lunedì 8 febbraio 2016

Visita di Rohani in Francia





Iran's European Tour    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
https://cartoonmovement.com/cartoon/irans-european-tour


Dopo 17 anni di sanzioni, l’Iran torna in gioco in Occidente. Nella sua visita in Europa, il presidente Rohani ha fatto tappa prima a Roma e a poi a Parigi. Ha ringraziato i francesi per l’accoglienza, mentre gli attivisti per i diritti umani hanno messo in piazza il volto più oscuro della Repubblica islamica.
Dalle statue al vino, così la diplomazia francese ha evitato un caso all’italiana con Rohani.
No ai diktat enogastronomici di Teheran. Se l’Italia ha messo al bando il vino dalla cena ufficiale con Hassan Rohani in Francia è tutta un’altra musica. Problema risolto alla radice con una semplice quanto efficace piroetta protocollare. «Rohani non vuole vino in tavola? Benone, venga pure nel pomeriggio».

Dunque  all’Eliseo non ci sono stati né pranzo né cena. Solo una riunione in quella parte della giornata in cui l’appetito è generalmente ai minimi, dalle tre alle cinque del pomeriggio.


Deligne

Airbus : l'Iran achète 118 appareils - Dessin de Deligne

À l'occasion de la visite du président iranien Hassan Rohani à Paris, un protocole d'accord a été signé hier avec Airbus pour l'achat de 118 appareils. Montant de la commande : 25 milliards de dollars. L'annonce a été faite lors d'une cérémonie à l'Élysée en présence du président de la République François Hollande et de Fabrice Brégier, PDG d'Airbus. Il s'agit d'un protocole d'accord et non de contrats définitifs en raison de la levée encore partielle des sanctions contre l'Iran.

En savoir plus - Source : http://www.ladepeche.fr/article/2016/01/29/2266169-airbus-l-iran-achete-118-appareils-dont-douze-a380.html

Le dessin sur urtikan.net : http://www.urtikan.net/dessin-du-jour/airbus-liran-achete-118-appareils/



27 gennaio 2016 - Termina nella polemica per le statue censurate la visita di Hassan Rouhani in Italia. Da oggi il presidente iraniano è a Parigi.
© Milko Dalla Battista






mercoledì 27 gennaio 2016
SOUPLESSE
Oggi Rohani in visita da Hollande.
Pare che la Francia non si esimerà dal servire il vino a tavola   ma si sa, davanti agli affari anche la grandeur potrebbe essere momentaneamente dimenticata.
Uber


Plantu




sabato 6 febbraio 2016

Visita di Rohani in Italia


25 gennaio 2016

 Inizia dall’ Italia il viaggio in Europa del presidente iraniano Hassan Rohani, che andrà in seguito anche in Francia.

Si tratta della prima visita ufficiale del presidente iraniano dalla fine delle sanzioni internazionali contro il suo paese.

Rohani ha incontrato presidente Sergio Mattarella al Quirinale. A seguire il capo del governo Matteo Renzi e Papa Francesco.

Il presidente iraniano è stato accompagnato da una delegazione di cui fanno parte, tra l’altro, i ministri degli esteri, del petrolio e dell’industria e oltre cento imprenditori.

Perché è soprattutto economico il significato di questa visita. L’Italia è stata primo partner commerciale dell’Iran in passato, la fine della messa all’indice della Repubblica islamica dovrebbe riportare a breve gli scambi commerciali ai livelli pre-crisi.

I temi dell’energia e del petrolio saranno in primo piano nella tre giorni di colloqui, da notare l’appuntamento con l’amministratore delegato dell’Eni Claudio de Scalzi. Senza dimenticare la cooperazione nei trasporti, nelle costruzioni e nelle infrastrutture in generale.



di Marilena Nardi








Ha scatenato le polemiche la decisione di coprire una serie di statue di nudi antichi dei Musei Capitolini in occasione della visita del Presidente iraniano Hassan Rohani. Una scelta ampiamente commentata dalla stampa internazionale e duramente criticata da numerosi esponenti politici italiani Pd compreso.
Un eccesso di zelo che rischia di mettere in imbarazzo Rohani stesso ha detto Pierluigi Bersani.



giovedì 4 febbraio 2016

Le primarie del Centrosinistra a Milano 2016

I sondaggi:

http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2016/1/18/SONDAGGI-ELETTORALI-POLITICI-2016-Media-settimanale-dei-partiti-solo-il-Pd-avanza-FI-in-picchiata-oggi-18-gennaio-/671103/


I candidati:


- Sala

Sala, l’uomo di Expo scelto da Renzi per Palazzo Marino
Beppe Sala, se fossimo aldilà dell’oceano sarebbe “The man of the
year”. Qui da noi è l’uomo di Expo, sceso nell’agone politico milanese
sospinto da Renzi e, conseguentemente, mal sopportato da
una parte della Sinistra. Paradossalmente però, avendo incassato l’appoggio
di quasi tutta la giunta Pisapia, appare, più lui che gli altri candidati,
il prosecutore del lavoro portato avanti da Palazzo Marino in questi
cinque anni. Per il suo profilo di manager di successo arruolato dalla politica
è visto come il fumo negli occhi anche dalla Destra, che con lui
sente restringersi lo spettro delle possibilità di produrre un candidato all’altezza
per Palazzo Marino. Non per niente sono arrivati nei mesi scorsi
endorsement “pelosi” dai vari Berlusconi e De Corato che puntano sulla
sua sconfitta il 7 febbraio. E altri ne arriveranno prima del voto delle Primarie,
che secondo molti sono per lui lo scoglio più difficile. «Se sarò io
il 12 giugno il candidato del Centrosinistra per gli altri non ce n’è», ha affermato
Sala in più occasioni, forse con troppo ottimismo. Ma sono in
molti a pensarla così. E a sostenerlo proprio per questo.
Dalla sua ha il grande successo di Expo (aldilà delle stantie polemiche
sui conti). «La mia esperienza e le mie relazioni coltivate durante l’esposizione
universale saranno al servizio della città, per continuare il lavoro
di rilancio iniziato con questa amministrazione». Certo non ha il pedigree
di sinistra, ma lui sostiene
di esserlo sempre stato,
«chiedetelo a Letta e a Prodi» ha
detto tempo fa, ma i panni del politico
ancora gli stanno stretti e lo si è visto soprattutto negli incontri pubblici,
dove non ha mostrato la scioltezza retorica e la conoscenza del territorio
dei suoi avversari.
Proprio dalla sua nuova veste di politico e aspirante amministratore di
una città complessa e un po’ snob come Milano è partita la nostra intervista.







Lo yachtman






- Balzani


Francesca Balzani, la candidata del... “mi manda Pisapia”
Quarantanove anni, tre figli, sorriso deciso sotto uno sguardo ironico, Francesca
Balzani si presenta così, con quei capelli corti destinati a crescere
come i consensi che si impegna a raccogliere. Sensibile al suo fascino è soprattutto
l’area sociale e politica che innalzò sugli scudi il sindaco uscente, suo attuale
mentore assieme agli altri candidati alle primarie del 2011, Stefano Boeri e
Valerio Onida. Piace a giornalisti come Gad Lerner, Piero Scaramucci, Natalia Aspesi
e Benedetta Tobagi, ad avvocati come Mario Fezzi, Caterina Malavenda e Cesare
Rimini, a economisti come Francesco Giavazzi. Veri e propri fan (l’elenco è
lungo) ben decisi a sovvertire le previsioni dei sondaggi che danno Sala favorito.
Formatasi in uno degli studi tributari italiani più noti, quello fondato da
Victor Uckmar, Francesca ha una proposta fortissima in materia: trattenere
a Milano le entrate di tutte le tasse locali. Altra proposta shock, la
gratuità di tutti i mezzi di trasporto pubblico urbano di superficie. Tutt’altro
che tirchia, nonostante qualcuno le rimproveri di essere più genovese
che milanese. Proprio a Genova, prima di approdare al
Parlamento Europeo, si era
“allenata” come assessore al bilancio
del sindaco Marta Vincenzi,
carica che poi avrebbe ricoperto nella
giunta Pisapia.
Continua 





Vendola scrive a Pisapia: “Hai fatto bene a schierarti con Balzani” continua su: http://milano.fanpage.it/primarie-2016-milano-vendola-scrive-a-pisapia-hai-fatto-bene-a-schierarti-con-balzani/ http://milano.fanpage.it/







-Majorino

Majorino, il candidato “senza santi in paradiso”
È di sinistra, ma piace anche ai renziani. Ha avuto l’appoggio di Sel,
ma i suoi colleghi “vendoliani” stanno con Sala o, come la Balzani,
all’ultimo si candidano sostenute da Pisapia. È Pierfrancesco Majorino,
attuale assessore alla Politiche sociali, candidato alle primarie
sin dall’estate, amatissimo dai suoi collaboratori e dal terzo settore, meno
dai vertici milanesi del Partito Democratico e dall’influente sinistra radical-chic
milanese. Insomma un candidato senza santi in paradiso,
ma con un seguito popolare che il 6 e 7 febbraio potrebbe fare la differenza.
Soprattutto se le convincenti performance di queste settimane
nei dibattiti con gli altri candidati e una campagna elettorale
lunga più di sei mesi abbatteranno gli steccati degli schieramenti.
Non a caso Pier ci spiega: «sono una persona di sinistra, non è che
smetto di essere tale perché ho bisogno dei voti. Ai sostenitori di
Renzi dico: scegliete me per la città, non per gli equilibri di vertice».
Per l’intervista Majorino ci accoglie durante la pausa pranzo nella
sede del Comune di largo Treves. Poco sorridente come suo costume
– i consulenti di immagine,
se li ha, dovrebbero fargli
fare un corso di public
relations – se non lo conosci non
mette certo a proprio agio. Ma quando ci
dice che conosce molto bene il nostro giornale – «è il più diffuso» afferma
– e che le testate locali «sono importantissime» e devono essere
valorizzate almeno noi, rinfrancati, sorridiamo. E iniziamo l’intervista.





Majorinin



- Iannetta

Iannetta, il manager outsider che guarda al sociale
Classe 1974, padre di due bambini, Antonio Iannetta può permettersi di
brandire la più giovane età, rispetto agli altri candidati, come un’arma a
suo favore, almeno in termini di capacità di dialogo con la parte più giovane
dell’elettorato. Nemmeno il taglio molto classico, quasi risorgimentale della
barba riesce a cancellare la piacevole impressione di trovarsi di fronte a
un politico fresco, energico che gioca nel futuro le carte migliori. Il suo
vantaggio, però, è anche la sua debolezza, dato che, per converso, è il candidato
che i milanesi conoscono meno, ad eccezione del tutt’altro che trascurabile
mondo dell’associazionismo e del terzo settore. Il suo profilo,
come egli stesso sottolinea, è quello di un vero e proprio “manager del sociale”,
considerando che la
sola Uisp, di cui è direttore
generale, tra Milano e provincia
conta 550 società sportive e 70mila
tesserati. continua



I disegni di Portos- Franco Portinari sono presi dal suo sito e i testi dal giornale Milano Sud.
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Nota:



Incogniti
(Le Primarie del centrosinistra.)
Sicuramente sono un buon segno di democrazia anche se, in mancanza di una legge elettorale specifica nutro ancora molte perplessità sul sistema delle Primarie.
Uber

martedì 2 febbraio 2016

NONE OF THAT, un fantastico corto contro la censura









None of That - Official from None of That on Vimeo.

Anna Hinds Paddock, Isabela Littger de Pinho e Kriti Kaur raccontano in questo splendido corto la censura nell’Arte.
Protagonisti un simpaticissimo custode di museo ed una terribile suorina ninja, che impersona la censura.



Nota:
Il corto è antecedente alla visita in Italia di Rohani ed al relativo scandalo delle statue nascoste negli scatoloni dai funzionari capitolini.

domenica 31 gennaio 2016

Le FAUVE -PRIX RÉVÉLATION FIBD2016: « Une étoile tranquille » de Pietro Scarnera

Ieri sera, sabato 30 gennaio, ha avuto luogo la tradizionale cerimonia di assegnazione dei premi del Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême (FIBD2016), giunto alla 43ª edizione. Tra i fumetti premiati c’è anche Une étoile tranquille, dell’italiano Pietro Scarnera, originariamente pubblicato in Italia da Comma 22 nel 2014 con il titolo Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi.

Le FAUVE -PRIX RÉVÉLATION : « Une étoile tranquille » de Pietro Scarnera (Rackham Editions) #FIBD2016



da Fumettologica
Il Grand Prix de la ville d’Angouleme 2015 è stato assegnato a Hermann, il fumettista belga autore di opere come Le torri di Bois-Maury e Jeremiah, cui spetterà, come di consueto, il ruolo di Presidente dell’edizione 2016.
Di seguito, invece, tutti i fumetti premiati.
Fauve d’or per il Migliore album: Ici, di Richard McGuire (Gallimard).
Premio speciale della GiuriaCarnet de santé foireuse, di Pozla (Delcourt).
Premio alla migliore SerieMs. Marvel, di Wilson e Alphona (Panini).
Premio del pubblicoCher pays de mon enfance, di Collombat e Davodeau (Futuropolis).
Premio Fauve polar/SNCF, dedicato al genere giallo/noir: Tungstène, di Marcello Quintanilha (Cà et là).
Premio RivelazioneUne étoile tranquille, di Pietro Scarnera (Rackham).
Premio al patrimonioPère et fils, di Erich Osher (Warum).
Premio al migliore fumetto alternativoLaurence 666, Aa. Vv. (Mauvaise Foi).
Il Prix jeunesse, riservato alle pubblicazioni destinate ai lettori giovanissimi – bambini e ragazzi – era già stato assegnato in apertura di manifestazione a Le grand méchant renard,di Benjamin Renner (Delcourt).



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 Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi.
La mattina del 19 ottobre 1945 Primo Levi tornava a Torino dopo un anno di prigionia nel lager di Auschwitz e un viaggio di molti mesi nell'Europa dell'Est. Levi era allora un ragazzo di 26 anni, e ritornava "gonfio, barbuto e lacero", con in corpo un bisogno quasi fisico di raccontare. Più di mezzo secolo dopo, due ragazzi arrivano a Torino per ripercorrere le tracce di Levi, ricostruire la sua storia e soprattutto raccogliere la "delega" che lo scrittore ha lasciato ai giovani in una delle sue ultime poesie. In "Una stella tranquilla" (titolo di uno dei racconti più belli di Levi) va in scena così un confronto tra generazioni, quella di Levi e quella dei suoi ideali "nipoti". Un racconto per immagini, che parte dalle fotografie, dalle copertine dei libri di Levi e dai disegni al computer realizzati dallo scrittore per trasformarsi in un graphic novel a metà tra biografia e fiction. Basato sugli episodi raccontati o scritti dallo stesso Levi, senza mai sconfinare nella vita privata, "Una stella tranquilla" ripercorre l'itinerario dello scrittore, da "Se questo è un uomo" a "I sommersi e i salvati", fermandosi un attimo prima di quella mattina dell'aprile 1987 in cui Levi si tolse la vita. Prefazione di Marco Belpoliti.

venerdì 29 gennaio 2016

“Grillo contro Grillo”

Cercasi capo comico
di Portos



NON E' MAI TROPPO TARDI
Beppe Grillo si sgancia dalla conduzione del M5S.
Una mossa che, secondo me, sarebbe stato meglio avesse fatto prima. Anche in mutande.

Il Movimento resterà pur sempre una sua geniale trovata in grado di smuovere una granitica classe politica tesa solo a difendere i privilegi stratificati e accumulati con uguale responsabilità da destra e da sinistra.
Uber



Giannelli






Perché quella di Grillo non sarà più satira

La notizia che nel 2016 Grillo tornerà in tour con un nuovo monologo è stata commentata dalla stampa italiana con i non-argomenti che di solito riserva alle note di colore, o agli sfottò; ma l’evento è molto più interessante di quanto possa sembrare a chi, in materia, è digiuno. Infatti, quella che Grillo porterà sul palco non sarà più satira.

La satira nasce politica con Aristofane: esprime un punto di vista. Un punto di vista è sempre opinabile, ma non per questo pregiudiziale: lo diventa, però, se il comico fa attività partitica. Dal momento in cui il comico decide di compiere questo passo, la sua satira diventa, inevitabilmente, propaganda.

Il comico che fa propaganda ne ricava vento in poppa: è la lusinga del potere. E prima che gli influencer del PD mi strumentalizzino per l’ennesima volta (non mi illudo, lo faranno comunque), aggiungo questo: il problema riguarda tutti i satirici che pubblicano su giornali di partito; e quelli che, in periodo elettorale, invitano un segretario di partito in un loro programma tv per fargli da spalla comica; e quelli che salgono su palchi identitari senza fare satira sull’identità ospite. Satira e comicità sono forme particolari di argomentazione del verosimile. Sono tecniche di persuasione, ma l’effetto a cui devono persuadere è la risata, non il voto. Altrimenti non è più arte: è propaganda.

Grillo, animale da palcoscenico, fiuta il pericolo, e così titola la nuova impresa “Grillo contro Grillo”, come se questo bastasse a farlo tornare vergine. Purtroppo, con la scelta di fare attività partitica, Grillo ha ceduto alla lusinga del potere, che è nemico della satira; e questa decisione, benché ottima per il marketing, ha cambiato la natura della sua comicità per sempre. Grillo adesso vorrebbe tornare quello di prima, dice che si fa da parte. Troppo tardi. Ed è falso: ha forse rinunciato alla proprietà del marchio Movimento 5 Stelle? Ci rinunci, dunque, e potremo giudicare fino a che punto è credibile la sua satira contro Casaleggio, Fico, Di Battista e Di Maio (ooops!).

E adesso, sui criteri di selezione della classe dirigente di un partito, lascio la parola a Paolo Cirino Pomicino.
Daniele Luttazzi
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Grillo: «Rivoglio la libertà del comico La politica? È una malattia mentale»

mercoledì 27 gennaio 2016

#giornatadellamemoria

La memoria è libertà


Paride Puglia


Mario Airaghi
Riverso



Perazzolli


Antonio Gallo





Vanessi


negazionista
Fontana


Unione
CeciGian

Marilena Nardi


Moise



La date du 27 janvier décrétée par l’ONU est la date à laquelle l’Humanité entière a le devoir de se regarder dans le mirroir.
http://www.un.org/fr/holocaustremembrance/2016/index.shtml
Un concours de circonstances fait que cette année la date corresponde  à la parution de Deuxième Génération en polonais édité par le Musée Mocak de Cracovie où les dessins ont été exposés en 2015.





Nota:

Parma: “Che non abbiano fine mai… La Memoria del popolo ebraico fra musica e racconti”, in programma presso la Sala dei Concerti della Casa della Musica sabato 30 Gennaio alle 17




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martedì 26 gennaio 2016

La Capitale italiana della Cultura 2017 sarà Pistoia.

La Capitale italiana della Cultura 2017 sarà Pistoia. 
Lo ha comunicato il presidente della giuria Marco Cammelli al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, che l’ha poi proclamata davanti ai sindaci delle città finaliste (tutti presenti alla riunione) aprendo la busta sigillata. Le città in lizza erano nove: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni. La proclamazione è avvenuta alle 17 di lunedì 25 gennaio nel Salone del Consiglio Nazionale del Ministero in via del Collegio Romano, 27. «Mi pare una bella vittoria, un po’ a sorpresa - ha commentato Franceschini -. La commissione ha lavorato in modo approfondito e trasparente, non ci sono state pressioni». (la notizia)

Complimenti a Pistoia!
Aggiungo peccato per la candidatura di Parma... sigh!


Vignetta satirica. Ripeto: è una vignetta satirica.
Fogliazza
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domenica 24 gennaio 2016

MIKS 2016 : 2th International Cartoon Exhibition - Sisak - 2016 - Croatia.

2th  INTERNATIONAL CARTOON EXHIBITION SISAK
MIKS 2016 „All About Rock & Roll “

The organizer of the 2th International Cartoon Exibition Sisak  „MIKS 2016 All About Rock & Roll“              is a International  Association of Cartoonists "MIKS“.
The project leader and the president of the Organizing Committee is a Mr. Nenad Ostojić.
Thanks to Republic of Croatia Ministry of Culture,  City of Sisak,  Museum of the City of Sisak, FINA.

A. PARTICIPATION
The festival is open to everyone, regardless nationality, age, sex, or profession.

B. CARTOON THEME 
„All About Rock & Rooll“  
Topics of the "MIKS 2016" is "All About Rock & Roll"! How and why was created Rock & Roll! What it means and represents! Funny stories from the life of famous rock singer and rock band! As the rock and roll he changed from the beginning to today! In fact, all of rock and roll!
Portrait cartoonists will have a task to draw, their choice of the best guitarist of Rock and Roll!

C. ENTRIES
1. Original works and digital artworks will be accepted. Digital artworks is to be numbered in pencil on the front and pencil signed.  Copies cannot be admitted.
2. Entries can be either black and white or coloured.
3. There should be the name, the surname and the address on the reverse side of the cartoons.
4. The cartoons must not have bee previously awarded on festival.
5. Maximum 5 entries will be submitted.
6. Size of entries is a A4 or A3 format (300 dpi).


D. DEADLINE
Entry deadline is the  25th of may 2016.

E. ADDRESS
2th International Cartoon Exibition Sisak  - „MIKS 2016 All About Rock &Roll“
Gradski muzej u Sisku,
Ulica kralja Tomislava 10,
44000 Sisak, HRVATSKA (Croatia)

Digital works can be sent to the e-mail address nostojic2@gmail.com

Each digital work selected for the exhibition must be sent by regular mail and signed by the author.

F. PRIZES AND AWARDS
Grand Prix – 800 EUR
First Prize – 500 EUR,
2 x Second Prize – 250 EUR,
2 x Third Prize – 150 EUR,
Nine (9) special mentions awarded MIKS 2016 „All About Rock & Roll“                                                           (MIKS Jury ,  Visitors,  Fenamisah,  Good Humor Party and  tOOn Mag)

G. EXHIBITIONS
The exhibitons will be staged in the Gallery of the City Mussem in Sisak,  27.06.2016. to 30.07.2015.

H. OTHER CONDITIONS
Only at explicit request will the remaining (original) works be returned to the owners at the end of the exhibition cycle (in the second half of the year 2017).
Authors of the works that qualfy to the exhibition are given a presentation  copy od the exhibition cataloque.
The organizer reserves the right to reproduce the works sent to the festival , Sisak 2016, as the advertising material, without being obliged to pay a fee to the author whose work may be used.
The prize-winning works become the property of the organizer.

I. CONTACT
Nenad Ostojić
Tel: +385/98-339-405
e-mail: nostojic2@gmail.com

J. THE JURY
1. Nenad Ostojić (Croatia) – (cartoonist)
2. Andrei Popov (Russia) – (cartoonist),
3. Darko Drljević (Monte Negro)– (cartoonist)
4. Damir Novak (Croatia) – (cartoonist)
5.  Zoran Petrović (Germany) – (cartioonist)
6.  Darijana Gotal Sokolović (Croatia) –( cartoonist)
7.  Oleksy Kustovsky (Ukraine) – (cartoonist)





venerdì 22 gennaio 2016

L'Imu di Bertone, Verdini e Svitol Cantone: dizionario horror 2015.

L'Imu di Bertone, Verdini e Svitol Cantone: dizionario horror 2015.
Da Alfano a Vaticano 
Passando per banche, Charlie Hebdo e Parigi, dodici mesi di effeato attacco ai valori dell'occidente. Quelli che a noi piace sopprimere piano piano
Aspettando il 2016
Nell'anno trascorso Walter Veltroni ha fatto uscire un film sui bambini e un'autobiografia: è sicuro , il prossimo anno non potrà che andare meglio

testi di Daniela Ranieri
disegni di Marilena Nardi

sotto solo alcuni dei vocaboli




ALA Gruppo di 10 senatori (cioè almeno due futuri sottosegretari) guidati da Verdini per partecipare alla riscittura della Costituzione.
Nel titolo I ci sarà un articolo che regolamenta il diritto dei nuovi senatori di fare il festo del pompino alle senatrici.




BANCHE Organi che tutelano i nostri risparmi finchè i nostri risparmi valgono di più dei nostri organi.




Tarcisio Bertone

Bertone,
Tarcisio. Passare alla storia della chiesa, piena di simoniaci, torturatori, sodomiti, assassini, avvelenatori, padri ignoti e incestuosi, per esssersi ristrutturati il mega-attico coi soldi destinati a un ospedale che si chiama "Bambino Gesù", ammetterete , è molto originale. L'Imu di casa Bertone, regolarmente innevasa, varrebbe quanto il Pil del Botswana, ma nelle sfere dove abita l'anima di Sua Eminenza i soldi nostri non valgono niente.


il funerale del boss Casamonica
CASAMONICA Famiglia rom romana protagonista a agosto di uno spettacolare funerale del patriarca. Hanno dimostrato non solo che è possibile sorvolare Roma e gettare petali da un elicottero, ma anche frequentare Buzzi e Alemanno e rimanere incensurati.


l’ala di Verdini, le banche,, il funerale del boss Casamonica, i terroristi a Parigi, Renzi e l’Italia, la fine del Senato

PARIGI Il 13 novembre, 8 Jihadisti uccidono 130 persone i più attentati terroristici, nel cuore della civiltà. Insorgiamo cintro l'efferato attacco ai valori democratici. A noi ci piace sopprimerli piano piano.


SENATO A ottobre, in nome del popolo italiano che non è stato interpellato, si è votato da sè la propria soppressione, voluta da un ex sindaco e da un'avvocata non eletti per farlo.


da Il Fatto Quotidiano del 27/12/2015