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giovedì 24 gennaio 2013

Lance Armstrong confessa il doping in TV

Lance Armstrong confesses to Oprah

Lance Amstrong
Jan-Erik Ander

 Il ciclista texano, Lance Armstrong, a cui lo scorso anno sono stati ritirati i sette titoli vinti in altrettanti Tour de France, ha ammesso per la prima volta di aver fatto uso di sotanze dopanti. Lo ha fatto durante un'intervista televisiva della famosa opinionista Oprah Winfrey. Lo avrebbe fatto per tentare di mitigare il bando a vita dagli sport olimpici, ed ora Armstrong starebbe pensando di testimoniare contro alcune influenti personalità del ciclismo che sapevano del doping e probabilmente lo avevano agevolato.


Lance Armstrong confesses to Oprah
Chappatte


David Rowe


David Rowe



Confession Booths
By Manny Francisco, Manila, The Phillippines - 1/22/201



remorse
By Joep Bertrams, The Netherlands - 1/23/2013



The big liar
Alex Falco
The big liar Lance Armstrong 21 Jan 2013


Lance Armstrong admits doping to Oprah
Kerry G. Johnson
Seven-time Tour de France winner Lance Armstrong confessed to Oprah Winfrey about his use of performance-enhancing drugs on a TV special on her "O" Network. 16 Jan 2013


Steve Breen


Lance Armstrong Comes Clean
By Rick McKee, The Augusta Chronicle - 1/18/2013



Lance Armstrong and Oprah
By Dave Granlund, Politicalcartoons.com - 1/18/2013




Zapiro's cartoon in today's The Times (17th Jan 2013) on Oprah's interview with Lance Armstrong on CNN to be aired to night. Will he come squicky clean to be able to participate again ? How genuine is Lance?
- http://bit.ly/130117tt


Boeing and Armstrong


Tour de Lance
By Nate Beeler, The Columbus Dispatch - 1/15/2013

Victory?
Alfredo Martirena
Amstrong admits that it was doped before definitive program 21 Jan 2013



U.S. Arm Strong: the supersonic weapon
Stamatis Papademos
Lance Armstrong has admitted his seven Tour de France titles were fuelled by an array of drugs, reversing years of denials in a televised interview with Oprah Winfrey. 18 Jan 2013


Lance Armstrong
By Dario Castillejos, El Imparcial de México - 1/2/2013

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La grande caduta di Lance Armstrong.(21cartoons)

Watch: Lance Armstrong's Interview With Oprah Winfrey: Cyclist Admits Doping
Lance Armstrong 'admits to doping' in Oprah Winfrey interview
Lance Armstrong 'comes clean' in interview with Oprah Winfrey
Cyclist Mark Cavendish's frustration boils over at Lance Armstrong questions


venerdì 2 novembre 2012

La grande caduta di Lance Armstrong.

Lance Armstrong by Peter Brookes The Times

L’Unione ciclistica internazionale UCI ha deciso: i 7 Tour de France vinti da Lance Armostrong tra il 1999 e il 2005 saranno revocati e  rimarranno senza vincitore. Una mossa attesa, che cancella una delle stagioni più importanti della storia del ciclismo a causa dell’uso di sostanze illecite.
Armstrong, inchiodato dalle 1000 pagine del dossier Usada che si basa anche su 26 testimonianze, “non ha più posto nel ciclismo” e ne è stato bandito a vita. Sono serviti anni, e soprattutto le inchieste della giustizia ordinaria negli Usa, per scoperchiare il pentolone. “Questa attività illegale si è sviluppata tra il 1998 e il 2005.
  Decision of the UCI regarding the case United States Anti-Doping Agency (USADA) versus Lance Armstrong



Gioco di parole di Joe Heller from the Green Bay Press-Gazette

This cartoon by Joe Heller from the Green Bay Press-Gazette relates to news that Lance Armstrong has been stripped of his seven Tour de France titles and banned for life after the International Cycling Union (UCI) ratified the United States Anti-Doping Agency's (USADA) sanctions against the American cyclist (and drug cheat).
The cartoonist plays on the word 'cycle', showing different types of cycle before the final image—a recycle bin containing Armstrong's trophies and cycling kit.










Lance Armstrong cae
 By Rick McKee, The Augusta Chronicle


Steve Breen


Lance Armstrong eliminado
 By Taylor Jones, Politicalcartoons.com


the lying cyclist
By Hajo de Reijger, The Netherlands


Lance Armstrong
 By Antonio Neri Licón, El Economista, Mexico



Cyclist Union and EPO
By Tom Janssen, The Netherlands


THE END OF LANCE'S RIDE,
By Randy Bish, Pittsburgh Tribune-Review


Logotipo de Lance Armstrong
By Rainer Hachfeld, Neues Deutschland, Germany



Performance- enhancing drugs
 By John Cole, The Scranton Times-Tribune




Ramp
 By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria


Combustible
By Angel Boligan, El Universal, Mexico City, www.caglecartoons.com




The Lost Honor Of LANCE ARMSTRONG
By Patrick Chappatte, NZZ am Sonntag









Livestrong
 By Mike Keefe, Cagle Cartoons



Unemployment Doping
 By Rick McKee, The Augusta Chronicle




Lance Armstrong
 By Aislin, The Montreal Gazette






Lance Armstrong
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria



Lance Armstrong
 By Adam Zyglis, The Buffalo News - 10/11/2012


Défaites. Dessin de L’Écho du 19 octobre 2012.
Nicolas Vadot

Nota : riflessioni ciclistiche italiane



Il campione e il bandito
giors e gugu STRISCE BAVOSE


Curiosità:


Un ulteriore beffa per Lance Armstrong, una sua sagoma in legno, che si trova a Edenbrigde, nel sud dell’Inghilterra, verrà data alle fiamme domani durante un festival locale.
L’effigie di Lance Armstrong verrà bruciata al posto di quella di Guy Fawkes, che è stata incendiata ogni anno per secoli.

Il festival locale, che si svolge in questa piccola cittadina dell’Inghilterra di soli 8mila abitanti, infatti, ogni anno, esattamente il 5 novembre, celebra un complotto fallito miseramente nel 1605, una cospirazione ai danni di Re Giacomo I e del parlamento.

In passato, anche altri personaggi famosi, sportivi e non, oltre a Lance Armstrong, sono stati “sacrificati” e dati alle fiamme come il calciatore del Manchester United, Wayne Rooney, l’ex presidente francese Jacques Chirac, l’ex primo ministro britannico Tony Blair, Saddam Hussein e anche il nostro e onnipresente Mario Balotelli, calciatore del Manchester City.

L’effigie di Lance Armstrong, che potrete ammirare qui sotto, è alta ben 9 metri. Il cartello recita “For sale, racing bike, no longer required” ossia “Biciclette da corsa in vendita, non sono più necessarie”.



http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/24/dopo-radiazione-di-armstrong-dubbi-su-chi-ha-coperto-sistema-doping-nubi-su-uci/390977/

sabato 11 agosto 2012

Caso Schwazer... il doping e le Olimpiadi.


LONDRA 2012 - LA MARCIA
Il CONI annulla la partecipazione del marciatore Schwarzer alla 50 km perchè trovato positivo ad un controllo antidoping.
La tremenda macchina del successo obbligato spesso porta i campioni a temere eccesivamente il tramonto e a perdere il contatto con la realtà.
Mantenere invece i piedi per terra, specie nella marcia, è una condizione essenziale.
UBER


prima o dopo doveva accadere
 fabiomagnasciutti


il fine giustifica il mezzo
fabiomagnasciutti


fabiomagnasciutti

 
Altan

 
Schwivolata amara
Paride Puglia


Olympic ...doping
Federico Ricciardi (Riko)
Olympic doping 08 Aug 2012



Farmacie
Vukic



Zero positivo
Escluso Schwazer, positivo all’Epo.
E poi un rammarico, solo volessimo:
In italia le stragi da arma da fuoco sarebbero più precise del 27% circa che negli Usa.

MAURO BIANI



Il caso Schwazer... ^_^
Gianni Fioretti


doping
Marilena Nardi



Doping
By Angel Boligan, El Universal, Mexico City, www.caglecartoons.com - 8/5/2012

 
Olympic doping
By Milt Priggee, www.miltpriggee.com - 7/31/2012


Shot Putter Steroids
By Bill Schorr, Cagle Cartoons - 7/26/2012


Disqualified
By Bill Schorr, Cagle Cartoons - 8/2/2012


doping
Rafael Carrasco (Lucas)
doping at sports 01 Aug 2012

Dodging doping
Alfredo Martirena
drug testing are becoming more sophisticated 27 Jul 2012


Steroid
 By Emad Hajjaj, Jordan - 5/14/2012


9/8/2012
Schwazer, tra la testa e il cuore
Massimo Gramellini
Le avventure di Schwazer, il Dopato Buono, dividono gli italiani. Ma non come succede di solito: gli uni contro gli altri. Stavolta la scissione è avvenuta dentro di noi.

Il cuore prova umana simpatia per questo reo confesso che ha osato autodenunciarsi pubblicamente.

Tanto più in un Paese dove persino l’assassino colto in flagrante urla al complotto della magistratura. Se avesse accusato, se avesse negato, sarebbe stato sepolto dal disprezzo che in Italia è riservato non a chi infrange le regole, ma a chi si fa beccare. Invece ci ha messo la faccia. Anzi, ha fatto televisivamente di meglio: l’ha tenuta nascosta fra le mani per tutta la durata della confessione. Con quella voce frignante, sempre sull’orlo di franare in pianto, ma capace di soprassalti puntuti, strano impasto di coraggio virile e debolezza bambina.

Anche la nostra pancia è un po’ schwazeriana. Rapita dalla curiosità, benché assalita da un certo disgusto per il rito sacrificale della gogna in diretta. Piena di comprensione per questo italiano dal cognome irto di consonanti che ha denudato un’anima fragile, i complessi di inferiorità nei confronti della fidanzata famosa, la paura di illudere, di deludere, di perdere e quella nausea nei confronti del suo sport che lo avvicina al tennista Andre Agassi, il quale in un libro memorabile ha raccontato il suo odio per il tennis, trasformatosi in passione solo dopo il ritiro.

Rimane ancora, chissà per quanto. La testa. E quella ovviamente stecca sul coro. La testa zittisce la pancia, suggerendole di non provare pena per un privilegiato che aveva liberamente accettato le regole crudeli e i ritmi folli dello sport moderno. Tutti i lavoratori faticano e molti sono nauseati dal proprio lavoro, più oscuro e peggio pagato di quello di Schwazer. E tutti i corridori vogliono arrivare primi, ma non per questo sono disposti a passare col rosso.

La testa fa vacillare persino il cuore, estraendo dal romanticismo delle sensazioni il linguaggio prosaico dei fatti: martedì Schwazer ha detto di avere comprato il doping su Internet, mercoledì di averlo comprato in una farmacia turca. Ma davvero nelle farmacie turche ti incartano il doping insieme con le supposte? Davvero un atleta che fino a un mese fa si faceva di cioccolato al latte, all’improvviso impara a prendere le dosi giuste di epo? Non serviva l’apporto di un medico specializzato, anche solo per evitare di ammazzarsi e per cercare di ingannare i controlli? Ma la testa ne ha anche per i dirigenti del nostro sport, i quali dipingono Schwazer come un solitario un po’ balzano. Capirei ancora, afferma la testa, se l’atletica italiana avesse cinquanta campioni da medaglia come Cina e Stati Uniti. Ma avendone soltanto uno, non sarebbe stato più facile, e più necessario, marcarlo stretto?

Questo e altro dice la testa, prima di lasciare al cuore l’ultima parola: l’animo umano è complesso e Schwazer ci tocca una corda profonda perché, come scrive oggi Riotta, rappresenta l’uomo del Tutto o Niente, la morale degli eroi e dei malvagi. Invece la vita di noi normali è un compromesso quotidiano e sfiancante fra il bene e il male, la fantasia e il senso comune, la disciplina e la tentazione. Proprio per questo, forse, rappresenta la forma più sottile e profonda di eroismo.


+ La solitudine dello sconfitto: il caso di Schwazer svela il rovescio della medaglie GIANNI RIOTTA

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