martedì 19 luglio 2016

Turchia: storia di un golpe


martedì 19 luglio 2016
GOLPE A MOLLA
Ammetto che è una delle tante possibili interpretazioni.
In attesa di saperne di più, a me  comunque le liste di proscrizione già pronte
per i magistrati mi hanno abbastanza insospettito (e preoccupato).
SPRING GOLPE
 su CARTOONMOVEMENT
Gianfranco Uber


Oggi facciamo un po' di dietrologia sugli ultimi avvenimenti turchi.

Il colpo di Stato in Turchia 2016 è un fallito golpe militare messo in atto da una parte delle forze armate turche il 15 luglio 2016 per la presa del potere nel Paese.
Alcuni analisti hanno ipotizzato altre versioni sui reali motivi del sollevamento militare. Secondo il presidente turco Erdogan, l'organizzatore sarebbe Fethullah Gülen, che replica indicando invece nello stesso presidente l'ideatore.
Il tentativo di rovesciamento del potere ha portato alla morte di 290 persone e al ferimento di altre 1440. I dati forniti dal Governo riportano inoltre che, alla conclusione dell'evento, sono stati arrestati 2893 golpisti e 2745 giudici sono stati rimossi dall'incarico dall'Alto Consiglio. In particolare nella città di Istanbul, alcune agenzie di stampa hanno riportato il ferimento di molte persone che manifestavano contro i militari sul Ponte sul Bosforo, occupato dalle forze armate.
Le reazioni internazionali al colpo di Stato sono state particolarmente caute, anche se nella notte i principali leader internazionali hanno condannato il tentativo di presa di potere dei militari. (fonte)

Probabilmente il golpe non è stato organizzato direttamente da uomini di Erdogan ma penso che questi non potevano non sapere che migliaia di militari e giudici stessero ordendo un colpo di Stato.
E’ evidente che  Erdogan ed i suoi li hanno lasciati fare, si sono preparati con leggi ben precise, tipo la cancellazione  dell'immunità per i parlamentari dell'opposizione, per poi al momento giusto, intervenire, fermarli schiacciandoli e rendendo la Turchia un Paese ancor più fondamentalista. Ora vogliono ripristinare la pena di morte per i colpevoli di tradimento.
Kerry parla debolmente di mantenere standard di democrazia all'interno del paese, ma lo  stesso Erdogan ricorda che la stessa America ha la pena di morte in molti stati.
Il presidente turco in una intervista alla Cnn fa sapere che reintrodurrà la pena di morte se il Parlamento la varerà. "La pena di morte -ha detto poi in mattinata - c'è negli Stati Uniti, in Russia, in Cina e in diversi Paesi nel mondo. Solo in Europa non c'è". In Turchia era stata eliminata, "ma non ci sono statuti irrevocabili".


domenica 22 maggio 2016
UN BRUTTO SEGNALE
Un emendamento del Governo Turco cancella l'immunità per i parlamentari dell'opposizione.
Gianfranco Uber

Turkish F(a)iled coup d'état    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
erdogame over? Nope.
15 Jul 2016 23:35






vorrei capire
Fogliazza








Erdogan
Bertelli



Military Coup in Turkey
Mohammad Ali Khalaji


Military Coup in Turkey 2016
By: Firuz©Kutal 16/06/2016 00:04


Putsch now    Paolo Lombardi
.
16 Jul 2016




Editoriale a Fumetti su afNews QUA: http://www.afnews.info/wordpress/2016/07/17/non-golpevole/
Su Flickr QUA: https://www.flickr.com/photos/moisevivi/28284349531/
Fonte QUA: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2016/07/15/colpo-di-stato-in-turchia-carri-armati-ed-f16-su-ankara_432c117d-f188-423f-9f72-05260b0cc20c.html
Moise


16 luglio 2016 - Fallito colpo di Stato, Turchia nel caos: centinaia di morti, migliaia i feriti e altrettanti militari arrestati.
© Milko Dalla Battista





Tiziano Riverso


Mario Bochicchio



Bagno turco
Pierfrancesco Uva


La grande bufala del turco più pericoloso del mondo ...
Roberto Mangosi


FALSITA' POLITICHESE
Definire il governo turco
"democraticamente eletto"
è stata la peggior balla
che i governi occidentali
potessero concepire.
Roberto Mangosi


The noose    Cecigian
Erdogan plans to reintroduce the death penalty: a real suicide for Turkey.
18 Jul 2016



ElleKappa


 Nizza emerge dallo stato d’emergenza 
mentre Istanbul fa gol (pe)?!
Nadia Redoglia
La strada era chiusa al traffico automobilistico per i fuochi pirotecnici che partivano dalla spiaggia.
La Francia, Corsica compresa, si trovava al momento dei fatti in stato d’emergenza. Dopo gli attentati del 12 Novembre 2015 il governo francese l’ha dichiarato con ben tre decreti in sinergia con il plan rouge (prefettizio).   Lo stato di emergenza è misura di governo severissima, ovvero con questo s’instaurano forme di restrizioni eccezionali (possono portare persino alla censura di stampa) in quanto si dichiara ufficialmente lo stato di pericolo imminente. Ne consegue che non solo qualsiasi eccezione deve essere autorizzata e preventivamente intercettata, ma comporta anche l’organizzarsi nei casi in cui OGNI fatto anomalo (compresi l’accidentale e l’incidentale) sia “trattato”, dunque “attrezzato” per scongiurarlo in modo differente da ciò che comporta la sicurezza in stato di ordinaria amministrazione. Vedasi europei ove, perciò, non accadde strage.
Domanda: com’è che il carnefice nizzardo, a bordo del suo enorme autoarticolato frigorifero,  è potuto invece (emergere) transitare prima lentamente e poi in accelerazione su quel rettilineo, senza alcun tipo di prevenzione ante?


Mentre il globo era pesantemente coinvolto su Nizza, Ankara e Istanbul (location turche più globalmente conosciute) coglievano l’attimo per un colpo di stato. Umani internazionali di  buona volontà l’hanno pure seguito in diretta elucubrando speranze e timori…

I fatti oggi dimostrano che Erdogan solo in questo modo gliela poteva fare a mettere a rete (a maggior dimostrazione di presa per il culo mondiale: pure su rete internet da lui censurata) ovvero realizzare il suo obiettivo latente da anni. Stiamo parlando di potenza nucleare Nato che oggi, a tutti gli effetti, in persona del suo presidente, può perciò impunemente  dichiarare: ho sconfitto chi mi vuole male, potenzialmente ho diritto di condannare a morte, censurare, eliminare migliaia/milioni di persone che io giudico contro di me. E infatti così sta agendo.

Minchia signor tenente (del potere)…



Attentati e Golpe
Altan

Eventi
Alle ore 22:00 (ora locale) di venerdì 15 luglio 2016, la Jandarma effettua la chiusura di due ponti sul Bosforo con dei carri armati.
Alle ore 22:19, il ministro Binali Yıldırım conferma le voci riguardanti un tentativo di alcuni militari di effettuare un colpo di Stato dopo che alcuni jet ed elicotteri erano stati avvistati a sorvolare, a bassa quota, sia Istanbul che Ankara e dopo aver udito degli spari nei pressi della sede del parlamento turco.
Alle 22:21, l'esercito turco invita la popolazione a rientrare nelle proprie case.
Alle 22:22, viene bloccato qualsiasi accesso ai social network, tra cui Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat, ma non alle Virtual Private Network (VPN) che consentono a chiunque di continuare a postare.
Alle 22:25, i militari irrompono nella sede della rete radiotelevisiva turca TRT ad Istanbul vengono interrotte le trasmissioni televisive. I militari si dichiarano appartenenti ad un "Consiglio di Pace Turco" con l'obiettivo di formare un nuovo governo.
Alle 22:41, i militari bloccano con i carri armati gli accessi all'aeroporto Kemal Ataturk di Istanbul dopo aver disarmato gli agenti di polizia addetti alla sicurezza e, inoltre, viene bloccato l'accesso anche all'aeroporto di Ankara.
Alle 22:43, l'esercito mette in atto alcune sparatorie nei pressi del quartier generale della polizia ad Istanbul.
Alle 22:49, i golpisti riescono ad addentrarsi nel quartier generale dell'esercito turco ad Ankara ed a prendere in ostaggio Hulusi Akar, il capo di stato maggiore delle forze armate turche.
Alle 22:56, i militari autori del colpo di stato si dichiarano pronti a mantenere intatte le relazioni con l'estero e che "lo stato di diritto rimarrà una priorità".[12]
Alle 23:02, i voli in partenza e in arrivo dall'aeroporto di Ataturk vengono cancellati dagli occupanti.
Alle 23:13, la televisione di stato turca diffonde dei comunicati delle forze armate che annunciano l'introduzione del coprifuoco e la proclamazione della legge marziale.
Alle 23:18, i golpisti irrompono nella sede del partito AKP e s'impossessano dell'edificio.
Alle 23:20, i militari provocano un'esplosione nei pressi del Centro di formazione delle forze di sicurezza di Gölbasi, in provincia di Ankara.
Alle 23:24, i militari dichiarano alla TV di stato l'intenzione di creare una nuova costituzione garante della democrazia e della laicità.
Alle 23:35, il presidente Erdoğan si collega da un luogo sconosciuto, attraverso FaceTime, con la CNN Turk per denunciare il tentativo di colpo di Stato dei militari e per incitare il popolo turco a "resistere e scendere in piazza". Anche dalle moschee di tutto il Paese sono partiti incitamenti per combattere contro i golpisti. Durante la notte, numerose persone hanno accolto favorevolmente l'appello del presidente ed hanno organizzato dei movimenti di resistenza nei confronti dei militari. In piazza Taksim, a Istanbul, alcuni civili, dopo essersi scontrati con i militari, sono saliti sui carri armati ed hanno fatto capire agli occupanti che non avrebbero mai sostenuto il rovesciamento del governo di Erdoğan.
Alle ore 04:30, riprendono le trasmissioni televisive delle reti occupate precedentemente dai militari.
Alle 05:30, il governo turco riesce a riprendere il controllo del Paese, mentre Erdoğan ritorna ad Istanbul ed il generale delle forze armate Hulusi Akar viene liberato.
Alle 10:32, viene confermata l'uccisione di 104 presunti golpisti, l'uccisione di 47 poliziotti e la morte di 41 civili (poi diventati 265), i quali sono stati definiti "martiri".
Alle ore 11:50 del 16 luglio 2016, viene confermato il fallimento del colpo di Stato anche se un piccolo gruppo di militari (circa 150) rimane asserragliato nel quartiere generale del comando delle Forze armate ad Ankara per cercare di trattare la propria resa.

Conseguenze
Arresti ed epurazioni governative
Il primo ministro, Binali Yıldırım, ha confermato l'arresto di 2839 soldati di vario grado, di 100 militari uccisi e altri 200 arresi, mentre altri sono stati espulsi dall'esercito. Tra i soldati arrestati vi sono almeno 34 tra ammiragli, generali e colonnelli. Tra gli arrestati vi sono:
Erdal Ozturk, comandante della Terza armata, arrestato per presunta complicità.
Akin Ozturk, ex capo di stato maggiore dell'aeronautica.
Adem Huduti, comandante della Seconda armata.
Avni Angun, vicecomandante della Seconda armata.
Nejat Atilla Demirhan, comandante del dipartimento Mediterraneo e della guarnigione di Mersina, per aver comunicato alla gendarmeria dell'area di sua competenza una presa del potere da parte dell'esercito.
Secondo il governo turco, inoltre, alcuni golpisti hanno tentato la fuga dalla Turchia ed è per questo che si sono intensificate operazioni di polizia lungo le frontiere. Otto ufficiali dell'esercito, invece, sono fuggiti, atterrando con un elicottero in Grecia per richiedere asilo politico. Il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, dopo essersi confrontato con il ministro degli esteri greco Nikos Kotzias, ha richiesto ed ottenuto l'estradizione per i golpisti fuggiti.
I 2.745 magistrati rimossi dall'incarico sono stati arrestati e cinque membri del Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri (HSYK) sono stati destituiti per presunti legami con Fethullah Gulen, considerato da Erdoğan come il responsabile principale del fallito golpe. Sono stati arrestati due giudici della Corte costituzionale, Alparslan Altan e Erdal Tercan, e 58 membri del Consiglio di Stato. Per 140 membri della Suprema corte d'appello sono stati emessi dei mandati d'arresto, 11 dei quali già eseguiti.
Tra gli arrestati vi è anche Bakir Ercan Van, il capo della base militare di Incirlik, accusato di complicità. Secondo il governo turco, infatti, la base sarebbe stata utilizzata per rifornire uno dei caccia utilizzato dai golpisti.
Inoltre, Umit Dundar è stato nominato nuovo capo di stato maggiore per sostituire Hulusi Akar.

Perdite
104 militari uccisi e 2839 arresti
2 UH-60 abbattuti
114 militari uccisi (41 poliziotti e 2 soldati)

lunedì 18 luglio 2016

Vincitori del premio CartoonSea 2016

CartoonSEA 2016 - VIII edizione "Misure Straordinarie"
Grand Prix CartoonSEA per Marco Gavagnin


 VINCITORI DEL VIII PREMIO NAZIONALE DI UMORISMO E SATIRA CARTOONSEA 

Conclusa la fase di partecipazione al concorso, eccoci giunti al momento di svelare i vincitori della VIII edizione del Premio Nazionale di Umorismo e Satira CartoonSEA, dal titolo “MISURE STRAORDINARIE – Mettiamo in sicurezza il lavoro!”

La giuria, presieduta dal vignettista vincitore della scorsa edizione Lele Corvi, per l’edizione 2016 è composta dal vignettista Andrea Pecchia, dall’artista e direttore artistico del Premio Michele Ambrosini, dall’ideatore e promotore del Premio Oscardo Severi e Luciana Forlani di SEA Gruppo s.r.l; assente all’ultimo minuto il vignettista Giuliano Rossetti.

L’incontro della giuria è avvenuto sabato 9 luglio, come di consuetudine, presso la sede di Fano di SEA Gruppo s.rl., l’Azienda che per il settimo anno consecutivo conferma l’impegno di promuovere il Premio CartoonSEA, affrontando con umorismo e satira le importanti e delicate tematiche delle quali si occupa professionalmente ogni giorno, tra le quali consulenza ambientale, sicurezza sul lavoro, qualità, igiene alimentare, formazione.
Una scelta “difficile” per il livello altissimo delle vignette in concorso quest’anno ha portato la Giuria solo intorno alle otto di sera a decidere la rosa dei vincitori e dei segnalati.
Tra le 171 opere totali pervenute da 99 partecipanti, quelle che hanno più colpito la giuria compongono il podio dei disegnatori vincitori che si aggiudicano il montepremi di 2200€:

- GRANDPRIX Marco Gavagnin 
- PRIX Leonardo Cannistrà
- PRIX Walter Leoni
- PREMIO ORIGONE (under 29) Francesco Ruggieri

Inoltre, sono stati segnalati i lavori pervenuti di:
- Samanta Bartolucci
- Lido Contemori
- Marco D’Agostino
- Marco De Angelis
- Fabio Magnasciutti
- Fricca (Filippo Ricca)

Lo Staff organizzatore ringrazia calorosamente la forte partecipazione al Premio, che conferma CartoonSEA uno degli incontri più attesi da disegnatori, vignettisti e fumettisti italiani.

La mostra sarà inaugurata Sabato 23 Luglio alle ore 18.00 e rimarrà aperta al pubblico fino Domenica 7 Agosto presso il Bastione Sangallo, in via Mura Sangallo a Fano (orari di visita: dalle 18 alle 23, tutti i giorni ad ingresso gratuito).

La mostra sarà composta dealle opere vincitrici, e da ulteriori lavori selezionati, dall’esposizione personale di Lele Corvi (vincitore del Grand Prix 2015) e da una serie di eventi correlati al Premio CartoonSEA.




CartoonSEA 2016 - VIII edizione "Misure Straordinarie"
Prix CartoonSEA per Leonardo Cannistrà




CartoonSEA 2016 - VIII edizione "Misure Straordinarie"
Prix CartoonSEA per Walter Leoni




CartoonSEA 2016 - VIII edizione "Misure Straordinarie"
Premio Speciale Franco Origone per Francesco Ruggieri
Il Premio Speciale, è riservato agli under 29 ed è stato istituito nel 2014 in memoria dell’artista Franco Origone, vincitore della prima edizione del concorso.

CartoonSEA 2016 - VIII edizione Misure Straordinarie
Segnalazione per Samanta Bartolucci


CartoonSEA 2016 - VIII edizione Misure Straordinarie
Segnalazione per Lido Contemori


CartoonSEA 2016 - VIII edizione Misure Straordinarie
Segnalazione per Marco D'Agostino


CartoonSEA 2016 - VIII edizione Misure Straordinarie
Segnalazione per Marco De Angelis


CartoonSEA 2016 - VIII edizione Misure Straordinarie
Segnalazione per Fricca (Filippo Ricca)


CartoonSEA 2016 - VIII edizione Misure Straordinarie
Segnalazione per Fabio Magnasciutti



Elenco degli artisti che parteciperanno con le loro opere alla mostra ‪#‎CartoonSEA‬ 2016!
Apertura dal 23 luglio al 7 agosto
orario 18.00-23.00
Bastione Sangallo | Via Mura Sangallo | Fano


LA MOSTRA
Tutte le opere esposte in mostra, che ricordiamo essere aperta da Sabato 23 Luglio a Domenica 7 Agosto, dalle ore 18 alle 23, presso il Bastione Sangallo, in via Mura Sangallo a Fano, saranno raccolte in un catalogo disponibile nei giorni di apertura.

GLI EVENTI CORRELATI
Ad integrazione della mostra CartoonSEA, vi invitiamo a trascorrere con noi in particolare tre serate organizzate a cura di Rembò e Bastione Sangallo:

– martedì 26 luglio, ore 21.30 – ingresso gratuito
Proiezione del film TEMPI MODERNI (USA 1936, di Charlie Chaplin)

– mercoledì 27 luglio, ore 21.30 – ingresso subordinato all’acquisto del libro
Spettacolo teatrale SCARABOCCHI di Maicol&Mirco

– martedì 2 agosto, ore 21.30 – ingresso gratuito
Proiezione del film SCIOPERO! (URSS 1925, di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn)


Ufficio Stampa CartoonSEA
press@premiocartoonsea.it
0721-860053
Via P. Borsellino 12/d
61032 Fano (PU)


Altre vignette in mostra:
Uber con "A norma"

sabato 16 luglio 2016

Premio Galantara 2016





Inaugurazione della mostra 
 Marc'Aurelio,
la satira a cavallo...
tra due epoche

Una mostra di Fabio Santilli sul Marc'Aurelio, ilpiù famoso periodico satirico romano,
da Gabriele Galantara a Ettore Scola
(con disegni originali).

La mostra è anticipata da una tavola rotonda sul tema:
LA MISSIONE DELLA CARICATURA NELLA STORIA E NELL'ARTE.
e
assegnazione del
Premio Biennale Galantara 2016 a RICCARDO MANNELLI.
16 luglio 2016, ore 17,00 - MONTELUPONE (MC)


Da Cronache Maceratesi

MONTELUPONE - Sabato a palazzo dei Priori la consegna del premio Galantara al maestro pistoiese Seguirà l'inaugurazione della mostra "Marc'Aurelio, la satira a cavallo... tra due epoche, da Gabriele Galantara ad Ettore Scola"


Una delle più celebri illustrazioni del maestro Gabriele Galantara


Andrà all’autore Riccardo Mannelli il premio Galantara 2016.
Il prestigioso riconoscimento “L’Asino di Ratalanga” che riprende l’immagine del più importante giornale satirico italiano del Novecento (L’Asino appunto), definito anche “L’Oscar della satira”, si inserisce nelle attività disposte per il 150esimo anniversario della nascita del monteluponese Gabriele Galantara, e si svolgerà sabato 16 luglio.
Alle 17 al teatro Nicola Degli Angeli tavola rotonda “Gabriele Galantara, la missione della caricatura nella storia e nell’arte”. Interverranno Melanton, Dino Aloi, Giorgio Galeazzi, Paolo Moretti, Valerio Zandonà, Ro Marcenaro.
Mannelli verrà premiato alle 19 a Palazzo dei Priori “per la sua attività di caricaturista puro, straordinario illustratore, degno erede dell’arte satirico caricaturale di tipo galantariano”. Seguirà l’inaugurazione della mostra documentaria Marc’Aurelio, la satira a cavallo… tra due epoche, da Gabriele Galantara ad Ettore Scola” Informazioni: centro Studi Galantara, telefono 347.6322917, centrostudi@galantara.it, www.galantara.it .


L'Asino giornale settimanale satirico

A seguire alcune delle ultime opere di Riccardo Mannelli

mafia capitale morale

ride la Boschi... è preparata

Renzi cippa lippa

ritratto di Oliviero Toscani

ritratto della Raggi

soldi, conti e ... batoste

Riccardo Mannelli

venerdì 15 luglio 2016

Nizza

Il post è stato modificato il 16 /07/2016

Nice

Plantu


FRANCIA SOTTO ATTACCO
Camion sulla folla Nizza
Spari all'impazzata, 84 morti
Europa.
Sul lungomare, alle 22.45 erano in corso festeggiamenti per la festa del 14 luglio, la presa della Bastiglia (considerata l’inizio della rivoluzione francese, 1789).
Testimoni riferiscono che gli spari contro la folla sono partiti da un camion che correva all'impazzata'. Ucciso l'autista, un complice sarebbe in fuga.
Site*, sostenitori Isis celebrano il massacro



73 morti a soli 260 km. e non è ancora finita e il dolore è talmente forte che sembra quasi di sentire le urla e gli spari e l'odore del sangue e della polvere da sparo...
Augusto Rasori



LA CATTIVA INFORMAZIONE PROVOCA DANNI
no comment
Gianfranco Uber


tu che guidi un camion
sai un sacco di cose
sai mettere la seconda la terza eccetera
non è una cosa banale
c'è molto prima di questo
sei un essere sapiente
se volevi unirti al tuo dio, ecco: non esiste
non esiste
il tuo il mio
sei una massa di cellule inerti, ora
non puoi scoparti nessuna vergine
sei concime
hai solo interrotto vite
baci
speranze
altro
e mi sorprendo a pregare perché tu lo comprenda
ma non puoi
tu non esisti
non esisti più
fabio magnasciutti

fleurs
Magnasciutti 


Nizza
CeciGian

Attentat Nice
Bado


C’è un’inevitabile prossimità d’affetti: i familiari, gli amici più stretti. Ma oltre non so mettere confini. Si parla dei morti ancora senza nome, a Nizza, e un giornalista ha appena detto in tv: non si sa se ci sono italiani, ancora non si sa se e quando potremo tirare un sospiro di sollievo. Ci ho provato a pensare al signor Rossi sotto le ruote di quel camion: è orribile. Ma – lo confesso – provo lo stesso strazio per Monsieur Dupont, Herr Muller o Mr Smith. Le vittime - credo e sento - non hanno passaporto.
Paolo Pernigotti


#PrayForNice
Romaniello






Senza parole ...
Gio
www.caricaturegio.altervista.it




à mes collègues dessinateurs, à Plantu, à Louison, on est pas OBLIGÉS de faire un dessin quand il y a eu un attentatPhil Umbdenstock


Ancora una volta a testimoniare la barbarie ...
Tiziano Riverso




Après les crayons, les tours Eiffel, les drapeaux tricolores, les Manneken-Pis, les Tintin, on dessine quoi des camions, des palmiers, des feux d'artifice ? On ne dessine rien. On ferme sa gueule.Pierre Ballouhey


Allons enfants de la patrie...
Fulvio Fontana


15 luglio 2016 - All'indomani dell'attentato di Nizza, Hollende pronuncia un discorso in cui richiama i Francesi all'unità.
© Milko Dalla Battista


Steve Breen


La paura non deve sopraffare l'intelligenza, la razionalità, diceva l'ambasciatrice francese Catherine Colonna poche ore prima dell'attentato di Nizza. Nel cortile di palazzo Farnese storica sede dell'ambasciata francese, la banda dei carabinieri suonava l'Inno di Mameli e la Marsigliese per la festa della Bastiglia. Fuori i controlli di sicurezza francesi con la polizia e i militari italiani schierati a protezione dell'ingresso. Che la Francia sia nel mirino è un'ossessione quotidiana, fuori e dentro il Paese. Chi sono gli attentatori di Nizza? Lupi solitari, esponenti di un terrorismo che si è radicalizzato in solitario sul web, oppure membri addestrati di cellule jihadiste legate all'Isis come quelli che hanno già colpito a Parigi con la strage del Bataclan? [...]



*= Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste sul web.