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mercoledì 22 febbraio 2023

Terremoto: bilancio provvisorio 50.000 vittime

 Bilancio provvisorio: 50.000 vittime

Mentre continuano le ricerche per tentare di salvare persone rimaste intrappolate sotto le macerie degli ultimi palazzi crollati, Ankara ha annunciato che - a causa del sisma di due settimane fa - hanno perso la vita almeno 42.310 persone.

Un bilancio ancora provvisorio, che si aggiorna quotidianamente, ma che arriva a toccare quasi 50.000 vittime, se sommate alle 4.000 persone che, sempre a causa del sisma del 6 febbraio, hanno perso la vita nelle regioni siriane. 

Dalle macerie continua a spuntare la vita.

From the rubble.

#terremoto #earthquake #Turkey #Syria

Marilena Nardi



Cuore sconquassato

GIO / Mariagrazia Quaranta

Rodrigo de Matos
17 February 2023
Turkollapse
‘A political quake as well’: Will Turkey’s calamity rattle Erdogan’s rule? Turkey's most devastating earthquake since 1939 has raised big questions about whether such a large-scale tragedy could have been avoided and whether President Recep Tayyip Erdogan's government could have done more to save lives.
https://cartoonmovement.com/cartoon/turkollapse



Musa GUMUS
24 February 2023
Earthquake Immigrants
Deprem Göçmenleri,Earthquake Immigrants.
https://cartoonmovement.com/cartoon/earthquake-immigrants


on the run 
by Joep Bertrams, The Netherlands
https://politicalcartoons.com/cartoon/271966/on-the-run



Hope .. Time .. Rubble
 by Emad Hajjaj, Alaraby Aljadeed newspaper , London
https://politicalcartoons.com/cartoon/271872/hope--time--rubble






The Earthquake Tragedy 
by Emad Hajjaj, Alaraby Aljadeed newspaper , London
https://politicalcartoons.com/cartoon/271637/the-earthquake-tragedy-

***

venerdì 10 febbraio 2023

Terremoto mortale in Siria e Turchia

 

Solidarietà dall'Abruzzo per il popolo turco e siriano

GIO /Mariagrazia Quaranta



Turkey and Syria earthquake 
by Kap, Spain
https://politicalcartoons.com/cartoon/271732/turkey-and-syria-earthquake




Terremoto. Disegno realizzato due giorni fa per Cartoon Movement e GoComics, ricordando anche che Bashar al-Assad ha bombardato villaggi siriani appena colpiti dal terremoto, perché zone ribelli.
___ 
Earthquake. Cartoon created two days ago for Cartoon Movement and GoComics, recalling also that Bashar al-Assad bombed Syrian villages just hit by the earthquake, because they are rebel areas.

Marco De Angelis
#earthquake #turkey #Syrian #turkish #refugees #CartooningForPeace #courrierinternatinal #cartoon



 Earthquake and war 
by Patrick Chappatte, Le Temps, Switzerland
https://politicalcartoons.com/cartoon/271621/earthquake-and-war





 Turkey earthquake 
by Pierre Ballouhey, France, PoliticalCartoons.com
https://politicalcartoons.com/cartoon/271733/turkey-earthquake




La Terra trema, terremoto in Turchia e Siria
Christian Durando
 #Turchia #Siria #TerremotoTurquia #TerremotoSiria #politicainternacional





Solidarity with all impacted by the earthquake in Turkey and Syria.
Peace,
Andrea Arroyo





Esperança Síria
Syrian Hope

Bebê nasce nos escombros e é resgatado na Síria; pais morreram.

Fonte: https://www.google.com/.../bebe-nasce-orfao-sob-escombros...
Silvano Mello


61 ülkeden gelen 5000 üzeri arama kurtarma görevlisi, deprem bölgesindeki enkazlarda çalışmaya devam ediyor.

Over 5000 #search and #rescue workers from 61 countries continue to work in the #debris in the #earthquake zone.

#cartoon #editorial #firuzkutal #CartooningForPeace #CartooningforSolidarity #cartoons #dessin #Fanyblog

Firuz Kutal



Paolo Lombardi
7 February 2023
Earthquake Turkey-Syria
https://cartoonmovement.com/cartoon/earthquake-turkey-syria-1



Fadi Abou Hassan
9 February 2023
Loss
More than 7,800 people have been killed in the earthquake that devastated parts of Syria and Turkey.
https://cartoonmovement.com/cartoon/loss





Earthquake Drawing
My heart goes out to the people of Turkey and Syria
Liza Donnelly
https://lizadonnelly.medium.com/earthquake-drawing-32dd2294760d




Solidarietà... Danisma.... I popoli oppressi sono fratelli!..
 https:// Sinirsizkarikatur.blogspot.com #terremoto #Turchia #siriaterremoto
Ismail Dogan




By Plantu




Ultimo terremoto in Turchia e Siria: il bilancio delle vittime sale a 22.765 mentre cresce la rabbia per i soccorsi in Siria

Nella notte di lunedì 6 febbraio un terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito la zona di confine tra Turchia e Siria. La regione, a cavallo di tre placche tettoniche, è abituata a questo tipo di fenomeno. Il bilancio continua a crescere fino a raggiungere un totale di 17.000 morti giovedì 9 febbraio, comprese circa 3.000 vittime in Siria.

I soccorsi sul posto sono stati aiutati da martedì dai rinforzi internazionali ma le 72 ore cruciali per sperare di trovare sopravvissuti stanno volgendo al termine. La lentezza dell'intervento delle autorità turche è fortemente criticata. In Siria la pena è doppia poiché il disastro ha colpito regioni in parte ribelli, già ostracizzate dal potere e dipendenti dagli aiuti umanitari.

sabato 18 gennaio 2020

Rigopiano, tre anni fa non dimentichiamo.

Rigopiano
Gio / Mariagrazia Quaranta


Tre anni sono passati dalla terribile tragedia.
Tre anni senza verità e giustizia per le 29 persone morte nel resort di Rigopiano.
Scuse e continue accuse tra le varie istituzioni che si sarebbero dovute occupare dei soccorsi lasciano ancora più amareggiati per questa immane catastrofe.
Solidarietà a tutte le famiglie che hanno perso i propri cari.


https://www.ilcentro.it/pescara/rigopiano-il-telefono-di-d-angelo-entra-nell-inchiesta-sul-depistaggio-1.2138891

https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/01/16/rigopiano-fratello-vittima-che-diede-allarme-tante-telefonate-gabriele-inascoltate_H9ZYFPTh18QJZBGPZ2nE5I.html

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/02/rigopiano-le-scuse-dellex-capo-della-mobile-di-pescara-ai-familiari-delle-vittime-lotta-invereconda-tra-pezzi-dello-stato/5648370/

https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/rigopiano_indagato_carabiniere_telefonate_inchiesta_oggi_ultime_notizie-4958114.html

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Rigopiano, per non dimenticare.

Rinascita a Rigopiano

sabato 21 dicembre 2019

International Cartoon Contest Earthquake Albania


International cartoon Exhibition Earthquake in The Plaza Albania
❤️❤️12.12.2019
Thanks again for your fantastic participation
Agim Sulaj


Grandissima è stata la partecipazione all'International Cartoon Contest Earthquake Albania.
In pochissimi giorni hanno risposto all'appello di Agim Sulaj, artista di fama internazionale, i colleghi da 45 paesi del mondo in sostegno del popolo albanese colpito da un gravissimo sisma.
La mostra è stata allestita in The Plaza a Tirana.
Qui sotto alcune delle opere provenienti dall'Italia e il video della mostra.


martedì 3 dicembre 2019

Mostra internazionale: Terremoto in Albania


Cari amici e colleghi
in questi giorni in Albania è stato un terremoto con così tante vittime e disastri.
Vi chiedo gentilmente di dedicare il vostro tempo prezioso per inviarmi un disegno o una vignetta su questo tema.
via e-mail
è un contributo basato sulla solidarietà e senza scopo di lucro
grazie mille per il vostro tempo prezioso

Ho bisogno del disegno entro 3,4 giorni
Agim Sulaj



Tema:
Terremoto in Albania

Cari amici e colleghi di tutto il mondo
In questi giorni in Albania c'è stato un terremoto con così tante vittime e disastri.
Vi chiediamo gentilmente di dedicare il vostro tempo prezioso per inviarci le vostre opere.
Tema: Terremoto in Albania
Regolamento:
Questa mostra è aperta a tutti gli artisti come Cartoonist, Illustrator, Painter, Designer e.....
Nessun limite per il numero di opere d'arte
Le opere devono essere inviate via e-mail in formato png o jpg, risoluzione 300 dpi e larghezza o lunghezza 2000 pixel.

Indirizzo e-mail: 
agim.sulaj@libero.it
art.agimsulaj@gmail.com

Termine
7 dicembre 2019



Dear friends and colleagues
these days in Albania it was an earthquake with so many victims and disasters
I kindly ask you to dedicate your precious time to send me a drawing or a vignette cartoon of this theme
by e-mail
and a contribution based on solidarity and non-profit
thank you so much for your precious time
I need the drawing within 3.4 days
agim.sulaj@libero.it
art.agimsulaj@gmail.com




Dear friends and colleagues
these days in Albania it was an earthquake with so many victims and disasters
I kindly ask you to dedicate your precious time to send me a drawing or a vignette cartoon of this theme
by e-mail
and a contribution based on solidarity and non-profit
thank you so much for your precious time
I need the drawing within 3.4 days
Agim Sulaj

Theme:
Earthquake in Albania

Dear friends and colleagues from all over the world
These days in Albania it was an earthquake with so many victims and disasters
We kindly ask you to dedicate your precious time to send us your artworks
Theme: Earthquake in Albania
Regulations:
This Exhibition is open for all artists such as Cartoonist,Illustrator,Painter,Designer, and...
No limit for number of the artworks
Artworks must be emailed in png or jpg format, 300 dpi resolution and 2000 pixel width or length

Email address: 
agim.sulaj@libero.it
art.agimsulaj@gmail.com

December 7, 2019





Le opere sono di Agim Sulaj



sabato 6 aprile 2019

L'Aquila dieci anni dopo

La mia terra tra ricostruzione e riscoperta
GIO / Mariagrazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it

A dieci anni dal terribile terremoto del 6 aprile 2009 la ricostruzione materiale dell'Aquila, faticosamente, procede. A stentare è il ritorno alla vita vera. Tornano a splendere chiese e palazzi, i gioielli della città di Federico II. Le periferie sono completate da anni, la ricostruzione privata del centro storico è in fase avanzata, anche se ancora manca tanto. La vera ombra riguarda la ricostruzione pubblica, e in particolare quella delle scuole: nessuna ad oggi è stata ricostruita, una sola è in ricostruzione, la Mariele Ventre.

L'artista Gio nello splendido cuore che ha disegnato per il decennale dell'Aquila  e la tragedia del terremoto ha inserito la Pietà ritrovata da poco tempo.
Infatti nella ricostruzione di un edificio dietro ad un muro è stata ritrovata la statua di una Pietà, risalente al XV-XVI secolo.

Il gruppo scultoreo, di altissimo valore artistico, è stato scoperto durante i lavori di restauro di Palazzo Morini-Cervelli, a via Cascina, in centro storico.


mercoledì 17 gennaio 2018

Rigopiano, per non dimenticare.


Cuore Rigopiano
© GIO / Mariagrazia Quaranta


Un uomo con i pantaloni da soldato arriva ogni mattina davanti alle macerie. Cammina lungo la zona rossa, risalendo due curve fra gli alberi sradicati. Guarda passare i piccoli camion che iniziano le operazioni di sgombero: una lunga fila di sedie, travi, tegole, un vaso di cemento, un pezzo di ringhiera ricurvo. «La valigia di Marinella è ancora lì in mezzo», dice quell’uomo a bassa voce.

Da quando hanno aperto la strada che porta al cancello dell’Hotel Rigopiano, non passa giorno senza che lui venga a pregare qui davanti. Il suo nome è Nicola Colangeli, ha 71 anni, è un padre.
 «È un dolore troppo grande - racconta - si potevano salvare tutti. È troppo dura per me».



Rigopiano un anno dopo: “I colpevoli devono pagare, potevano salvarsi”



Le Stanze di Federico & Friends – insieme per Rigopiano
In occasione dell'anniversario della tragedia di Rigopiano, la band Le Stanze di Federico, ha organizzato un'iniziativa "per non dimenticare", insieme agli artisti emergenti più noti del panorama musicale abruzzese.
E' stata una giornata di registrazione in studio, presso la Gallirecords, etichetta indipendente abruzzese, di una versione "corale" del brano "Dove la neve non cade"di Federico Galli, Piero Garone e Davide Scudieri reinterpretato alla maniera di "Do they know it's Christmas" e "Domani".
Il senso del brano è soprattutto nelle parole “dove la neve non cade”. 
La neve purtroppo quel giorno è caduta, e ha fatto un danno incalcolabile. 
La neve copre tutto ma non deve coprire i ricordi. Non deve coprire la forza di lottare per ottenere giustizia, non deve coprire la memoria di chi ha perso tutto quel triste pomeriggio del 18/01 scorso.
Gli artisti che con entusiasmo hanno aderito all'iniziativa sono stati, oltre naturalmente a Le Stanze di Federico 
Miriam Ricord
Riccardo e Lorenzo Ruiu
Vanesia Band
Dase
Cole
Stabber
Valentina Monica
Patrizio Santo
I 4 Santi
I Buca
Gianni Scognamiglio
Michel Russi
Skizzo Smith
Carol
Peppe Millanta
Elio Depasquale
Laura Di Pancrazio
Rosalinda Santalucia
Luca D'Alesio
Metrò Band
Michele Troiano



La cronaca delle ore della tragedia: 
Il 18 gennaio 2017 in Abruzzo è in atto una violenta bufera di neve e si verificano 4 scosse di terremoto. Gli ospiti dell'Hotel Rigopiano, completamente isolato dalla nevicata, vogliono andarsene. Il proprietario invia diverse richieste d'aiuto. Nel pomeriggio, tra le 16.30 e le 16.50, una valanga travolge la struttura.
Alle 17.08 Giampiero Parete, illeso perchè si trovava nel parcheggio, lancia l'allarme al 118: dice che c'è stata una valanga e che l'albergo è crollato. Alle 17.10 la prefettura chiama l'hotel, ma nessuno risponde. Alle 17.40 una funzionaria della prefettura contatta il direttore dell'hotel, Bruno Di Tommaso, che però è a Pescara e dice di non sapere nulla. Alle 18.03 Parete chiama il suo titolare Quintino Marcella, che fa diverse telefonate al 112 e al 113. Alle 18.08 e alle 18.20 Marcella parla per due volte con la prefettura di Pescara, ma in entrambi i casi la funzionaria liquida la richiesta d'aiuto come un falso allarme. Solo alle 18.57 un volontario della Protezione civile crede al racconto di Marcella e la macchina dei soccorsi si attiva. Le squadre del Soccorso alpino si mettono in cammino con le ciaspole e gli sci già la sera del disastro, ma raggiungono il luogo della tragedia soltanto all'alba del 19 gennaio. Poco dopo arriva la colonna dei soccorritori, dietro le turbine che hanno lavorato tutta la notte per sgomberare la strada. Vengono, subito tratte in salvo due persone, scampate alla valanga perchè si trovavano all'esterno dell'hotel. Le macerie restituiscono le prime vittime. Ma il 20 gennaio vengono recuperati 9 superstiti, tra i quali 4 bambini. Insieme a loro affiorano anche altri cadaveri. Le operazioni terminano il 25 gennaio con un bilancio di 29 morti e 11 sopravvissuti.
fonte



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Rinascita a Rigopiano (21/01/17)

sabato 21 gennaio 2017

Rinascita a Rigopiano


"Cuore e lacrima" - Alla mia terra, alle vittime...agli eroi.
Marco D'Agostino


Prima 3 scosse di terremoto e poi la slavina.
Si lavora senza sosta nella ricerca dei dispersi all'hotel "Rigopiano" di Farindola, spazzato via da una slavina mercoledì. Il bilancio attuale è di 11 sopravvissuti (9 salvati e i primi due scampati) e di cinque vittime estratte dalle macerie, 23 dispersi. I Vigili del Fuoco riferiscono di avere "altri segnali da sotto la neve e le macerie, stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell'albergo che si muovono sotto il peso della neve".
Terribile la tragedia di Rigopiano che evidenzia in toto i difetti ed i pregi del nostro paese.
 I difetti sono i ritardi burocratici davanti all’emergenza ,  la carenza di mezzi e di coordinamento. I pregi sono invece la forza di volontà dei sopravvissuti, le capacità professionali dei soccorritori e la passione dei volontari.
Meravigliosi quegli angeli del soccorso alpino e della Guardia di Finanza che nella notte, partono con gli sci con le pelli di foca per raggiungere sotto la bufera di neve Rigopiano, arrivano alle quattro del mattino e da allora continuano a scavare incessantemente.
Un grande abbraccio a tutti.


Rinascere
Rigopiano, 10 persone salve.
Oggi per il manifesto web.
L‘omaggio di Pazzo per Repubblica.
Mauro Biani 




Purtroppo ci sono anche  i lupi e gli sciacalli...

Abruzzo
CeciGian




mercoledì 18 gennaio 2017

Il 2017 è iniziato, non bene!

Il 2017 è iniziato molto negativamente

Prima tanta neve e tanto freddo giù nei paesi del terremoto, al centro Italia!

Oggi tre nuove forti scosse di terremoto, paura e crolli, mentre imperversa una bufera.

 Persone costrette a scavare fra la neve per uscire dalle abitazioni.

Mi scrive l'amica Gio :


Altre 2 scosse dopo la principale!
E' venuta un po' tremolante ... ma può servire, no?

Mariagrazia Quaranta / Gio


e poi Tauro


Mannaggiasanda Edition.
Tauro


ed anche Giuliano



la sensazione è questa
Giuliano






mercoledì 14 settembre 2016

Querelare Charlie Hebdo?


Querele
La querela a Charlie Hebdo non è satira che fa ridere, è satira che fa pensare.
Mauro Biani




Il dramma di Amatrice continua… – da Il Fatto Quotidiano – http://www.natangelo.it #charliehebdo #amatrice #pasta
Natangelo




Querelare Charlie Hebdo? La strada della libertà non si può bloccare con le censure
Gianni Rossi

D'ora in poi si potrà ancora dire o parlare di un "accordo all'amatriciana", "politiche e promesse in salsa amatriciana", come sinonimo di inciucio, pastrocchio di basso livello? O c'è il rischio che il presenzialista sindaco di Amatrice ci quereli tutti? E parlare di mafia, malaffare, di amministratori corrotti o distratti, di edifici per lo più pubblici (scuole, ospedali, caserme) che crollano, pur essendo stati ristrutturati proprio con i fondi dei precedenti terremoti? E si potrà ricordare quello che sentenziano tutti i più autorevoli sismologi del mondo che "ne uccide più l'incuria e l'incompetenza degli uomini, che il sisma"?

È vero, Charlie Hebdo usa una "satira urticante", non perdona nessuno, neppure Dio o Allah, Gesù e Maometto, potenti vivi e poveri morti ammazzati, papi e imam, politici di destra o di sinistra. Charlie è stato ruvido anche con i propri morti, uccisi nella redazione (segnale di avvio della nuova stagione del terrorismo fondamentalista), al teatro Bataclan e bistrot vicini, a Nizza, all'aeroporto e nel metro di Bruxelles. Se si leggessero le sue pagine, però, ci si renderebbe conto che si tratta anche di un settimanale che analizza con serietà e con studiosi esperti i fatti politici, economici e culturali del mondo.

Molti, dopo il 7 gennaio del 2015 e la manifestazione dell'11 con 4 milioni di persone per le strade di Parigi, sono tornati a leggerlo, e molti oggi non lo comprano più, non condividendone la libertà urticante della sua visione editoriale-cultural-politica. Ma nessuno ha mai ritenuto diffamante i contenuti delle sue vignette legate a eventi di cronaca sanguinaria. Neppure il sindaco e gli abitanti di Nizza se la sono presa per le vignette sull'attentato del 14 luglio, come quella che recitava così: "Nizza: come è riuscito il camion ad entrare nella zona vietata?", dal camion con su scritto "Gelati", un arabo stilizzato risponde al vigile urbano: "Vengo a freddare i turisti", e il poliziotto, "OK, andate pure". In un'altra il camion sfrecciava con la dicitura agghiacciante: "Dio esiste e pesa 10 tonnellate"!.

La libertà di espressione anche nelle sue forme artistiche per immagini è una delle conquiste più importanti, che ci riportano proprio alla rivoluzione francese del 1789. Scorrendo alcune esposizioni al Louvre e al Museo d'Orsay ci siamo soffermati spesso sulle stampe di vignette satiriche nell'Ottocento e nei primi anni del Novecento: erano di una "cattiveria", politicamente scorrette, come neppure oggi ci si immagina. Eppure, i politici, l'imperatore, i generali, i "poteri forti" insomma, non si appellavano ai giudici per "ristabilire l'onore" messo in berlina. C'era sempre chi dalla tribuna avversa si "vendicava" con altrettanta virulente satira.

E poi che dire del messaggio insito nelle due vignette in questione? Certo, la prima era mal congeniata per i nostri gusti; ma la seconda "azzeccata", come direbbe Di Pietro. Ancora paghiamo nelle accise e nel disastro dei conti pubblici per le indecenti ricostruzioni dei paesi distrutti dai terremoti del Belice e dell'Irpinia (come non ricordare la puntuale e dettagliata Relazione della Commissione parlamentare presieduta da Oscar Luigi Scalfaro, poi divenuto capo dello Stato, "Le mani sul terremoto", con 58 mila miliardi di lire, circa 52 miliardi di euro, spesi dagli italiani e persi nei rivoli del malaffare politico camorristico?).

C'è chi parla, indaga, scrive, documenta con servizi radio e TV la tragedia, il dolore dei superstiti, gli sforzi sovrumani dei soccorritori, e chi invece usa "l'arma della satira" graffiante ed estemporanea. Tutti, comunque, cercano di informare e di fare una breccia nelle coscienze dell'opinione pubblica, colpita e commossa, che dopo i primi giorni rischia di addormentarsi, di perdere l'attenzione umanitaria e solidaristica. Ecco, la satira entra diretta nelle nostre coscienze come un pugno nello stomaco, per ricordarci il dramma e cosa c'è dietro a questi "disastri naturali", in un territorio che da secoli è considerato il più sismico d'Europa. In altre parti del mondo si è saputo affrontare queste calamità da tempo, senza che si creassero connubi tra politici locali e nazionali e ambienti del malaffare, col risultato di costruire, troppo spesso, edifici che poi crollano come castelli di sabbia, o peggio ancora intascarsi le tangenti senza neppure ricostruire.

Queste querele contro la libertà di espressione sono atti di censura anacronistici. Non andrebbero neppure prese in considerazione da parte dei magistrati. La libertà di coscienza e di opinione è una strada d'importanza universale, difficile da percorrere, irta di insidie, ma certo non teme i terremoti, quanto la mano degli uomini. Purtroppo!

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Il mio interessantissimo contributo al dibattito sulla satira stamattina su Canale 5 (finalmente un canale nazionalpopolare e non solo quella roba da carbonari che è La7). Provo a parlare insieme all'avvocato del comune di Amatrice (cioè uno che crede che - con 300 morti e migliaia di sfollati e vari paesi da ricostruire- sia più utile querelare un giornale di satira straniero per una vignetta) e insieme a Filippo Facci. Quando dall'alto dei miei studi in legge (sì, ho studiato legge) ho chiesto all'avvocato "Va bene, e come crede che finirà questa querela?" credo di aver intravisto il baratro.
Mario Natangelo







Davide Charlie Ceccon



Intervista a Marika Bret, giornalista di Charlie Hebdo.

Marika Bret: 
"Potremo commentare qualcosa quando riceveremo la denuncia, 
perchè al momento noi non abbiamo ricevuto assolutamente nulla. 
Non possiamo dare un commento prima di vedere le carte.
Si è dato molto spazio a chi ha criticato con forza le vignette,
 ma ci si è dimenticati di tutti quegli italiani che attraverso i loro blog 
hanno spiegato cos'è la satira, cos'è lo humor nero.
I giornali satirici, il linguaggio satirico sono molto poco conosciuti
 in Italia.
Queste vignette non vanno estrapolate dal contesto, da ciò che è Charlie Hebdo."
Giornalista: 
"Quindi insomma, secondo voi si è trattato di un problema di cattiva comprensione? le vignette non sono state capite?
Marika Bret: "SI!"




Paolo Lombardi


Fran


JE SUIS ENCORE CHARLIE


Tra il settembre 1997 e il marzo 1998 numerose scosse di terremoto colpirono l’Umbria e le Marche. L’allora sindaco di Gualdo Tadino, Rolando Pinacoli, oltre ad affrontare i problemi della ricostruzione decise che poteva aiutare i concittadini sdrammatizzando, con intelligenza, la catastrofe abbattutasi sulla comunità.
Chiese quindi a Dino Aloi di realizzare una mostra umoristica sul terremoto.
La mostra si fece, si intitolò Matite tremolanti.
Io realizzai una vignetta nella quale un anziano appoggiato ad un bastone, scosso da un improvviso e violento tremito, implorava “Speriamo sia solo il Parkinson”.
Nessuna associazione di malati strillò alla gratuita denigrazione di chi era affetto dalla terribile malattia e la mostra ebbe un ottimo successo.
La vignetta di Charlie sul recente terremoto é invece parsa a molti brutta, squallida, inopportuna, vergognosa, ecc.
Eppure la successiva vignetta di Charlie, di spiegazione, dovrebbe ormai aver chiarito che invece si trattava di una intelligente e violenta messa alla berlina della corruzione, dell’insipienza e delle infiltrazioni malavitose che innegabilmente sono le maggiori cause del disastro. Italianissimi problemi.
Le anime belle che si sono indignate al massimo possono dire che non hanno riso perchè l’humour nero non gli piace. Legittimo ma niente di più.
Certo se Benigni fa un film, dove si ride, sui campi di concentramento e Charlie Chaplin in Shoulder Arms (Charlot soldato) fa ridere sui soldati che muoiono al fronte nel 1918 tutti sono d’accordo nel dire che si tratta di trovate geniali. Ed è così.
Ma perché la vignetta di Charlie non sarebbe geniale? Perchè è cruda? Probabilmente. Ma ne avevano fatte molte anche sul dramma di Fukushima e quelle su Maometto hanno fatto ridere anche coloro che oggi si indignano. Solo che loro hanno poi versato un tributo di sangue alla libertà di essere anche eccessivi.
Per altro l’ambasciatore francese che si dissocia da Charlie dovrebbe anche dissociarsi da André Breton il quale nel manifesto del surrealismo da lui scritto ne descriveva le caratteristiche così:”…automatismo psichico …dettato dal pensiero in assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione, al di fuori d’ogni preoccupazione estetica o morale”.
Perché Breton è anche di fatto il fondatore dell’Umour noir o meglio, quello che ci ha insegnato che ridere alla proposta di Jonathan Swift di risolvere il dramma della carestia in Irlanda mangiandosi i bambini, ben prima che lo facessero i comunisti, era da persone intelligenti.



Les lasagnes du maire
Paride Puglia

martedì 5 maggio 2015

Lombardi con Humani'Trail per il Nepal

Earthquake in Nepal: small Buddha    Paolo Lombardi
.
28 Apr 2015


Questo disegno di Paolo Lombardi è stato scelto per aiutare!

Un associazione di alpinisti Svizzeri mi ha chiesto di usare una mia vignetta da stampare su delle magliette da mettere in vendita, il ricavato andrà in favore della popolazione del Nepal, ho dato il mio consenso.
Un piccolo aiuto per il Nepal
Paolo Lombardi


http://www.humanitrail.com/crbst_13.html
http://www.humanitrail.com/index.html



Bellissimo gesto
tutti a comprare la maglietta!

venerdì 26 ottobre 2012

L'Aquila condannati gli scienziati


LOURDES PEINES POUR LES SCIENTIFIQUES ITALIENS: Accusés d'avoir sous-estimé les risques avant le séisme de L'Aquila (309 morts en 2009), les scientifiques italiens ont été condamnés à six ans de prison pour «homicide par imprudence» par le tribunal. Dessin de ce mardi dans Le Monde.
SANZIONI PESANTI PER SCIENZIATI ITALIANI: accusati di aver sottovalutato i rischi prima del terremoto dell'Aquila (309 morti nel 2009), gli scienziati italiani sono stati condannati a sei anni di carcere per "omicidio colposo", da parte del giudice . Disegno il Martedì a Le Monde.
 Plantù

L'Aquila, 22 ott. - (Adnkronos) - A conclusione di 4 ore di Camera di consiglio il giudice unico Marco Billi ha emesso la sentenza di condanna a sei anni per tutti e sette i componenti della Commissione Grandi Rischi, all'epoca in carica, che avrebbe fornito false informazioni circa l'improbabilità della forte scossa di terremoto, a L'Aquila, che la notte del 6 aprile 2009 causò la morte di 309 persone. Nel corso del dibattimento l'accusa aveva chiesto per i sette imputati quattro anni di reclusione.
La sentenza è arrivata dopo 30 udienze, a carico di 7 componenti dell'organo tecnico-consultivo della presidenza del Consiglio nella sua composizione del 2009, composta da Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi rischi; Bernardo De Bernardinis, già vicecapo del settore tecnico del Dipartimento della protezione civile; Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gianmichele Calvi, direttore Eucentre; Claudio Eva, ordinario di Fisica all'Università di Genova; Mauro Dolce, direttore Ufficio rischio sismico della protezione civile. Tutti condannati per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni personali colpose.
La commissione è stata condannata per aver compiuto, prima del sisma del 6 aprile del 2009, un'analisi superficiale e di aver fornito false rassicurazioni agli aquilani.
All'inizio dell'udienza il procuratore della Repubblica Fabio Picuti ha voluto ricordare la figura del procuratore capo Alfredo Rossini, scomparso nelle settimane scorse. "Lui sarebbe stato contento oggi -ha spiegato- perche' avrebbe visto confermata una sua promessa, quella di concludere i processi importanti in tempi brevi".
Nel piccolo e provvisorio tribunale di Bazzano alla periferia dell'Aquila dove si è celebrato il processo oltre ai legali, ai giornalisti e agli operatori televisivi anche tantissime persone e parenti delle vittime. Dei sette imputati erano presenti solamente Selvaggi, Eva, De Berardinis e Dolce. Di questo filone del processo alla Grandi rischi resta ancora aperto invece il fascicolo sull'ex capo della protezione civile Guido Bertolaso accusato di omicidio colposo e coinvolto a seguito di una telefonata intercettata con l'ex assessore della protezione civile abruzzese Daniela Stati.
22 ottobre 2012


 
Terremoti, sicurezze. Mauro Biani

Colpevoli di ''non aver allertato'', anzi di aver ''minimizzato'' i rischi del terremoto. Sisma che poi arrivo': e fu il disastro. Il giudice del tribunale dell'Aquila ha condannato a sei anni di reclusione i membri della Commissione Grandi rischi che parteciparono alla riunione del 31 marzo 2009, pochi giorni prima del devastante terremoto. L'accusa aveva chiesto la condanna a quattro anni. Il giudice Marco Billi ha ritenuto i sette membri della commissione tutti colpevoli di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. A Franco Barberi, Enzo Boschi, Mauro Dolce, Bernardo De Bernardinis, Giulio Selvaggi, Claudio Eva e Gianmichele Calvi sono state concesse le attenuanti generiche. I sette sono stati condannati anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

RISARCIMENTI - Ammonta a 7,8 milioni di euro il risarcimento disposto nei confronti dei sette condannati. A questa cifra vanno sommate le spese giudiziarie delle parti civili che ammontano a oltre 100 mila euro. Anche la Presidenza del Consiglio è stata dichiarata responsabile civile per la morte di 29 persone e dovrà provvedere, in solido con i sette condannati, al risarcimento dei familiari delle vittime e del Comune dell' Aquila, parti civili nel processo. Palazzo Chigi dovrà concorrere, con gli imputati, anche al pagamento di oltre 7 milioni provvisionali esecutive.

LE REAZIONI DEI CONDANNATI - "Sono avvilito, disperato. Pensavo di essere assolto. Ancora non capisco di cosa sono accusato", ha commentato a caldo Enzo Boschi, ex presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). "Una sentenza sbalorditiva e incomprensibile, in diritto e nella valutazione dei fatti", ha affermato l'avvocato Marcello Petrelli, difensore del professor Franco Barberi. "Una sentenza che - ha aggiunto - dovra' essere rivalutata in appello". "Mi ritengo innocente di fronte a Dio e agli uomini", ha spiegato Bernardo De Bernardinis, ex vicecapo della Protezione civile e attuale presidente dell'Ispra. "La mia vita da domani cambierà, ma se saranno dimostrate le mie responsabilità in tutti i gradi di giudizio - ha aggiunto - le accetterò fino in fondo". "La mia credo sia la testimonianza di dignità di un funzionario pubblico" ha aggiunto De Bernardinis, ricordando che ha partecipato a tutte le udienze del processo e che, dopo la condanna, è stato salutato con una stretta di mano dal pm Fabio Picuti. "Avrei voluto evitare non solo questi morti - ha aggiunto - ma anche quelli del '94 in Piemonte e in Irpinia. Forse questo Paese deve cercare di concentrarsi di piu' per capire quali sono i veri problemi di vulnerabilità e fragilità". E a chi gli chiedeva se da domani cambierà l'atteggiamento degli scienziati, De Bernardinis ha risposto che "senz'altro cambia l'attitudine dell'assunzione delle responsabilità".

L'ACCUSA: VOLEVAMO VERITA', NON COLPEVOLI - "Tutto il filo conduttore del processo non era la ricerca di colpevoli, ma quella di capire i fatti, perché noi con il compianto procuratore capo, Alfredo Rossini, volevamo solo capire i fatti", ha detto il pm Fabio Picuti. "L'Aquila - ha spiegato - ha consentito che si tenesse questo processo delicato e si arrivasse a sentenza".

GLI SCIENZIATI INSORGONO - ''E' la morte del servizio prestato dai professori e dai professionisti allo Stato'': e' deciso e senza mezzi termini il commento alla sentenza del processo dell'Aquila da parte del fisico Luciano Maiani, attuale presidente della commissione Grandi rischi. "Non è possibile fornire allo Stato una consulenza in termini sereni, professionali e disinteressati sotto questa folle pressione giudiziaria e mediatica. Questo non accade in nessun altro Paese al mondo", aggiunge Maiani, il quale ora aspetta le motivazioni della sentenza.Se la sentenza del giudice del tribunale dell'Aquila, che ha condannato a 6 anni di reclusione i membri della Commissione Grandi rischi che parteciparono alla riunione del 31 marzo 2009 sugli eventi sismici all'Aquila, "dovesse riguardare la mancata previsione del sisma, ciò significherebbe mettere sotto accusa l'intera comunità scientifica che, ad oggi, in Italia e nel mondo, non ha i mezzi per poter prevedere i terremoti", afferma il presidente del Consiglio dei geologi, Gianvito Graziano. "Tuttavia - precisa Graziano - penso che l'accusa non vertesse sulla mancata previsione del terremoto, bensì su un comportamento omissivo della commissione rispetto ad una situazione di rischio, sottolineando comportamenti non diligenti. Se di ciò si tratta - conclude il presidente dei geologi - è necessario leggere attentamente la sentenza per capire in cosa, esattamente, i membri della Commissione Grandi rischi abbiano peccato". "Una condanna durissima, e ciò che preoccupa sono le conseguenze che tale pronunciamento potrà avere: non vorrei passasse il messaggio che i terremoti si possono prevedere, perché ciò è impossibile. In linea di principio, allora, bisognerebbe evacuare l'intera popolazione ad ogni scossa?". Così il direttore dell'Istituto di geoingegneria del Cnr, Paolo Messina, commenta la condanna dei membri della Commissione Grandi Rischi da parte del giudice del Tribunale dell'Aquila.

GIULIANI, CHE LANCIO' L'ALLARME: NULLA CI RIPAGA - "Non mi aspettavo sei anni, pensavo che la condanna sarebbe stata inferiore. Non provo nessun godimento, nessuna sentenza ci ripaga di quanto accaduto". Lo ha detto Giampaolo Giuliani, il tecnico di ricerca che studia il radon come precursore sismico e che nei giorni precedenti alla tragedia aveva lanciato l'allarme. "Quello che è emerso dal processo è che i membri della Commissione avevano una grande responsabilità e sono venuti meno". Così Giampaolo Giuliani, il tecnico di ricerca sul radon che studiò la serie di scosse a L'Aquila prima della tragedia. "La cosa meravigliosa, della quale vado orgoglioso, è sapere che ci sono giudici e avvocati che sono riusciti a portare avanti un processo storico, su un argomento così difficile da trattare. Per la prima volta, in meno di tre anni un processo esce con una sentenza. Per Ustica e Bologna sono passati 30 anni senza trovare responsabili".

LA POLITICA E' DIVISA - "Le sentenze vanno sempre rispettate e la giustizia deve fare il suo corso. Ma è importante anche dare solidarietà a queste terre ed è per questo che tornerò ancora a visitarle". Lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani. "Ci voleva coraggio e i giudici ne hanno avuto. Finalmente un po' di giustizia per L'Aquila": è il commento di Stefania Pezzopane che il 6 aprile del 2009 ricopriva la carica di Presidente della Provincia. "Avevo già denunciato l'inganno e la superficialità dei quali si era resa colpevole la Commissione Grandi Rischi". Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente viene raggiunto dalla notizia della condanna durante una infuocata assemblea cittadina per parlare della restituzione delle tasse decisa dal governo. Cialente ha spiegato che "il dramma non si cancella. La citta' e' alla fame, vogliamo giustizia anche per quello che è successo dopo il 6 aprile". "E' una sentenza un po' strana e un po' imbarazzante" per cui "chi sarà chiamato in futuro a coprire questi ruoli si tirerà indietro", ha detto invece il presidente del Senato, Renato Schifani. ''Una follia allo stato puro'' commenta il leader Udc Pierferdinando Casini.
fonte


fabiomagnasciutti


Il pianeta delle scimmie
Il tribunale italiano ha condannato a sei anni di detenzione sei scienziati e un alto funzionario governativo che non hanno comunicato correttamente il rischio di un terremoto a L'Aquila. A quanto pare stanno pensando di condannare postumo l'Oracolo di Delfi e Nostradamus ...scherzi a parte, a me pare una sentenza spropositata, tenendo conto che la previsione di un evento sismico è pressoché impossibile. Quello che invece è più' che fattibile è costruire o messa in sicurezza di edifici a rischio. Duole dirlo e suona come un insulto alle vittime e per questo chiedo scusa fin da subito, ma il terremoto dell' Aquila non mi pare sia stato un evento devastante in termini numerici. Il punto e' che le costruzioni non erano in grado di reggere un simile sisma. Ora, se si vuole cercare un colpevole credo si debba cercare in altra direzione. O no?
 Paride Puglia



Terribile mentre sto preparando il post leggo su FB 
26 OTTOBRE 2012---ORE 1:05
CALABRIA/BASILICATA---POLLINO
FORTE SCOSSA DI TERREMOTO M. 5,0
P. 6,3km
CI SONO DEI DANNI
EPICENTRO: MORMANNO
Manca la corrente elettrica in alcune zone
 Spero non ci siano vittime!!
Proprio nei giorni scorsi leggevo che un sindaco del Pollino aveva chiesto tendopoli preventive,  visto l'intensificarsi dello sciame sismico.


IN RELAZIONE ALLO SCIAME SISMICO IN ATTO SUL NOSTRO TERRITORIO IL SINDACO RENDE NOTO LE RISULTANZE DELLO STUDIO EFFETTUATO DALLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI RIUNITASI  DOPO LA RICHIESTA DA PARTE DELLO STESSO AL PREFETTO GABRIELLI TEMPESTIVAMENTE ACCOLTA.
IL SINDACO, INOLTRE,  HA INCONTRATO DOMENICA, DURANTE LA SUA VISITA A ROTONDA, IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE GABRIELLI IL QUALE LO HA RASSICURATO RIGUARDO L’ATTENZIONE  CHE LA PROTEZIONE CIVILE HA VERSO IL NOSTRO TERRITORIO E SULLA DISPONIBILITA’ DI METTERE IN ATTO, IN QUALSIASI MOMENTO TUTTE LE ALTRE AZIONI CHE SI RENDESSERO UTILI.
INFINE  SI COMUNICA CHE GIORNO 24 C.M. E’  STATA CONVOCATA  DAL PREFETTO DI COSENZA DOTT. CANNIZZARO  UNA RIUNIONE  CON I SINDACI DEI COMUNI INTERESSATI ALLO SCIAME SISMICO PRECISAMENTE: CASTROVILLARI, MORANO CALABRO, MORMANNO , LAINO BORGO , LAINO CASTELLO  INSIEME ALLA  PROTEZIONE CIVILE PER FARE IL PUNTO SULLA SITUAZIONE  E METTERE IN ATTO ALTRE INIZIATIVE TENDENTI ALL’INFORMAZIONE E ALLA PREVENZIONE.
 fonte


Aggiornamento 26 ott. ore 11.00

Tiziano Riverso



Tom Jordan, responsabile del Centro Terremoti nel sud della California, è molto duro: «Gli esperti non possono fare previsioni»

La sentenza NON condanna per non aver preveduto il terremoto, ma per avere ESCLUSO categoricamente la possibilità che ci fosse.
La protezione civile, il comune, la provincia erano subissati da richieste dei cittadini ( che vivevano in situazione di angoscia) di chiarimenti sullo sciame sismico che li tormentava da mesi.
Bertolaso, chiede che si svolga una riunione che rassicuri gli aquilani e che non generi il panico, gli esperti (che dovrebbero fare solo gli esperti) si prendono la responsabilità che i politici non vogliono prendere, e affermano in una nota (badate bene) informale, che non CI SARANNO terremoti.
Cosa che non possono affermare , lo fanno perchè comandati a farlo ( le loro nomine sono di carattere politico) .(b.)
 







Bandanax


Mario Bochicchio