio Fumetto

viale Campania 12

ATHOS CAREGHI

presenta il suo nuovo libro

edito da QUATTRO

Un amore di sorelle

Viaggio umoristico fra le suore d'Italia



Intervengono

Stefania Aleni, direttore di QUATTRO

Luigi Bona, direttore di Wow Spazio Fumetto

Vanda Aleni, critica letteraria

Giovanni Chiara, scrittore



Com'è la vita in un convento di suore?

Davanti a un alto muro che per loro è "soltanto un limite per tutte le persone che vi sono rinchiuse

dall'altra parte", le suore si muovono e parlano tra loro della vita, della scelta fatta non

nascondono i loro stati d'animo, gli umori, le simpatie e le antipatie.

Nelle centodieci tavole di questo libro, Athos vuole esprimere la sua riconoscenza e testimoniare

l'importante ruolo svolto dalle suore negli ospedali e nelle scuole, vuole parlare di loro perché

ancora oggi non sono socialmente riconosciute, sono ignorate dall'universo dei media e social

media, e passano sotto silenzio all'ombra della gerarchia ecclesiastica.

Athos offre i suoi personaggi con una leggerezza e una delicatezza invidiabile. Un lavoro in cui

riesce nel difficile compito di far divertire e riflettere nello stesso tempo. Le suorine di Athos non

sono eteree o disincarnate, anzi. Sono leggere e simpatiche, perfettamente calate nella

contemporaneità con uno sguardo non ingenuo sul mondo.

Le tavole di Athos si leggono d'un fiato ma si ha la necessita di riprenderle, di rileggere con calma

di fermarsi a riflettere, perché Athos non smette mai con il suo lavoro di far pensare, seppur con il

sorriso.



venerdì 1 ottobre 2021

Mostra di MARCO DE ANGELIS a WOW SPAZIO FUMETTO, inaugurazione sabato 9 OTTOBRE 2021

Aggiornato il 13/10/2021 

mostra

MARCO  DE ANGELIS

Cinque passi nell’umorismo disegnato

Capolavori del grande umorista italiano

 9 ottobre - 28 novembre 2021

                                                      WOW SPAZIO FUMETTO

Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano

Viale Campania, 12 – Milano

Info: 02 49524744/45 - www.museowow.it

Orari: da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; 

sabato e domenica, ore 15:00-20:00; lunedì chiuso

INGRESSO LIBERO


 Il percorso di WOW Spazio Fumetto alla scoperta delle migliori firme dell’umorismo italiano prosegue con una mostra personale dedicata a Marco De Angelis, disegnatore umorista pluripremiato, illustratore, giornalista professionista e grafico, in un percorso che riassume quasi cinquant’anni di attività. Le sue opere sono state pubblicate su oltre 200 giornali in Italia e all’estero e sono state esposte in tutto il mondo.

Inaugurazione sabato 9 ottobre alle ore 16,00 alla presenza dell’autore


Marco De Angelis - The Dragon

Marco De Angelis - Arctic

Marco De Angelis - Battlefield

Marco De Angelis - Half


Marco De Angelis - La mela


Marco De Angelis at work - humor self-portrait 



Quello di Marco De Angelis è un percorso che comincia con la partecipazione a una mostra internazionale nel 1972, per poi iniziare a pubblicare dal 1975, intraprendendo un’intensa attività professionale (a fianco di quella di giornalista, iniziata nel 1980) che lo ha portato a pubblicare su oltre duecento giornali italiani e stranieri, a illustrare moltissimi libri e a ricevere oltre 130 premi in Italia e all’estero.

Come recita il titolo della mostra, “Cinque passi nell’umorismo disegnato”, l’esposizione si snoda attraverso temi centrali dei nostri tempi: ambiente, guerra e pace, amore, politica e società, scienza e cultura. Una scelta motivata dall’esigenza di mantenere un ordine tra gli innumerevoli soggetti trattati, delineando un ritratto dell’attualità attento, ironico e impietoso.

Il commento grafico senza parole, costituito da metafore, paradossi e situazioni surreali, si rivela essere qui un vero pezzo giornalistico, un articolo fatto di immagini, che arriva dritto al cuore, facendo ridere, oppure sorridere a denti stretti, ma sempre facendo pensare e ragionare. 

Oltre alla satira sono esposti anche alcuni disegni umoristici di una serie di argomento medievale e varie illustrazioni realizzate per i maggiori editori di libri per ragazzi e per giornali, sempre all’insegna del sorriso. De Angelis ha infatti illustrato moltissimi libri (anche premiati) sia di narrativa sia didattici, antologie e corsi di matematica per le scuole medie, quiz per i bambini più piccoli e riviste per ragazzi in più lingue, oltre a essere autore egli stesso di vari titoli.  

Ad arricchire il profilo d’autore, alcuni disegni delle App storiche interattive per iPad “In volo nella Grande Guerra” (di genere realistico) e “Iron Horse Story”, che ci narra - con leggerezza, ma con accuratezza storica - della costruzione della ferrovia nel Far West (in due giorni, su Apple Store, era già seconda in classifica davanti a Peppa Pig). L’autore, attento studioso e ricercatore, ha infatti un particolare interesse per le illustrazioni di argomento storico, che ama affrontare spesso con un tocco di umorismo.

De Angelis, nella sua produzione umoristica, ricorre molto raramente alla battuta (in questo caso rigorosamente breve e immediata) e preferisce giocare soltanto con le immagini, che possono essere rese talvolta con estrema sintesi e altre volte attraverso una composizione più complessa, ma sempre funzionale al messaggio satirico, senza alcun particolare di troppo. È un linguaggio globale che non ha bisogno di traduzioni e che parla attraverso l’umorismo e la qualità e potenza espressiva di una sola immagine, cosa che, proprio in virtù dell’assenza del testo, gli ha permesso di riscuotere tanto successo all’estero.

Come ha spiegato l’autore in una recente intervista al sito web We Empower: «Lo humor è uno stato dell’animo che attraverso l’ironia ci pone nei confronti degli altri e del mondo in modo leggero e critico al tempo stesso… È una filosofia di vita… Esso diventa satira quando usa la propria forza critica per lanciare messaggi, commentare, far pensare, fino ad assumere valore giornalistico, se calato nell’attualità».

Questa mostra antologica riassume lo spirito che ispira da decenni la vasta produzione di questo autore, attivo in numerosi ambiti e che ha ancora tanti cassetti pieni di progetti.

L’esposizione raccoglie circa 130 tra disegni satirici e illustrazioni originali degli ultimi anni (ma anche qualche lavoro degli anni Novanta) e, in aggiunta, un centinaio di altre opere presenti in una video gallery: è una selezione della sua più recente produzione, che ha alle spalle migliaia e migliaia di disegni: vignette di attualità, illustrazioni per libri, per quotidiani, per riviste e per programmi televisivi, fino alle ultime illustrazioni per app didattiche e ludiche di argomento storico.

Nel percorso è rappresentata anche la produzione al di fuori delle vignette: illustrazioni per app, illustrazioni umoristiche dedicate al Medioevo, illustrazioni di libri per ragazzi.

L’inaugurazione si terrà il 9 Ottobre alle ore 16,00, con un incontro tra Luigi F. Bona (direttore di WOW Spazio Fumetto), Dino Aloi (editore de Il Pennino e direttore della rivista Buduàr) e Marco De Angelis, in cui si racconterà l’attività dell’autore, parlando ampiamente di umorismo e satira. 



BIOGRAFIA

Marco De Angelis, disegnatore umorista, illustratore, giornalista professionista e grafico (nato nel 1955 a Roma) ha pubblicato su La Repubblica, Il Popolo (quotidiani di cui è stato redattore per molti anni), Il Messaggero, Il Mattino, Grazia, I Gialli Mondadori, Panorama, Help!, ComicArt, Comix, le riedizioni del Travaso e del Marc’Aurelio e altre testate per un totale di 200 giornali in Italia e all’estero, come The New York Times, Washington Post, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Herald Tribune, Vancouver Sun, Courrier International, Le Monde, WittyWorld, Nebelspalter, Eulenspiegel, Yez, Fenamizah, Fire, NY TID, Eine Welt, ecc.  CartoonArts International e The New York Times Syndicate hanno distribuito le sue vignette in tutto il mondo. È uno dei fondatori e caporedattore del mensile umoristico online Buduàr (www.buduar.it), fa parte di Cartooning for Peace e di Cartoon Movement.  Autore di vari libri come “L’Agriumorista”, “Fuga nel Terzo Millennio”, “Ciuccino mio”, “È Natale”, “Galateo del mezzo pubblico” e altri, ha illustrato molti libri per ragazzi per Giunti, De Agostini, La Scuola, San Paolo, Lapis, Salani, E.L.I. (pubblicando sulle 28 riviste di questo editore distribuite in 35 Paesi) e altri editori.

Ha ricevuto oltre 130 premi internazionali, tra cui la Palma d’Oro al Salone dell’Umorismo di Bordighera nel 1997 e il Primo premio a Istanbul nel 1987 e nel 2016, due volte Primo Premio Consiglio d’Europa, Primo premio a Teheran, Krusevac, Pistoia, Dolo, Belgrado, Sisak, Fano, Città di Castello, Pescara, Chieti e altri, è stato premiato anche a Tokyo, Skopje, Montreal, Ottawa, Amsterdam, Olen, Galati, Porto, ecc. 

Ha collaborato con RAI, Telemontecarlo, Coldiretti, Confartigianato, Asstra, Ministero dell’Interno, Università Bocconi, Comune di Genova e molte altre società e associazioni. È stato membro di numerose giurie e le sue opere sono esposte in vari musei in Italia e all’estero.

L’associazione Cartoon Home Network International lo ha nominato nel 2018 e nel 2020 come uno dei dieci migliori cartoonist dell’anno nel mondo.








De Angelis al centro con gli amici intervenuti alla cerimonia.
Da sx a dx: Loris Cantarelli( direttore di Fumo di China), Luigi Bona (direttore del museo Wow), Dino Aloi (direttore di Il Pennino), Marco Fusi, Marco De Angelis, Adriano Carnevali, Marco Giunta, Stefano Arzuffi e Athos Careghi.





 



giovedì 1 aprile 2021

Dieci anni di WOW SPAZIO FUMETTO


WOW DIECI ANNNI 2011-2021
Il compleanno triste del Museo del Fumetto

 

Una grande festa per festeggiare 10 anni di vita. 
Ma anche il momento per chiedere aiuto ai milanesi e alle istituzioni.



Dieci anni fa, esattamente il primo aprile 2011, veniva inaugurato in viale Campania 12 (in uno stabile ex deposito Atm ed ex Fabbrica Motta) Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata. Da allora dibattiti, rassegne cinematografiche, concerti e spettacoli, più di duecento mostre e oltre mezzo milione di visitatori. Questo anniversario speciale non potrà essere celebrato a porte aperte viste le ordinanza vigenti anti Covid, ma quel che è ancor più grave è che il Museo rischia la chiusura definiva. Le casse della Fondazione Franco Fossati, ente che gestisce questo spazio, sono quasi vuote e la mancanza di pubblico e sponsor impedisce di far fronte alle spese vive che continuano ad accumularsi.
«Non abbiamo ancora ricevuto il sostegno promesso dal ministro Franceschini cinque mesi fa, dicono che sia in imminente arrivo e che purtroppo sono tempi “normali” per la burocrazia italiana, e non vediamo all’orizzonte altre soluzioni a breve termine. Soltanto la fiducia in questo poco ossigeno ci dà la forza per resistere ancora e non cessare immediatamente l’attività», dichiara il direttore Luigi Bona. La prossima mostra, dedicata alle donne autrici del fumetto italiano, non potrà essere allestita senza i fondi necessari. E quella in corso, «Amazing! 80 (e più) anni di Supereroi Marvel», avviata (nel settembre 2020) e poi sospesa per l’emergenza sanitaria, rischia di non essere mai più vista.

Così, per celebrare comunque un anniversario importante, giovedì 1° aprile, sulla pagina Facebook del Museo, alle ore 18, si potrà seguire una visita guidata virtuale alla mostra dedicata ai Supereroi, preceduta da una breve storia del Museo con un appello di protagonisti del mondo del fumetto e dintorni per salvare questo importante polo culturale. Tra gli altri, Bruno Bozzetto, Milo Manara, Maurizio Nichetti, Giovanni Storti, Sergio Staino, Leo Ortolani, Silvia Ziche, Mario Gomboli, Alfredo Castelli. Per tornare alla visita virtuale, vale la pena ricordare che Andy Warhol esibiva orgogliosamente la propria collezione di fumetti di Supereroi e molti artisti della sua factory erano appassionati di comics, per parecchio tempo sottovalutati, disprezzati, addirittura accusati di «portare ragazzini innocenti sulla cattiva strada».

La mostra è disseminata di chicche che catturano gli appassionati, ma anche la curiosità di chi magari non ha sfogliato i fumetti, ma ha visto solo i (tanti) film e telefilm con protagonisti i Supereroi creati dal genio di Stan Lee: tavole originali, poster, giochi in scatola, puzzle, album di figurine, numeri uno introvabili di albi dedicati a Captain America, i Fantastici Quattro, Hulk, Spider-Man, Thor, Iron Man, Devil, Conan, X-Man si susseguono nelle otto sezioni che corrispondono appunto agli ottant’anni della casa editrice Marvel. Qualche super sorpresa? Il martello di Thor autografato dall’attore Christopher Hemsworth (è lui che ha portato sullo schermo Thor in due film), una statua di due metri di Thanos, una pagina degli Ultimates di Bryan Hitch, la serie in cui è nata l’idea di dare a Nick Fury il volto dell’attore Samuel L. Jackson, una sezione speciale per le supereroine (tra le altre She Hulk, Vedova Nera, Valchiria).


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sabato 21 novembre 2020

Le scuse del ministro Dario Franceschini al Museo del Fumetto WOW di Milano

Il ministro Dario Franceschini ha telefonato nei giorni scorsi direttamente al direttore del nostro museo WOW e presidente della Fondazione Franco Fossati. Il contenuto della telefonata è ben sintetizzato nel tweet che il ministro ha inviato subito dopo. Luigi F. Bona e la Fondazione stanno inviando un comunicato stampa che va nella stessa direzione ed esprime la speranza che lo spiacevole incidente segni invece l'inizio di una buona collaborazione tra la nostra realtà (e con essa l'intero mondo del fumetto e il suo intorno) e il Ministero che tutela i Beni e le Attività culturali, risolvendo con il buonsenso tanti nodi burocratici. +

  Coronavirus, Franceschini: altri 17 milioni per il ristoro dei musei non statali, incluse realtà finora non beneficiarie e fondi anche per il Museo del Fumetto di Milano 
 Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha firmato un decreto che destina ulteriori 17 milioni di euro per il ristoro dei musei non statali e soddisfare così integralmente tutte le richieste di ristoro pervenute. Prosegue così l’azione di sostegno nei confronti di importanti istituzioni culturali private fortemente danneggiate dall’emergenza sanitaria includendo diverse realtà finora escluse, tra le quali il Museo Fumetto di Milano, spazio WOW. “I fumetti sono arte e il MiBACT in questi anni ha sempre lavorato per valorizzarli”, ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, anticipando il provvedimento e ribadendo così il proprio impegno nel riconoscimento di una forma di espressione culturale e creativa. Prosegue in questo modo il percorso avviato nel 2018 con il progetto Fumetti nei Musei, che ha portato alla realizzazione di una collana di 51 albi in cui alcuni tra i principali fumettisti italiani hanno raccontato, con tratto creativo e originale, diversi musei statali e ha dato vita al primo Fondo statale del fumetto, custodito all’Istituto Centrale per la Grafica. Fumetti nei Musei è stato anche lo spunto per la realizzazione di tre mostre dedicate al linguaggio del fumetto ed è stato anche uno tra i progetti di punta selezionati dal Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale per la XX settimana della lingua italiana, appena conclusa con successo con la realizzazione di webinar, mostre e l’invio di 1.300 copie della collana alle biblioteche degli istituti di cultura italiana nel mondo. L’azione di valorizzazione culturale del fumetto intrapresa dal MiBACT passa anche attraverso i due tavoli istituti dalla Direzione generale creatività contemporanea, per quantificare il valore delle tante manifestazioni attive in Italia, e dalla Direzione generale biblioteche e diritto d’autore, per la ricognizione del patrimonio fumettistico custodito nelle biblioteche statali. Importanti anche le azioni a sostegno delle principali fiere del fumetto che si svolgono in diverse città italiane e ciò che si sta facendo per verificare gli impatti della pandemia su di un comparto articolato in diverse professionalità, al fine di poter sostenere tutti coloro che partecipano alla realizzazione di un fumetto. Infine, il MiBACT partecipa con un finanziamento la realizzazione del museo del fumetto di Lucca. Roma, 
13 novembre 2020 Ufficio Stampa MiBACT


Ma cosa era successo: 

 Lo spiega il direttore Luigi Bona:
Intanto un burocrate romano ci ha appena dichiarato che WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano "non rientra tra i musei e luoghi della cultura che espongono beni culturali" in quanto "luogo espositivo di cose prive della qualità di bene culturale" (alla faccia di tutti i nostri riconoscimenti anche formali, in barba alla Regione Lombardia e al Comune di Milano, e con un bel messaggio per tutte le realtà culturali italiane - come gli Uffizi - che evidentemente si stanno sbagliando). Quindi non abbiamo possibilità di fruire del minimo Fondo emergenza (questa è la sostanza della dichiarazione) stanziato in agosto dal Ministero. Siamo comunque solidali con le altre realtà in difficoltà anche se fruitrici di quel contributo.

Intanto un burocrate romano ci ha appena dichiarato che WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano "non rientra...

Pubblicato da Luigi F. Bona su Domenica 8 novembre 2020
La notizia è stata ripresa da tanti giornali e tv, le proteste sono state tante e così per fortuna il ministro è intervenuto e la questione si è risolta. 

Si perchè i fumetti sono arte. 

“Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese” scrisse una volta Umberto Eco

 Umberto Eco fu uno dei primi ad analizzare in modo approfondito, con i suoi pro e contro, il fumetto, arrivato ad essere considerato col tempo la nona arte. Umberto Eco, semiologo, filosofo e scrittore italiano scomparso recentemente, ha lasciato in eredità ai posteri milioni di spunti di riflessioni e, con la sempre più crescente popolarità del fumetto, è impossibile non prendere in considerazione il saggio “Il mito di Superman”, contenuto nella raccolta Apocalittici e Integrati. Già nel ’64 Eco, analizzando attentamente quello che era al tempo la figura iconica dei supereroi (Superman) e contestualizzandola con i bisogni, gli usi e i costumi di una società inevitabilmente in fase di cambiamento, riuscì a carpire la grande potenzialità comunicativa e a catalogare il fumetto nella concezione generale di “cultura di massa”. Analizzando Superman, alieno originario del pianeta di Kripton (dove è conosciuto col nome di Kal-El) e che vive sulla terra “camuffato” da giornalista sotto le mentite spoglie di Clark Kent, lo scrittore introduce il nuovo concetto di mito il quale, per essere tale e ben identificabile dalla società, deve avere caratteristiche divine, inserite però in un contesto comune e familiare, quotidiano. Ecco che allora il mito “scende sulla terra” e viene abbassato a livello dei comuni mortali: Clark Klent diventa così un giornalista alle prese con l’esuberante personalità della collega Lois Lane, con la quale ha un conflitto di amore-odio che gli provoca inoltre pene d’amore. Il concetto fondamentale che emerge dall’analisi di Eco è però il meccanismo inconscio che scatta nella massa, dettato dalla cognizione del tempo che le avventure supereroistiche hanno: nelle avventure non c’è nessuna continuità, perché questo vorrebbe dire “usare” il mito (il personaggio in questione), spingerlo un passo in avanti nella strada verso l’invecchiamento e la morte. Non esiste più un concetto di tempo lineare, non esiste più una programmazione del futuro poiché il flusso del tempo scorre interamente nel presente . In questo modo, la massa può essere influenzata nella decisione di qualunque azione programmata e convinta che, se avesse potuto, le azioni in questione sarebbero state comunque scelte e fatte. La critica mossa da Eco (che di fumetti fu un grande appassionato, come testimoniato dalla celebre frase “Posso leggere la Bibbia, Omero o Dylan Dog per giorni e giorni senza annoiarmi”) è figlia di un’analisi sociologica del tempo che, forse involontariamente (o no) ha influenzato tutti gli universi fumettistici dei supereroi. Da tempo ormai le Continuity (gli archi narrativi dedicati a ogni supereroi) sono corpose, lineari, fatte di morti improvvise e colpi di scena che dimostrano l’evoluzione di “miti” ormai rivisitati sotto un’altra prospettiva. Allo scrittore va data, oltre che la gratitudine eterna per l’apporto letterario, sociale e filosofico donato al nostro paese (e non), anche il merito di aver spianato la strada all’ascesa di un fenomeno di massa che, passo dopo passo, si è meritato l’attenzione della critica fino ad essere considerato, finalmente, la nona arte.

giovedì 6 febbraio 2020

HIC! Eroi di carta e di vino (concorso di vignette satiriche)



HIC! Eroi di carta e di vino 
Concorso nazionale di vignette satiriche sul vino e gli eroi nel fumetto.
Consegna degli elaborati da mercoledì 1 gennaio a domenica 22 marzo 2020
Massimo tre opere in digitale
30 Selezionati
3 Vincitori
Menzioni Speciali
Premiazione ed esposizione delle opere presso il "MUSEO DEL FUMETTO WOW" a Milano
dal 4 al 11aprile
Mostra delle opere partecipanti presso il Palazzo delle Esposizioni della regione Lombardia al VINITALY
dal 19 al 22 aprile 2020

QUI IL BANDO DI CONCORSO

sabato 17 giugno 2017

WOW: Incontro con Athos Careghi


Domenica 18 giugno 2017, ore 16:30
Ingresso libero


Da WOW Spazio Fumetto


Il mensile della zona 4 di Milano, QUATTRO, ospita dal 2008 le vignette di Athos. L’artista illustra anche i racconti e le “Storie di storia” dello scrittore Giovanni Chiara.Il libro Professione Cartoonist, pubblicato da QUATTRO, raccoglie 100 vignette realizzate da Athos negli ultimi anni, suddivise in alcune ampie categorie (la città, il cibo, l’ospedale, il noir, ecc.) introdotte con spirito ironico e pungente da un breve testo dello scrittore Giovanni Chiara.
Athos osserva la ricca e multiforme realtà del presente con acutezza, popola il suo mondo di figure ingenue, furbette o stupite, che in una sintesi perfetta ci fanno sorridere e riflettere sulla nostra condizione, riuscendo a rappresentare l’assurdo e l’inevitabile destino degli umani.
Il libro è un omaggio all’artista che offre un quadro ampio e variegato dei suoi personaggi, dei suoi temi e del suo inconfondibile stile.
Domenica 18 giugno alle ore 16:30 Athos sarà ospite di WOW Spazio Fumetto per raccontare i segreti del mestiere di vignettista.
Da sabato 17 giugno al 2 luglio 2017 sarà inoltre possibile ammirare una selezione dei migliori disegni originali tratti dalla decennale collaborazione con Quattro.

L’AUTORE

Atos Careghi in arte Athos nasce a Correggio (Reggio Emilia, Italia) nel 1939. Si trasferisce a Milano dopo alcuni anni in Olanda e in Belgio. E’ laureato in economia e commercio.
Esordisce con una vignetta umoristica pubblicata sul Vittorioso nel 1952. Di pochissime parole – quasi tutte sornione e azzeccate – produce in prevalenza disegni senza battuta, sviluppa la sua prima produzione nell’umorismo disegnato con vignette di stampo metafisico, tragiche, corrosive, per tali ragioni poco pubblicate. Fa parte di quella selezionata schiera di disegnatori ospitata, negli anni Sessanta, ne Il delatore, una pubblicazione forse troppo in anticipo sui tempi, che diventerà una ghiotta rarità bibliografica. Poi si “ravvede”, e finalmente pubblica copiosamente su Help, Bertoldo, Candido, King Kong, La Settimana Enigmistica, periodici Mondadori (Gialli, Neri, Segretissimo, Urania), Zakimort, Intrepido e Il Monello, Il Mago, Famiglia TV, Satyricon (sezione del quotidiano La Repubblica), La Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, Guerin Sportivo e Humor Graphic.
Oltre a produrre vignette umoristiche “generaliste”, è anche autore di vignette antimilitariste (“Soldati”, “Signornò” e “Pacifico”) e sul mondo amministrativo (“I burocrati”), e di strisce (Mc Lader, Dada, Fiorello).
A partire dagli anni Ottanta pubblica su Il Giornalino la sua striscia più nota, Fra Tino, un candido monachino ricco di trovate fantasiose, che viene pubblicata settimanalmente. Le Edizioni S. Paolo ne hanno pubblicato anche una raccolta, “I Fioretti di Fra Tino” (tradotta anche in Brasile come “Fioretti di Frai Tino”).
Partecipa – con frequenti riconoscimenti e vigorose pacche sulle spalle – a molte e importanti rassegne umoristiche, come la “Notte delle vignette” di Spotorno, Godega Fumetto, e i festival di Gallarate, Cavernaga e Forte dei Marmi

sabato 1 aprile 2017

Milano: Wow spazio fumetto, 6 anni! sempre più veloce!


W WOW di GIO


Vorrei fare i miei più cari auguri a due eterni ragazzi, Luigi Bona, direttore di Wow Spazio Fumetto e presidente della Fondazione Franco Fossati, e Rossella Orofino, curatrice di molte mostre importanti tra le quali mi piace ricordare “Il segno rosa” e “Donne resistenti”.Grazie alla loro passione e curiosità, farcite di immensa cultura e di una buona dose di coraggio, è nato il primo aprile 2011 il Museo Wow.Qui l’arte del fumetto trova il suo spazio naturale di incontro con i giovani di tutte le età, per diventare coralmente letteratura, cinema, architettura, musica, danza, storia, attualità, in una parola … CULTURA disegnata.
CiaoGio



WOW Spazio Fumetto - Avanti veloce!
1 aprile 2011
In mezzo a un cumulo di fumetti compare la scritta WOW. Lo Spazio Fumetto di Milano annuncia la sua nascita in Piazza Duomo a Milano.

WOW Spazio Fumetto, viale Campania 12 Milano.

Montaggio video: Dario Guzzeloni
Musica: GPL



Mi associo a Gio / Mariagrazia Quaranta per fare gli auguri a questa coppia stupenda, che ho avuto il piacere di conoscere a Gallarate, e a farle i complimenti per quella bella realtà che è  "Wow, spazio fumetto" un museo unico nel suo genere e sempre attivo in tutte le attività inerenti al fumetto ed ai cartoon.
Riprendendo il vostro motivo cari Luigi e Rossella
AVANTI COSI' e
SEMPRE PIU' VELOCI!
Fany

Qui sotto il contributo di alcuni amici di Fany-Lab
ed in fondo l'Intervista a Luigi Bona del giorno dell'inaugurazione!

Per Wow, spazio fumetto
© Athos Careghi



Wow, spazio fumetto
©Mario Airaghi


Auguri anche per tutti gli anni a venire!
© Tiziano Riverso




Wow Spazio fumetto - intervista a Luigi Bona (Milano 1/04/2011)



Il museo festeggerà il sesto compleanno insieme a Bricòla, il festival delle autoproduzioni di WOW Spazio Fumetto. 
 in un #weekend colorato dalle migliori autoproduzioni a fumetti.
Questo sabato l'apertura sarà dalle 14:00 alle 20:00 con stand, incontri, chiacchiere e una mostra, di cui trovate un'anteprima su Fumettologica.

E non dimenticatevi che domenica nel laboratorio di Didattica WOW speciale il viaggio tra le autoproduzioni con  Vincenzo Filosa

sabato 7 febbraio 2015

Milano: Siamo tutti Charlie!

A Milano al Museo del fumetto - WOW Spazio Fumetto

MOSTRA-OMAGGIO

da sabato 7 febbraio a domenica 15 marzo 2015


Siamo tutti Charlie!


A un mese esatto dal terribile attentato di Parigi, WOW Spazio Fumetto
dedica una mostra e un incontro a Charlie Hebdo, alla satira e alla libertà d’espressione, esponendo gli omaggi realizzati da 150 fumettisti e vignettisti italiani e più di 70 stranieri.
Un atto dovuto da parte del Museo del Fumetto di Milano in quanto nell'attentato alla redazione di Charlie Hebdo hanno perso la vita 12 persone tra cui 5 vignettisti di grande calibro, considerati le matite più “affilate” di Francia:
Georges WolinskiCharbCabuTignous e Philippe Honoré.

Sabato 7 febbraio, alle ore 16.00, la mostra verrà inaugurata con un incontro dedicato alla satira e alla libertà d’espressione. La mostra è organizzata con
il patrocinio del Consiglio di Zona4 del Comune di Milano.

Il giorno dopo la strage scrivevamo:
L’orribile omicidio che ha insanguinato Parigi il 7 gennaio ha colpito autori che hanno sempre espresso la più grande forma di indipendenza del pensiero, sfidando le mille forme della censura, dai sequestri alle minacce. Erano persone eccezionali, vertice di una creatività che dagli anni Sessanta è stata di esempio al mondo, sul puro fronte della libertà d’espressione. Il gesto di fanatici esaltati in nome di un dio sanguinario, che non esiste per nessuna religione, mirava a spezzare matite eccellenti della satira, dell’umorismo e del fumetto: un nemico pericoloso per loro, forse il più pericoloso, perché usa armi che loro non potranno mai comprare e nessun addestratore militare potrà insegnar loro a utilizzare, vale a dire l’arma nonviolenta dell’opinione utilizzata con l’arte sottile della satira. Una risata li seppellirà. Impariamo dai nostri amici uccisi a mettere a nudo le ipocrisie, i moralismi, gli opportunismi che si pavesano da religioni, ideologie o patriottismi per dividersi il mondo e avvelenare i popoli. Se l’orrore di questi giorni ci costringerà di riflettere su tutto questo, la nostra vittoria non sarà nella cattura di tre invasati ma nella rinnovata consapevolezza dell’uso della satira.
Dal 7 febbraio al 15 marzo, il nostro museo ospiterà una mostra gratuita che esporrà opere che molti protagonisti della satira, dell’umorismo e del fumetto ci hanno inviato in questi giorni. Tutti gli autori interessati sono tuttavia invitati a partecipare in qualsiasi momento mettendosi in contatto con il museo scrivendo alla mail charlie@museowow.it. Sabato 7 febbraio, giorno di apertura della mostra, a un mese dal crimine che ha colpito Charlie Hebdo, in un incontro pubblico ci ritroveremo per parlare di tutto questo nella memoria di chi ci ha lasciato e per un segno di continuità: per ogni matita spezzata, cento matite si stanno affilando.

Luigi F. Bona
presidente Fondazione Franco Fossati
direttore WOW Spazio Fumetto
Ad oggi all'appello di WOW Spazio Fumetto hanno aderito più di 200 autori, che con le loro matite, penne e tavolette grafiche hanno voluto omaggiare i colleghi uccisi o celebrare la libertà di satira, con disegni a volte pungenti a volte malinconici.
Tra loro, solo per citarne alcuni: Silver, Bruno BozzettoLeo OrtolaniDon Alemanno,Adriano CarnevaliGiacomo BevilacquaSioFabio Celoni e Silvia Ziche.
Una sezione della mostra sarà ovviamente dedicata all’opera e alla figura degli autori uccisi a Parigi e alla storia della rivista, a partire dal 1960 quando fu fondata Hara-Kiri, diventata poi Hara-Kiri Hebdo e infine Charlie Hebdo.




Silvia Ziche (Donna Moderna)





Jenus di Don Alemanno Pillola n°132






foto © emanuelaoliva@alice.it 3397733503
SIAMO TUTTI CHARLIE al WOW dal 07/02/2015 al 15/05/2015 una mostra per la LIBERTA' D'ESPRESSIONE
Gbeduschi con gli amici Mario Airaghi,Athos Careghi e Dino Aloi. 7 febbraio 2015
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Charlie Hebdo, 220 autori in mostra a Milano per la libertà di satira
Una grande mostra al Museo del fumetto di Milano, aperta fino al 15 marzo, per ricordare i vignettisti di Charlie Hebdo uccisi nell'attentato di Parigi, ma anche per fare conoscere il loro lavoro e per riflettere sulla satira. “In un paese in cui di satira se ne fa forse poca” spiega Luigi Bona, direttore del Museo del fumetto. “Molti di quelli che hanno detto di essere Charlie Hebdo stanno facendo ridere gli amici morti. Perché nessuno di loro è Charlie, ma neanche lontanamente”. 220 gli autori che hanno inviato vignette per partecipare alla mostra.

Video di Tiziano Scolari


SIAMO TUTTI CHARLIE, POCO DA FARE

sabato 30 novembre 2013

Milano: Sempre Verdi!

Anche WOW Spazio Fumetto, il Museo del Fumetto di Milano, racconta il mito di Giuseppe Verdi in oltre 100 anni di illustrazione e fumetto, dalle parodie pubblicate su Topolino alle eleganti figurine Liebig, dai tratti superbi dei grandi cartellonisti del cinema italiano alle vignette a lui contemporanee fino alle riduzioni delle sue opere a fumetti. Il tutto esposto attraverso tavole originali, collezioni preziose, albi d’epoca, edizioni rare, accurate riproduzioni e manifesti cinematografici originali.

Prima Parte


mostra-evento in occasione della Prima della Scala

e del Bicentenario Verdiano

SEMPRE VERDI!


il mito di Giuseppe Verdi

raccontato in oltre 100 anni di illustrazione e fumetto

dalle figurine Liebig a Topolino

esposte in anteprima le tavole della nuova storia

Topolino e il Codice Armonico

e La Traviata in diretta dal Teatro alla Scala!



30 novembre 2013 - 5 gennaio 2014


WOW SPAZIO FUMETTO
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano

Viale Campania 12 – Milano

Info: 02 49524744/45 - www.museowow.it - INGRESSO LIBERO

Orario mostra: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00.


Continuano gli omaggi di WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano al grande melodramma in occasione della prima del Teatro alla Scala. Dopo il successo delle scorse edizioni con le mostre Mozart a strisce (2011) e Wagner a strisce (2012), quest’anno è la volta di Sempre Verdi!, un omaggio al mito verdiano così come lo hanno celebrato il fumetto, il cinema, la satira e l’illustrazione in oltre cento anni, dalle storie pubblicate su Topolino alle eleganti figurine Liebig, dai tratti superbi dei grandi cartellonisti del cinema italiano alle vignette a lui contemporanee fino alle riduzioni delle sue opere a fumetti. Il tutto esposto attraverso tavole originali, collezioni preziose, albi d’epoca, edizioni rare, accurate riproduzioni e manifesti cinematografici originali. Grazie alla preziosa collaborazione di The Walt Disney Company-Italia e Panini in mostra trova posto una vera e propria chicca: le tavole esposte in anteprima della storia Topolino e il Codice Armonico che verranno pubblicate sul n. 3028 di Topolino in edicola a partire dal prossimo 4 dicembre, nella quale Topolino e Pippo incontrano nientemeno che Verdi!

Sabato 7 dicembre (ore 18.00) il Museo del Fumetto, nelle sale in cui è allestita la mostra, ospiterà la trasmissione in diretta dal Teatro alla Scala de “La Traviata” su megaschermo e in alta definizione (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

La mostra, curata da Enrico Ercole, prodotta da WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano in collaborazione con il Comune di Milano - Consiglio di Zona 4, vanta il patrocinio del Museo Nazionale Giuseppe Verdi di Busseto.



L'INAUGURAZIONE - SABATO 30 NOVEMBRE 2013, ORE 20.30

Per l'apertura della mostra-evento, il museo ospiterà - in collaborazione con l'Associazione Ottava Nota e l'Associazione Tangiro - il concerto-spettacolo “Inventare il vero”, un affascinante e coinvolgente itinerario nell'universo verdiano tra Storia e Musica, alla scoperta dell'uomo e dell'artista. La colonna sonora è costruita con le note più significative delle sue Opere, dal Nabucco al Rigoletto, dall'Aida all'Otello, dal Trovatore al Macbeth. Regia, voce recitante e direzione scenica di Roberto Cajafa. Soprano: Carmen Claure. Baritono: Alessandro Civili. Al pianoforte: Alessandro Marino.

tavola da TOPOLINO E IL CODICE ARMONICO immagine in anteprima


Il percorso della mostra Sempre Verdi! offre un appassionante viaggio nel tempo che si snoda attraverso la grafica elegante delle vignette di fine Ottocento e delle stupende figurine Liebig dedicate alle sue opere più celebri (anno 1893 e 1902 provenienti dalla collezione della Filatelia Sanguinetti di Milano), fino ad arrivare al fumetto di ultima generazione con le pagine più belle della storia recentemente realizzata da Carlos Gómez per le avventure di Dago, nella quale il protagonista della popolare saga a fumetti incontra la musica verdiana del Nabucco.

In mezzo a queste due ideali parentesi si snoda una lunga e avvincente narrazione a fumetti e immagini che passa per il fantastico mondo Disney, dove nel 1979 Aida e Radamès sulle pagine di Topolino si sono trasformati prima in Paper-Damès e Celest'Aida (storia disegnata dal grande Pier Lorenzo De Vita e scritta da Guido Martina) per poi tornare su quelle del periodico Paperinik nel 1997 nella divertente avventura Paperinik e l'indimenticabile Aida (disegni di Lucio Leoni e testi di Bruno Sarda), questa volta con protagonista Paperino nei panni dell’eroe mascherato e la comparsa di un capriccioso tenore chiamato Silvano Paperotti.

UNA PREZIOSA ANTEPRIMA VERDIANA CON PIPPO E TOPOLINO

Al centro della mostra trovano posto le bellissime tavole della storia Topolino e il Codice Armonico, esposte in anteprima assoluta grazie alla preziosa collaborazione di The Walt Disney Company-Italia e Panini. Pubblicata sul n. 3028 di Topolino, in edicola a partire dal prossimo 4 dicembre, disegnata da Paolo Mottura e scritta da Francesco Artibani, la storia ci racconta di una vecchia partitura dell’Aida che nasconde un mistero musicale che Topolino e Pippo proveranno a risolvere affrontando un viaggio nel tempo che li porterà nella Milano del 1872 alla vigilia della prima scaligera dell’opera. L’indagine inizierà alla Scala ma ben presto quello che sembra solo un rompicapo per melomani si trasformerà in un intrigo internazionale, un gioco pericoloso contro avversari disposti a tutto per scatenare un conflitto terribile che incendierà il vecchio continente e dividerà l’Italia appena riunita. Per salvare la situazione Topolino e Pippo dovranno risolvere l’enigma del codice armonico, un’impresa disperata in cui avranno bisogno dell’aiuto di un incredibile compagno d’avventura: il maestro Giuseppe Verdi.

UNA BIOGRAFIA D’AUTORE

Grazie alla collaborazione dell’autore, saranno esposte le splendide tavole originali realizzate da Paolo Piffarerio nel 2001 per la biografia a fumetti di Giuseppe Verdi pubblicata da Il Giornalino in occasione del Centenario della morte del compositore: un'occasione per rendere anche omaggio a un grande maestro del fumetto italiano dal tratto realistico e di eccezionale eleganza.

Verdi compare come uno dei protagonisti del nostro Risorgimento nelle pagine disegnate da Paolo Ongaro per la storica collana Storia d’Italia a fumetti curata da Enzo Biagi nel 1980.

In collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena sarà possibile ammirare alcune tavole pubblicate nella serie Lirica a Strisce: Macbeth, La Traviata, Otello e Aida rivivono nei tratti di autori diversi per essere pubblicate a fumetti sui libretti di sala e avvicinare il pubblico più giovane all’opera lirica.

Provenienti dall’archivio di Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano sono alcuni manifesti originali dei più bei film dedicati alla vita di Verdi, come Giuseppe Verdi (1953) di Raffaello Matarazzo: quando anche i manifesti cinematografici erano dipinti a mano da grandi maestri dell’illustrazione italiana.

Da non perdere anche le pagine più avvincenti dell’albo bonelliano La donna che cambiò la Storia d’Italia (serie Storie da Altrove) nel quale vediamo Giuseppe Verdi alle prese con una misteriosa musica proveniente da un mondo misterioso in grado di cambiare il corso della storia (soggetto del grande Alfredo Castelli, disegni di Sergio Giardo).

Dall’archivio della Fondazione Franco Fossati provengono invece, oltre a preziosi documenti e giornali d’epoca, anche le pubblicazioni originali, fin dagli anni Trenta, su cui sono comparse storie a fumetti di ispirazione verdiana, principalmente sul mitico Corriere dei Piccoli. Da non perdere anche la mini biografia a fumetti disegnata dal grande Dino Attanasio per la rivista Tintin nel 1957.

Per celebrare degnamente il doppio anniversario che vede coincidere il Bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e di Richard Wagner, WOW Spazio Fumetto esporta presso la Galleria Civica di Bolzano, dal 20 dicembre 2013 al 20 gennaio 2014, in collaborazione con l’Associazione Musica in Aulis, la mostra Wagner a Strisce che l’anno scorso ha salutato la rappresentazione scaligera di Lohengrin.

Ufficio stampa - WOW Spazio Fumetto
Enrico Ercole



La Traviata



La traviata - disegni di Alberto Pagliaro - Teatro Comunale di Modena

La traviata - disegni di Alberto Pagliaro - Teatro Comunale di Modena
La traviata - disegni di Alberto Pagliaro - Teatro Comunale di Modena

La traviata - calendarietto profumato anni 60



Le figurine Liebig


Figurina Liebig - serie I grandi compositori anno 1893

Figurina Liebig - serie La Traviata 1909

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 Ringrazio Enrico Ercole per la sua gentilezza ed il materiale che mi ha messo a disposizione.


L'AIDA

disegni di Alberto Pagliaro
disegni di Alberto Pagliaro
disegni di Alberto Pagliaro
disegni di Alberto Pagliaro