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martedì 12 luglio 2016

Gestori telefonici: noi in linea, loro all’ingrasso?


© Milko Dalla Battista


Gestori telefonici: noi in linea, loro all’ingrasso?

di Nadia Redoglia
Milioni di cittadini appartengono al mondo della telefonia fissa e mobile. E’ mercato che frutta miliardi. Eppure oggi, in Italia, è ancora praticamente impossibile trovare trasparenza nell’applicabilità della sua regolamentazione. Di fatto non sussiste chiarezza nelle relazioni tra il gestore telefonico e l’utente ed è perciò che dall’inizio alla fine del rapporto (stante le lacune ci è difficile, giuridicamente, definirlo contrattuale) è il cittadino a rivelarsi parte più debole e dunque più vulnerabile nel subire possibili e potenziali soprusi. Libero mercato? No, mercato libero per una sola parte contraente.
Vediamo. Ci è stata fornita una fattura del maggio 2016 in capo a utente che ha esercitato il suo diritto di migrazione verso altro operatore. Tra i vari importi appare anche “costo per attività di migrazione servizio verso altro operatore”, unica voce peraltro non soggetta a IVA, ammontante a 35 euro. Il nostro utente pagò in termine la fattura decurtando però quel costo per il quale, per ottemperarvi,  chiese spiegazioni richiamando gli estremi di legge e chiedendo documentazione comprovante.  Il tutto inviato per conoscenza  all’AGCOM affinché rilevasse l’esposto. Da entrambi non ha però ricevuto risposta. E’ però giunto il sollecito dal gestore a pagare il residuo senza alcuna spiegazione, men che meno supporti giustificativi.
Premessa:  la legge 40/07 -decreto Bersani- e successive linee guida AGCOM hanno stabilito che l’utente ha facoltà  di trasferire l’utenza presso altro operatore senza vincoli temporali e che, in ogni caso, non deve versare alcuna penale, comunque denominata, a fronte dell’esercizio della facoltà di recesso o di trasferimento delle utenze, poiché gli unici importi ammessi in caso di recesso sono quelli giustificati da costi degli operatori. Nel nostro caso non trattasi di recesso, ma di migrazione i cui eventuali costi se li accollerebbe l’operatore subentrante. E ancora: come si spiega che su quell’importo di 35 euro  non è applicata IVA?  In sostanza, pertanto, ci troviamo di fronte a centinaia/migliaia di fatture  emesse con l’anomalia di un costo fisso che, oltre a non essere giustificato all’utente,  è sbrigativamente smerciato come “operazione esclusa da  IVA”, così come avveniva con le penali che, come sappiamo, dal 2007 sono illegittime.  Al tal fine, come farebbe chiunque,  abbiamo visionato decine di pagine web per ricavare informazioni chiare, ma soprattutto concrete, senza trovare proprio nulla di reciso in merito (ma in compenso migliaia e migliaia di esposti) e dunque  abbiamo  cercato di metterci in contatto telefonico con alcune tra le maggiori associazioni che tutelano il cittadino con l’obiettivo di conferire con addetto ai lavori che finalmente ci desse qualche dritta: ai telefoni non rispondono. Eccezione fatta per l’ACU Piemonte (Associazione consumatori utenti) che gentilmente ci ha affidato alla dott.a Giada Calcagno collaboratrice di settore dell’associazione. Ci conferma l’insistenza in vigore della legge 40/07, pur tuttavia eccependo che la sua attuazione è troppo spesso non cristallina, nel senso che troppi operatori telefonici eludono le direttive, scivolano sulle interpretazioni, non si premurano di fornire documentazione comprovante e così di fatto aggirano l’ostacolo legislativo.  I gestori telefonici possono anche confidare sul fatto che per 35 euro l’utente non va certamente ad accollarsi perdite in tempo, e ancor più in denaro, per far valere quei diritti sacrosanti che spetterebbero invece gratis perché già conquistati.   Il fatto poi che è ormai notorio che non c’è modo di corrispondere verbalmente o per iscritto con un responsabile di gestione, il gioco  è fatto…
Anche il giogo, a quanto pare, perché il binomio del  “pagare e tacere” è ormai diventato consuetudine e va ad alimentare sempre più quella sgradevole sensazione di sudditanza, altro che sovranità…
11 luglio 2016





I gestori telefonici 
Tiziano Riverso

codice morale?
no solo codice utente!
Mario Airaghi

Tim Tim
Mario Bochicchio

lunedì 4 aprile 2016

PANAMA PAPERS


Dave Brown - The Indipendent


Adams


Leaking under pants!    Ramses Morales Izquierdo
Leaking under pants!
04 Apr 2016


Panamá Papers    Alfredo Martirena Cuba
Panamá Papers
04 Apr 2016


Props to Mossack Fonseca    Daniel Murphy Ireland
Props to Mossack Fonseca
04 Apr 2016


Panama Skyscrapers    Pedro X. Molina Nicaragua
About the Panama Papers scandal...
03 Apr 2016



Panama...
David Rowe

PANAMA PAPERS



lunedì 4 aprile 2016
LO "STRETTO" DI PANAMA

Una grande iniziativa di inchiesta giornalistica mondiale, già battezzata Paper Leaks, svela i nomi di tutti i detentori di conti segreti detenuti nel paradiso fiscale di Panama da una gran parte di potenti della Terra e dei ricchi evasori fiscale di ogni Paese. Pare che i nomi di cittadini italiani siano più di ottocento. La GDF è già in movmento anche se, guarda caso, non esistono trattati bilaterali con la repubblica sudamericana.
Uber


Panama Papers
Fabio Magnasciutti


La notizia


Stanno filtrando le notizie sulla più grande fuga di documenti riservati di carattere finanziario al mondo, che coinvolge l’elite finanziaria mondiale .
Ad essere stati rivelati sono i dati del grande studio legale panamense Mossack Fonseca, con i dati dal 1970 al 2016. I dati sono divisi per cartelle ciascuna dedicata ad una società ombra creata per conto di un uomo politico, un imprenditore, una società. L’avvocato Erhard Mossack,  detto “il Tedesco”, è una ex Waffen SS ed il figlio Jurghen è ancora cittadino tedesco. 
Per dare un’idea dell’enorme quantità di dati trapelati eccovi un’immagine della SZ, uno dei media che ha i dati completi .
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2,6 terabyte di dati, una quantità enorme. Iniziano a trapelare i primi nomi :
  • Vladimir Putin, che tramite banche a lui vicine ed un suo carissimo amico d’infanzia avrebbe portato offshore 2 miliardi di dollari.
  • Il presidente dell’Ucraina, Poroshenko;
  • Ci sono società collegate a Xi Jiping, il leader cinese che ha guidato la lotta contro la corruzione;
  • Il primo ministro Islandese, che avrebbe interessi in obbligazioni di tre banche internazionali che hanno avuto ricadute nello scandalo bancario islandese . AGGIORNAMENTO- Si è dimesso a seguito della notizia;
  • Il presidente del Pakistan;
  • La casa reale Saudita;
  • I figli del presidente dell’Azerbjan;
  • Il Padre del leader inglese Cameron ha anche lui svolto operazioni con queste slocietà offshore;
  • LA FIFA, tramite Juan Pedro Damiani, avvocato membro del suo comitato etico , che ha avuto rapporti con tre persone indagate per lo scandalo corruzione;
  • 33 società ed individui hanno svolto attività imprenditoriali con stati e persone sottoposte a bando internazionale, come Iran e Nord Corea.
  • Maurizio Macrì, presidente dell’Argentina.
  • Daniel Munoz, assistente personale del precedente presidente Kirchener
  • La moglie dell’ex ministro dell’agricoltura spagnolo.
  • L’ex Sindaco di Varsavia ed ex parlamentare europeo polacco.
  • Parlamentari brasiliani già coinvolti nello scandalo tangenti;
  • Agenti della CIA e  del BND (il servizio segreto tedesco), secondo il quotidiano SZ, hanno utilizzato questo studio per traffici d’armi illeciti verso Siria Iran e Corea del Nord. Interpellato da SZ il BND ha rifiutato di rispondere alle domande affermando che “Le notizie potrebbero danneggiare la Repubblica Federale Tedesca o i suoi alleati”
Insomma ci sono 140 politici di oltre 50 nazioni. Per ora l’unico italiano coinvolto pare essere Giuseppe Donaldo Nicosia, amico di Dell’Utri e che venne indagato per una frode fiscale per 50 milioni. e Luca Cordero di Montezemolo, per operazione tramite Banca Intermobiliare Suisse.
Importantissimo il ruolo delle grandi banche che hanno guidato i clienti alla creazione di queste società schermo offshore.
Nei prossimi giorni aspettatevi di vederne delle belle….

sabato 18 luglio 2015

La bolla cinese

venerdì 10 luglio 2015
Scoppierà la bolla finanziaria cinese? O il sistema "comunista" riuscirà a risolvere un problema eminentemente capitalistico e finanziario?
Un bel giallo per le vacanze.
Gianfranco Uber




Qualcuno lo ha già ribattezzato il “mercoledì nero” delle Borse cinesi. Stamane Shanghai ha lasciato sul terreno quasi sei punti percentuali. Le perdite da metà giugno superano ormai il 30% e 500 nuove aziende hanno sospeso le contrattazioni (portando il totale a 1.300).

Cosa facendo scoppiare la bolla? Il rallentamento della crescita economica non è un segreto, spiegano gli analisti, ma ora pesa la specificità del mercato azionario cinese: 80% di investitori privati (poco esperti e che si fanno prendere facilmente dal panico) e interventi di sostegno di Pechino che hanno sortito l’effetto opposto.



Ma la bolla sarà solo cinese? 



Bubble maker    Ramses Morales Izquierdo
Mr Bubble maker gets more and more power, just give him time!
10 Aug 2012

When Will the Euro Bubble Burst?    Jean Gouders
Now Portugal also needs extra loans....Italy in the danger zone, France heading towards the danger zone.....

giovedì 4 giugno 2015

Concorso: Festival Economia 2015 "Sorrisi in mostra" i vincitori

Lo Studio d'Arte Andromeda ha comunicato i vincitori del concorso, Festival Economia 2015 "Sorrisi in mostra"
First place: Agim Sulaj – Italia


Dear artist,
thanks for participating at the exhibition "Sorrisi dal mondo"
international Festival of Economy in Trento, Italy.
In June 2nd, we counted the votes from the audience, and these are the results:
First place: Agim Sulaj – Italia
Second place: Luc Descheemaeker – Belgio
Third place: Mario Bochicchio - Italia

The works have been exposed to an international audience and will be visible on a website at this address:
http://studioandromeda.net/economia/

Thanks again for having taken part in this Festival, we hope to hear from you in our next project.


Studio d'Arte Andromeda
www.studioandromeda.net
http://2015.festivaleconomia.eu/
Trento

Second place: Luc Descheemaeker – Belgio



Cari artisti,
Grazie per aver partecipato alla Mostra "Sorrisi dal mondo"
Festival internazionale dell'economia di Trento.
Ii 2 giugno, abbiamo contato i voti del pubblico, e questi sono i risultati:
Primo posto: Agim Sulaj – Italia
Secondo posto: Luc Descheemaeker  – Belgio
Terzo posto: Mario Bochicchio-Italia

Le opere sono state esposte ad un pubblico internazionale e saranno visibili sul sito Web :
http://studioandromeda.net/economia/

Grazie ancora per aver preso parte a questo Festival, speriamo di risentirvi nel nostro prossimo progetto.


Studio d'Arte Andromeda
www.studioandromeda.net
http://2015.festivaleconomia.eu/
Trento


Third place: Mario Bochicchio - Italia

mercoledì 20 maggio 2015

Concorso: Festival Economia 2015 "Sorrisi in mostra"



Festival Economia 2015
"Sorrisi in mostra"

 Regolamento | Regulations (pdf format)

Lo Studio d'Arte Andromeda è stato invitato a partecipare al Festival dell'Economia che si tiene dal 29 maggio al 2 giugno 2015 nelle città di Trento con l'allestimento di una mostra virtuale sul sito www.studioandromeda.net

Rassegna: aperta a tutti i cartoonists professionisti
Tema: MOBILITÀ SOCIALE (Disuguaglianze, disparità sociali, disparità di reddito, self-made men, ricchi e poveri)
Entrate: min. 1 cartoon
Formato: min. A4 - JPG (col) or GIF (b/w), 300 dpi
Dimensione: max. 1 Mb
Tecnica: libera
Scadenza: 24 maggio 2015
Esposizione: mostra on line sul sito www.studioandromeda.net
Premi: i primi 3 classificati votati da una commessioni di giuria saranno premiati dall'organizzazione del Festival (premi non in denaro)

Le opere dovranno essere inviate via email all'indirizzo:

studioandromeda@gmail.com
www.studioandromeda.net
Nella e-mail devono essere indicati nome, cognome, indirizzo completo dell'autore.



Agim Sulaj, winner  concorso 2014 Economia
Trentogellery online


Regulations

Exhibition: open to all professional cartoonists
Theme: SOCIAL MOBILITY (Dynamic and static inequalities, disparities, rich and poor men, self-made men)
Entries: min. 1 cartoon
Size: min. A4 - JPG (col) or GIF (b/n), 300 dpi, max. 1 Mb
Technique: free
Deadline: May 24, 2015
Exhibition: gallery on website www.studioandromeda.net
Prizes: 3 winning cartoons, selected by jury, will be awarded by the organization of Festival (not-monetary prizes).

The works should be sent via e-mail to:

studioandromeda@gmail.com

including entry-form with complete author's data


www.studioandromeda.net

lunedì 8 settembre 2014

Mamma ho perso l'aereo

Le vignette





Al-Italia
 CeciGian




Sexy plan

Portos-Franco Portinari


UBER



Fulvio Fontana




Tiziano Riverso


Giannelli


La notizia

Accordo con Etihad, 1,76 mld per nuova era Alitalia
Hogan, la voglio più sexy; Del Torchio, ora navigazione sicura
Nozze fatte tra Alitalia ed Etihad: dopo un anno passato tra ammiccamenti, frequentazioni e un fidanzamento anche contrastato, le due compagnie hanno finalizzato un accordo da 1,758 miliardi che permetterà all'ex compagnia di bandiera di 'rinascere' per la seconda volta. La nuova Alitalia tonerà all'utile entro tre anni e sarà più sexy, promette James Hogan, che però non esclude altre scelte difficili. L'atteso matrimonio fa comunque tirare un sospiro di sollievo un po' a tutti, dall'azienda al Governo, dopo una settimana di passione in cui proteste dei lavoratori, frizioni tra i soci e intoppi sugli ultimi nodi hanno tenuto tutti in tensione fino all'ultimo. La firma dell'accordo è arrivata nel corso di una giornata graziata dal temuto rischio paralisi a Fiumicino, ma sospesa tra attesa e incertezza, con una conferenza organizzata da tempo, ma convocata con poco meno di due ore d'anticipo. Si è voluto infatti aspettare che tutto fosse davvero pronto e che nulla potesse far saltare l'operazione. Gli ultimi tasselli sono arrivati, prima nella notte con la firma delle associazioni professionali e della Uilt all'accordo sul contratto e sui risparmi sul costo del lavoro; poi con l'ok dell'assemblea degli azionisti di Alitalia, che si è riunita in mattinata a Fiumicino, al testo dell'accordo e all'aumento di capitale da 300 milioni.

"Ce l'abbiamo fatta, dopo un anno di lavoro tanta fatica e tante notti", ha commentato a caldo un soddisfatto ma anche emozionato Del Torchio, che ha ripercorso i suoi 16 mesi alla cloche della compagnia: "Mi sembra sia passato un secolo. Il mio obiettivo era mettere in sicurezza l'azienda e dare un futuro solido ad Alitalia". L'avventura con Etihad è iniziata proprio un anno fa, il 14 agosto 2013, con il primo viaggio del manager varesino ad Abu Dhabi per incontrare Hogan: "Lì abbiamo gettato le basi, è stato un fidanzamento un po' contrastato, ma oggi celebriamo un'alleanza strategica. Dopo tante turbolenze ora possiamo iniziare una navigazione aerea sicura". E anche Etihad conferma che la trattativa è stata tutt'altro che semplice: "E' stato un negoziato duro ma è una vittoria per tutti", ha detto Hogan illustrando con slide in inglese e italiano la propria "visione" per la nuova Alitalia: farne un'azienda "più sexy con i migliori servizi possibili, non una vera rivoluzione, ma un'evoluzione", puntando sul lungo raggio con l'obiettivo di fare della compagnia "l'ambasciatrice dell'Italia che fa soldi".

Per farlo, Hogan mette sul piatto un investimento di 1,758 miliardi (di cui 560 tra iniezioni di liquidità, acquisti di asset e altre linee e accordi) per ristrutturale il bilancio della compagnia: "dal punto di vista finanziario non funziona bene", ha spiegato il manager che avverte che non ci sono ricette semplici ma promette di costruire e crescere insieme. Unanimi i commenti di soddisfazione. Il Governo "saluta con grande piacere la firma dell'accordo tra Alitalia e Etihad", ha detto il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio. E il ministro dei trasporti Lupi aggiunge: "ce l'abbiamo fatta, ci abbiamo creduto per 8 mesi, alla faccia di quelli che non ci credevano". Per il segretario della Cgil Camusso l'accordo è "una buona notizia perché può delineare un effettivo futuro della compagnia". Il leader della Cisl Raffaele Bonanni vede ora "la prospettiva di rilanciare il nostro volo". Per l'Ugl "finalmente si apre un nuovo capitolo". L'Enac si augura che "contribuisca alla crescita del sistema e del Paese". Gli occhi sono ora puntati sull'Europa, alle cui autorizzazioni è vincolato il closing dell'operazione, atteso entro l'anno. Del Torchio intanto assicura che la maggioranza dell'azionariato è e resterà in mani europee, in linea con le richieste di Bruxelles.
Ansa

venerdì 15 novembre 2013

Tuc, Trise, Tari, Tasi trotterellando ...

Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it

Miliardi e miliardi e miliardi tra sprechi, evasioni, frodi fiscali...
Triccheballacche
Quando lo Stato compensa la devastante mancanza di contenuti con acronimi scioglilingua, tautologie e sillogismi fasulli giusto buoni per palinsesti umoristici...
13 novembre 2013 - Nadia Redoglia

Tuc, Trise, Tari, Tasi trotterellando transitano tracotanti. Tallonano, tracciano tagliole, tagliuzzano, trapanano, taglieggiano, taccheggiano. Traboccano trabocchetti!? Trasudando tartuferie: tampinano, tiranneggiano, travolgono, tramortiscono tantissimi tributati tapini. Tralasciano, trascurano, tipizzano, tentennanti traccheggiano tra tramandate (traghettate) tangentopoli: tangheri, turpi traditori, tamarri tardoni, tipacci triviali, trafugatori transfughi, tariffari tradizionalmente taroccati, tirapiedi, trafficanti/traffichini, truffatori/truffaldini, tacconi totalmente tarlati. Tant’è.

Triccheballacche

Tracimando taccagne tirchierie tramano (tragicamente tralignando!) tracolli tra trafelati, traballanti, tranciati (tradotto: temuti trapassi!) tristissime trafitte torme troppo (tar)tassate.

triccheballacche

Trascurando (temporaneamente!) Tocqueville, tentati talmente, traduciamo tal Transatlantico: traguardo terrorista.

Trasaliamo tanto!


lunedì 22 luglio 2013

Detroit, una città in bancarotta


Peter Brookes for The Times

Una carcassa di automobile usata come metafora del degrado ed abbandono di una grande città americana  Detroit.
Detroit è fallita
Diversi fattori hanno influito sui problemi economici di Detroit, tra cui il calo di un quarto di abitanti tra il 2000 e il 2010 (erano 1,8 milioni negli anni Cinquanta, oggi sono meno di 700 mila), così come la fuga di imprese e classe media, che hanno diminuito drasticamente le entrate fiscali. Il deficit nel bilancio cittadino è stimato in oltre 380 milioni di dollari, ma Orr ha stimato i debiti di lungo periodo a oltre 14 miliardi di dollari, forse addirittura 18,5 miliardi.
E paradosso tutto questo succede mentre l'industria automobilistica ha un boom!




The city of Detroit, once the heart of the U.S. automobile industry, filed for Chapter 9 bankruptcy protection in federal court on Thursday, laying the groundwork for a historic effort to bail out a city that is sinking under billions of dollars in debt and decades of mismanagement, population flight and loss of tax revenue. The bankruptcy filing makes Detroit the largest city in U.S. history to do so. Full story
In this cartoon from The Daily Telegraph, Blower uses the rusty wreck of an American automobile as a metaphor for the decline of this once great city. (I'm no expert on cars, but I think it's a Cadillac.) The hood is open and the wheels have been removed. A solitary tire lies on the ground. The license plate bears the words "Motor City", a nickname for Detroit. On the right, we can see the ruins of a house, another symbol of Detroit's decay.
NOTE 
The cartoonist may also have been thinking of the expession Rust Belt, the name given to the heavily industrial area of the northeastern U.S. containing the older industries and factories. The term gained popularity in the United States in the 1980s as an informal description of a postindustrial region straddling the Northeastern and the East North Central States.
VOCABULARY1. Cars are one of the areas where American English and British English differ in their vocabulary.
• automobile (US) = (motor) car (UK)
• hood (US) = bonnet (UK)
• trunk (US) = boot (UK)
• license plate (US) = number plate (UK)
• windshield (US) = windscreen (UK)
• fender (US) = wing (UK)
• tire (US) = tyre (UK)
• flat (US) = flat tyre, puncture (UK)
2. If you describe something, such as an old car, as rusty, you mean that it is covered with rust (a reddish-brown substance that is formed on some metals by the action of water and air). Rust is also a verb. • Brass doesn't rust.  • Water had got in and rusted the engine.





Enzo Apicella



Detroit
By Sean Delonas, CagleCartoons.com - 7/18/2013



Crash
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 7/19/2013




Detroit
By Joe Heller, Green Bay Press-Gazette - 7/19/2013



new guy
By Luojie, China Daily, China - 7/20/2013

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ALSO SEE

Detroit's Beautiful, Horrible Decline (TIME Magazine photo gallery)

The rise and fall of Detroit: A timeline (The Week)

Detroit è fallita









mercoledì 5 giugno 2013

Finanziamento ai partiti, si cambia.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che introduce un nuovo sistema di finanziamento della politica basato sulle contribuzioni volontarie.
 Alla conclusione della riunione, il premier Enrico Letta comunica la sua soddisfazione via Twitter: "Il Cdm ha appena approvato il ddl di abrogazione del finanziamento pubblico partiti e passaggio a incentivazione fiscale contributi cittadini".


sabato 1 giugno 2013
SUPER EROI
Con un annuncio roboante Letta dichiara, forse un po' troppo in anticipo, la morte del finanziamento pubblico dei partiti. A leggere bene il DDL si fa fatica a capire se in realtà a regime concluso spenderemo (e spenderanno !) di meno o se in effetti la torta risulterà ancor più abbondante di oggi.
Gianfranco Uber



UNIONI GAIE
Risolta con una promessa di risolvere la questione del finanziamento pubblico dei partiti ora la non usuale coppia è attesa alla prova della convivenza sui problemi più scottanti.
Gianfranco Uber

IL PALLIDO PRENCE
Oggi il Governo dovrebbe approvare l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
Gianfranco Uber



http://archiviostorico.corriere.it/2013/maggio/31/ira_Sposetti_esecutivo_sbaglia_co_0_20130531_2f3a022e-c9b8-11e2-821b-e02dbebf3a7c.shtml
 PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Le Figu, Ugo Sposetti


PORTOS / Franco Portinari
Etichette: cassa integrazione, dipendenti PD, finanziamento pubblico partiti, Realitisciò



occhio non vede
fabiomagnasciutti


sarà una riscacca che vi seppellirà
(riformine)
fabiomagnasciutti


Diamo un segnale
Mhhh.
Mauro Biani



Tiziano Riverso



L'Editoriale a Fumetti di oggi si riferisce a questa notizia:
http://www.unita.it/economia/bonus-casa-governo-lavora-alla-proroga-1.502136
La vignetta si trova anche sul mio spazio Flickr QUA:
http://www.flickr.com/photos/moisevivi/8814124903/
...e su afNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2013/05/res-publica-o-res-privata/


Moise


SERGIO STAINO

Giorgio Forattini

Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


Giannelli - Corriere della sera



Giannelli - Corriere della sera
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Link:

Partiti, stop al finanziamento pubblico.
Fine rimborsi, incentivi e contributi dal 730