sabato 17 giugno 2017

WOW: Incontro con Athos Careghi


Domenica 18 giugno 2017, ore 16:30
Ingresso libero


Da WOW Spazio Fumetto


Il mensile della zona 4 di Milano, QUATTRO, ospita dal 2008 le vignette di Athos. L’artista illustra anche i racconti e le “Storie di storia” dello scrittore Giovanni Chiara.Il libro Professione Cartoonist, pubblicato da QUATTRO, raccoglie 100 vignette realizzate da Athos negli ultimi anni, suddivise in alcune ampie categorie (la città, il cibo, l’ospedale, il noir, ecc.) introdotte con spirito ironico e pungente da un breve testo dello scrittore Giovanni Chiara.
Athos osserva la ricca e multiforme realtà del presente con acutezza, popola il suo mondo di figure ingenue, furbette o stupite, che in una sintesi perfetta ci fanno sorridere e riflettere sulla nostra condizione, riuscendo a rappresentare l’assurdo e l’inevitabile destino degli umani.
Il libro è un omaggio all’artista che offre un quadro ampio e variegato dei suoi personaggi, dei suoi temi e del suo inconfondibile stile.
Domenica 18 giugno alle ore 16:30 Athos sarà ospite di WOW Spazio Fumetto per raccontare i segreti del mestiere di vignettista.
Da sabato 17 giugno al 2 luglio 2017 sarà inoltre possibile ammirare una selezione dei migliori disegni originali tratti dalla decennale collaborazione con Quattro.

L’AUTORE

Atos Careghi in arte Athos nasce a Correggio (Reggio Emilia, Italia) nel 1939. Si trasferisce a Milano dopo alcuni anni in Olanda e in Belgio. E’ laureato in economia e commercio.
Esordisce con una vignetta umoristica pubblicata sul Vittorioso nel 1952. Di pochissime parole – quasi tutte sornione e azzeccate – produce in prevalenza disegni senza battuta, sviluppa la sua prima produzione nell’umorismo disegnato con vignette di stampo metafisico, tragiche, corrosive, per tali ragioni poco pubblicate. Fa parte di quella selezionata schiera di disegnatori ospitata, negli anni Sessanta, ne Il delatore, una pubblicazione forse troppo in anticipo sui tempi, che diventerà una ghiotta rarità bibliografica. Poi si “ravvede”, e finalmente pubblica copiosamente su Help, Bertoldo, Candido, King Kong, La Settimana Enigmistica, periodici Mondadori (Gialli, Neri, Segretissimo, Urania), Zakimort, Intrepido e Il Monello, Il Mago, Famiglia TV, Satyricon (sezione del quotidiano La Repubblica), La Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, Guerin Sportivo e Humor Graphic.
Oltre a produrre vignette umoristiche “generaliste”, è anche autore di vignette antimilitariste (“Soldati”, “Signornò” e “Pacifico”) e sul mondo amministrativo (“I burocrati”), e di strisce (Mc Lader, Dada, Fiorello).
A partire dagli anni Ottanta pubblica su Il Giornalino la sua striscia più nota, Fra Tino, un candido monachino ricco di trovate fantasiose, che viene pubblicata settimanalmente. Le Edizioni S. Paolo ne hanno pubblicato anche una raccolta, “I Fioretti di Fra Tino” (tradotta anche in Brasile come “Fioretti di Frai Tino”).
Partecipa – con frequenti riconoscimenti e vigorose pacche sulle spalle – a molte e importanti rassegne umoristiche, come la “Notte delle vignette” di Spotorno, Godega Fumetto, e i festival di Gallarate, Cavernaga e Forte dei Marmi

venerdì 16 giugno 2017

L'Unità, Sergio Staino e la lettera a Matteo Renzi.



A chi mi chiede de l'Unità

LETTERA APERTA A MATTEO RENZI

15 giugno 2017
Sono rimasto profondamente colpito, sfavorevolmente, dalla risposta data da Matteo Renzi alle domanda a lui posta da Massimo Giannini sulla situazione de l’Unità. In pratica il nostro Segretario se l’è cavata spiegando che l’Unità ormai è in mano a privati e che questa scelta di consegnarla in mano a privati non è stata fatta da lui ma da segretari precedenti, per cui tanta solidarietà e comprensione umana per i dipendenti ma che si rivolgano a qualcun altro perché lui non c’entra, arrivederci e grazie. Ho riascoltato quattro volte sul sito di Repubblica questa sua tranquilla e allucinante logica per la quale la riapertura de l’Unità era stata frutto di una iniziativa totalmente privata. Naturalmente ho scritto subito un sms sia a lui che al Vicesegretario Martina chiedendo spiegazioni e proponendo per l’ennesima volta un incontro per discutere insieme delle possibilità superstiti per il salvataggio del giornale. Come ormai capita da mesi, silenzio assoluto.

In altri tempi, a questo punto, avrei sicuramente scritto una lettera ufficiale come Direttore de l’Unità al nostro Segretario, inviandola attraverso i canali istituzionali del partito. Oggi i tempi sono cambiati e di luoghi istituzionali del partito, grazie al disinteressamento continuo dello stesso Renzi, non esiste in pratica più nulla. Non mi resta quindi che affidare questa mia lettera ai canali informativi più tradizionali, non certo affascinanti come quelli del partito, ma sicuramente più efficaci.

Quel che ha risposto Renzi a Giannini è una sonora bugia o, se vogliamo usare termini più amati dal nostro Segretario, una vera e propria fake news. E’ vero che non è stato Matteo il primo Segretario che ha chiesto l’intervento privato nella società proprietaria de l’Unità ma non è vero che lui non abbia la piena responsabilità della nascita e della formazione dell’attuale società proprietaria Unità srl.

L’idea di investire su l’Unità non partì certo dai proprietari della Pessina Costruzioni che invece aderirono al progetto solo dopo le pressanti richieste dello stesso Renzi. Lui, e solo lui, Matteo Renzi, si era speso nei giorni del fallimento della NIE nell’estate del 2014, in una solenne promessa di riaprire l’Unità al più presto. Conservo un sms del 29 luglio 2014 inviatomi da Matteo nel quale, tranquillizzandomi sulla triste sorte de l’Unità, affermava: “Io la tengo aperta. Fosse anche l’ultima cosa che faccio”.

In questo caso mantenne la promessa e dopo aver rifiutato possibili finanziatori sgraditi perché in odore dalemiano e altri impossibilitati a partecipare per imbarazzanti vicende giudiziarie, scelse di puntare su Massimo Pessina e Guido Stefanelli. I due naturalmente non sapevano un bel nulla di editoria, né avevano mai pensato che in vita loro si sarebbero dovuti interessare di questo difficile e particolare settore produttivo. Matteo però li blandì con mille promesse. Loro rischiavano grosso, per cominciare una bella somma (si parla di 10 milioni di euro) come fideiussione sul fallimento della NIE che permettesse loro di utilizzare il marchio “Unità”, e altri milioni per rimettere in piedi organizzativamente la vita del giornale. Non dovevano preoccuparsi, diceva loro Matteo, tutti quei soldi sarebbero stati ben presto rimborsati dal partito; in più il partito avrebbe assicurato loro un buon guadagno, in particolare dalla capillare diffusione del giornale. Subito dai 10 000 ai 30 000 abbonamenti annui raccolti tra i dirigenti, tra gli eletti e dai tanti circoli sparsi in tutta Italia. E poi, naturalmente, iniziative, interviste, forum, qualunque cosa che potesse servire a far conoscere e diffondere il giornale. I due si sono fidati, vogliamo fargliene una colpa?

Come garanzia di tutto questo il PD entrava nella nuova società con il 20% delle quote (quote che ancora conserva) e con una “golden share” che permetteva al Segretario di scegliere gli organi dirigenti del giornale e l’ingresso di nuovi soci. Grazie a questi accordi Matto Renzi in prima persona ha scelto i vari direttori del giornale, da Cuperlo che non volle accettare, a D’Angelis, fino al sottoscritto. Ma per il resto, per tutti gli impegni presi come aiuto oggettivo e soggettivo alla crescita del giornale, niente è stato realizzato. Dei 30 000 abbonamenti promessi, al mio arrivo al giornale ne ho trovati solo 400 (non mila, proprio quattrocento). Non parliamo poi del resto: mai un’intervista al giornale, mai un incontro politico di discussione, mai un forum e perfino messi fuori i diffusori del giornale dalle riunioni della Leopolda.

E ancora oggi la situazione è la stessa: la società proprietaria divisa fra l’80% a Pessina e Stefanelli e il 20% alla società EYU, diretta emanazione del PD e quindi di Renzi; sito de l’Unità totalmente in mano al PD e non controllato dal direttore de l’Unità. Si può quindi parlare di estraneità del PD e del suo Segretario dalle vicende politiche, culturali e finanziarie del nostro giornale? Certamente no.

So benissimo che le difficoltà attuali del giornale vengono da lontano e che dipendono in larga misura anche dalla gestione che è stata fatta di questo nostro foglio negli ultimi 20 o 30 anni, ma questa eredità del passato non può servire assolutamente a giustificare la superficialità con cui sono state trattate la riapertura e la gestione attuale del giornale. Di tutto questo disagio, proprio per il suo ruolo, Matteo Renzi è il primo dei responsabili.

Lui ovviamente non vuole ammettere questo e ricorre alla più misera delle opzioni umane: la bugia. Di fronte a questo ho un tal senso di disgusto che devo stare molto attento a come continuare questa lettera. Dirò quindi solo una cosa, dirò che negli Stati Uniti, democrazia che il nostro Renzi ama molto, presidenti eletti a furor di popolo, per una bugia sono stati costretti a dimettersi.

Sergio Staino, Direttore de l’Unità

Staino: " Una striscia di Silver che se il giornale fosse uscito avrei voluto pubblicare"

16 giugno 2017

Cari amici,
naturalmente sto ricevendo molte lettere di risposta alla mia lettera aperta a Matteo Renzi. Il tenore è un po' quello sintetizzato dalla lettera di Giovanni Bosco che qui vi riporto. Vi allego anche una mia vignetta sull'argomento.
A presto
Sergio


Carissimo Sergio,
sono sbalordito! Che L'Unità da anni ormai non sia amata dalla sinistra con tutte le definizioni che ama darsi, è cosa risaputa, diversamente non saremmo arrivati al punto in cui un segretario eletto con il 70% dei voti va a raccontare balle in una intervista ad uno dei più importanti quotidiani amato dalla sinistra, quello sì!
Penso che sarebbe giusto, necessario, perché siamo già fuori tempo massimo, scrivere un testo da sottoporre ad un giudizio e quindi ad adesione, non diretto solo ai lettori "incazzati" del giornale, come il sottoscritto e chissà quanti altri, ma rivolto anche, direi in primis, agli iscritti PD e a tutti coloro che l' hanno riconfermato segretario del partito (domando: ma è ancora un partito?), un segretario che si permette di esprimersi in quel modo poi...
Non solo negli USA , ma anche in Germania, in Francia, Inghilterra, in molti paesi dove comunque un politico, anche con meno responsabilità di quante ne ha Renzi, si dimettono per una bugia.
Caro Sergio qui non si tratta solo di una grave bugia, ma di un vero e proprio schiaffo in pieno viso, pubblico, a chi lavora nel giornale, a te che lo dirigi, e in particolare a tutti quelli come me che sono disposti, come sempre, ad impegnarsi per L'Unità, non tanto e solo perché la amano, ma perché ritengono "indispensabile" un giornale, in edicola, aperto al confronto all'interno di tutto il mondo della sinistra riformista almeno.
Io non accetto una offesa simile, deve chiedere scusa Renzi, si renda conto che sta sbagliando.
Anche se non in modo pieno lo stimavo, adesso non più. Non voglio e mi dispiace che il PD perda, ma forse se ai prossimi ballottaggi si perde una barca di Comuni, dovrà pure farsi qualche domanda.
Un forte sincero abbraccio
Giovanni Bosco


The last one - 3 giugno 2017

giovedì 15 giugno 2017

World Press Cartoon Caldas da Rainha 2017: GRAND PRIZE and EDITORIAL CARTOON

World Press Cartoon Caldas da Rainha 2017


GRAND PRIZE  - Immigrants  - 
Alireza Pakdel - Iran - Etemad
Al cartoon «Gli immigrati»  del disegnatore iraniano  Alireza Pakdel , pubblicato sul quotidiano  «Etemad»  nel mese di agosto 2016 è stato assegnato il Gran Premio della 12 ° edizione del World Press Cartoon.

Primo premio nella categoria del fumetto editoriale, l'autore ha ricevuto un premio in denaro di 10.000 euro.



EDITORIAL CARTOON



GRAND PRIZE  and
1° PREMIO 1° PRIZE  - Immigrants
Alireza Pakdel - Iran - Etemad



2° PREMIO 2° PRIZE  - Nice Attack
Michael Kountouris - Greece - Efimerida Ton Syntakton





3° PREMIO 3° PRIZE - Welcome
Costantin Sunnerberg - France - Courrier International


Honorable mentions



14 of July
Eric van der Wal - Netherlands - De Telegraaf



Censorship
Naid Zamani -Iran - Esfahanemrooz



Barbed Wire Trump
Marco De Angelis - Italy - Buduar



Brexit
Antònio Jorge Goncalves -Portugal - Pùblico


La cerimonia di premiazione ha avuto luogo a uno spettacolo dove umorismo regnava, con la presenza di importanti personalità cartooning internazionale e il paesaggio culturale di Caldas da Rainha, la città che ospita l'evento 2017.

Il direttore del salone, il disegnatore portoghese António Antunes , ha sottolineato il ruolo importante che l'umorismo ha per la vitalità della stampa: «Le vignette politiche sono un segmento critico e un diritto della libertà, senza la quale i giornali non possono sopravvivere e soddisfare i loro obiettivi sociali e civili. »

Il sindaco di Caldas da Rainha, Fernando Tinta Ferreira, ha evidenziato la proiezione internazionale che World Press Cartoon porta alla città: «Questo è un evento che porta a Caldas da Rainha grandi artisti provenienti da tutto il mondo che trovano, come è nostra tradizione, un ambiente favorevole alla creazione in libertà. In una città segnata dal lavoro della grande tradizione caricaturista di Rafael Bordalo Pinheiro è naturale e logico questa connessione ad un concorso che celebra ciò che è meglio farlo in tutto il mondo in questa arte. »



Complimenti a tutti i vincitori!!


 Da sinistra a destra: Toshow Borkovic (Serbia), Luiz Carlos Fernandes (Brasile), Eduardo Baptistão (Brasile), António Antunes (l'organizzatore), Maria Jardim Pereira (Caldas da Rainha Consiglio Comunale), Constantin Sunnerberg (Francia, in basso) , Xavier Bonilla (Ecuador), Alireza Pakdel (Iran), Mariagrazia Quaranta (Italia), Michael Kountouris (Grecia) e Silvan Wegmann (Svizzera).

Tutte queste vignette sono parte della selezione operata da una giuria internazionale tra le centinaia di opere presentate al concorso e provenienti da tutti i continenti.

Questa selezione di 267 opere migliori concorrenti forma la mostra che sarà aperta al pubblico presso il Centro Culturale e Congressi di Caldas da Rainha, con ingresso gratuito, dal 11 giugno-10 agosto.

Cartoni animati che modellano un divertente ritratto del mondo, sono stati pubblicati in 168 quotidiani e riviste in 51 paesi.

Il visitatore può acquistare il bel catalogo, in vendita presso il sito espositivo.


Da Euronews
Il World Press Cartoon è tornato.
Dopo una sospensione dovuta a problemi di budget, il concorso dedicato alle migiori vignette politiche pubblicate sulla stampa mondiale ha consegnato il suo palmares 2017 a Calda da Rainha, in Portogallo.

L’iraniano Alireza Pakdel ha vinto il gran prix e il primo premio nella categoria “vignette editoriali” con la sua striscia sull’immigrazione. Un sogno divenuto realtà per il caricaturista

ALIREZA PAKDEL, vincitore del grand prix: “Ho sempre sognato di vincere un premio cosi. Da quando faccio questo lavoro mi sono sempre detto: ‘ah se potessi vincere il premio del World Press Cartoon’ ed ecco che vinco ben due importantissimi premi”

I flussi migratori fanno parte dei grandi temi affrontati quest’anno.

La giuria internazionale ha selezionato 267 vignette realizzate da disegnatori di una cinquantina di nazionalità. L’obiettivo è sottolineare il coraggioso impegno di tutti i caricaturisti del mondo.

KOUNTOURIS, vignettista: “Il World Press Cartoon è veramente quello di cui hanno bisogno i disegnatori in questo momento. Questi ultimi anni sono stati davvero molto duri per loro: dall’attacco a Charlie Ebdo, fino alla detenzione del caricaturista turco Musa Kart e, bene inteso, ci sono stati molti casi in cui sono stati attaccati. Per questo grandi festival come questo sono quello di cui l’arte delle vignette politiche e satiriche ha bisogno in questo momento difficile”.

Il greco KOUNTOURIS si è aggiudicato il secondo premio di disegno editoriale con una vignetta sull’Attentato di Nizza del 14 luglio scorso.

Ma è certamente il nuovo presidente statunitense Donald Trump ad essere il piu’ disegnato di tutti. Ed è proprio Donald Trump a valere per l’italiana GIO il terzo posto sul podio.

GIO, vignettista: “Questo è ancora un mondo molto maschile. Ma ci sono anche molte disegnattrici donne di valore. cerchiamo insieme di far vedere il mondo anche dal nostro punto di vista, ci auspoichiamo semopre un mondo pieno di pace”.

Gio ha immaginato The Donald con un nuovo taglio di capelli.

Il festival si svolge nel Centro culturale e di congressi di Caldas da Rahina fino al 10 agosto.
Un ritorno dopo la cancellazione dell’edizione del 2016. Per questo la riapertura è cosi importante per il fondatore del festival, che offre anche un’ idea al sindaco della città che ospita l’evento.

ANTÓNIO ANTUNES, direttore del Festival:“Sono contento di poter dare continuità a questo progetto. Abbiamo ripreso la nostra velocità di crociera, è un festival celebrato in tutto il mondo dei disegnatori di vignette politiche, tutti riconoscono che si tratta di un evento d’eccellenza. E’ giusto che vada avanti, non sarebbe normale il contrario”

FERNANDO MANUEL TINTA FERREIRA, Sindaco di Caldas das Rainhas: “Se portiamo le nostre idee fino in fondo, questo evento potrebbe essere il punto di partenza per creare un’esposizione permanente per le vignette politiche e fare di questa città un vero punto di riferimento”.


--------------------------------------------------------
Il World Press Cartoon distingue le opere anche in altre due Categorie:




World Press Cartoon Caldas da Rainha 2017 : GAG CARTOON

Il World Press Cartoon è tornato.
Dopo una sospensione dovuta a problemi di budget, il concorso dedicato alle migiori vignette politiche pubblicate sulla stampa mondiale ha consegnato il suo palmares 2017 a Calda da Rainha, in Portogallo.



Tre le categorie in cui sono state suddivise le opere

Qui GAG CARTOON, il DISEGNO UMORISTICO



Complimenti a tutti i vincitori!!
e a Antonio Antunes per tutto!!



1° PREMIO 1° PRIZE  - The Speaker -
Toshov Borgovic - Serbia - Ilustrovarna Politica


2° PREMIO 2° PRIZE  - Rio
Silvan Wegmann - Svizzera - Schweiz am Sonntag



3° PREMIO 3° PRIZE - Compulsive Gambling
Xavier Bonilla  - Ecuador - Nuestro Mundo


Honorable mentions


The Little Soldier
Rousso -France - Zelim




Darkness 
Trayko Popov - Bulgaria - Cartoon Art


Little Sailing Boats
Silvano Mello - Brazil - O Trem Itabirano


---------------------------------------------------------------

Il World Press Cartoon distingue le opere anche in altre due Categorie:





World Press Cartoon Caldas da Rainha 2017: GRAND PRIZE and EDITORIAL CARTOON

mercoledì 14 giugno 2017

World Press Cartoon Caldas da Rainha 2017 : CARICATURE

Il World Press Cartoon è tornato.
Dopo una sospensione dovuta a problemi di budget, il concorso dedicato alle migiori vignette politiche pubblicate sulla stampa mondiale ha consegnato il suo palmares 2017 a Calda da Rainha, in Portogallo.


Complimenti a tutti i vincitori!!
e a Antonio Antunes per la grande manifestazione!!

Tre le categorie in cui sono state suddivise le opere

Qui le CARICATURE



1° PREMIO 1° PRIZE - Fidel Castro -
Luiz Carlos Fernandes - Brasil - Diàrio do Garande ABC



2° PREMIO 2° PRIZE - Bob Dylan
Eduardo Baptistao - Brasil -Veja



3° PREMIO 3° PRIZE - Trump Punk
Mariagrazia Quaranta / GIO - Italia - L'Unità




Honorable mentions




Bob Dylan
Augustin Sciamarella - Italia - El Pais



Fidel Castro
Shankar Pamarthy - India - Sakshi Daily


David Bowie
Cau Gomez - Brasil - A Tarde

----------------------------------------------------------------


La premiazione di GIO che sotto la giacca indossa la maglietta Buduar.




Luiz Carlos Fernandes e Eduardo Baptistao 


Tutte queste vignette sono parte della selezione operata da una giuria internazionale tra le centinaia di opere presentate al concorso e provenienti da tutti i continenti.

Questa selezione di 267 opere migliori concorrenti forma la mostra che sarà aperta al pubblico presso il Centro Culturale e Congressi di Caldas da Rainha, con ingresso gratuito, dal 11 giugno-10 agosto.

I cartoons  che modellano un divertente ritratto del mondo, sono stati pubblicati in 168 quotidiani e riviste in 51 paesi.


Il visitatore può acquistare il bel catalogo, in vendita presso il sito espositivo.


----------------------------------------------------------

Il World Press Cartoon distingue le opere anche in altre due Categorie:



World Press Cartoon Caldas da Rainha 2017: GRAND PRIZE and EDITORIAL CARTOON




martedì 6 giugno 2017

L'umorismo grafico e il calcio

L'UMORISMO GRAFICO E IL CALCIO
Di Francisco Punal Suárez
Yuri Kosobukin - Ucrania.

Turcios - Colombia

Día de reyes - dibujo de Ángel Boligán - México

Ivan Haramija - Croacia.

Seyran Caferli - Azerbaiján.


Vladimir Kazanevsky - Ucrania.

Zidane - Joaquín Aldeguer.

EL HUMOR GRÁFICO Y EL FÚTBOL
Por Francisco Punal Suárez


El reciente triunfo del equipo español Real Madrid sobre el Juventus italiano, en la final de la Champions, con un record al ganar dos copas consecutivas, y otro, a cargo de Cristiano Ronaldo al marcar en tres finales de la Copa de Europa, fue noticia destacada en los medios de comunicación.

Los caricaturistas también fijan su atención en este deporte y con sus obras ratifican al fútbol como una de sus fuentes de inspiración. El fútbol es vida, ejercicio, salud, alegría,
emoción, esfuerzo, voluntad, triunfo, y también, derrota, decepción, tristeza, enajenación, apuestas, trampa, dopaje, adicción...

La caricatura es una forma sintética y humorística del arte. El caricaturista, con su
imaginación y sus propuestas paródicas, nos presenta relaciones insospechadas
entre las cosas.

La caricatura dedicada al fútbol es muchas veces un pretexto de los dibujantes para referirse a sentimientos de los seres humanos, y a situaciones absurdas, exageradas, insólitas y ridículas, donde se trastocan los valores y aflora el humor.

Las caricaturas personales de los futbolistas son también un reto para los dibujantes, porque ¿cómo sintetizar en una obra las características de un ser humano? ¿Cómo captar el alma del caricaturizado?

El PortoCartoon , que organiza el Museu Nacional da Imprensa, que dirige Luis Humberto Marcos, en la ciudad portuguesa de Oporto, nos ofreció este año una muestra dedicada a homenajear a Cristiano Ronaldo y a retratar su impacto a escala mundial. La  muestra fue llevada, entre otras localidades, a Madeira, donde nació la estrella futbolística. Nuestros lectores pueden ver aquí algunos ejemplos.

Lo cierto es que el fútbol constituye una referencia constante para los caricaturistas
que, con vigor, astucia e ingenio, abordan la realidad del mundo y, sin concesiones a la risa fácil, nos invitan a compartir las múltiples aristas de un tema con una mirada que puede ser risueña, crítica, humorística o satírica, pero siempre con una cuota de reflexión. De esta manera, el humor desempeña su papel de entrenador de la mente, de ejercitador del raciocinio.



Benny


L'UMORISMO GRAFICO E IL CALCIO
Di Francisco Punal Suárez


Il recente trionfo della squadra spagnola del Real Madrid contro la squadra italiana Juventus  nella finale di Champions League ha segnato due record , quello del Real di vincere due coppe consecutive, e quello di Cristiano Ronaldo di segnare in tre finali di Coppa Europa, tutti  i media, ne hanno parlato.

I cartoonists anche, rivolgono la loro attenzione a questo sport e le loro opere ratificare il calcio come una delle sue fonti di ispirazione. Il calcio è  vita, esercizio fisico,  salute, gioia,
emozione, fatica, se si, vince, ed anche sconfitta, delusione, tristezza, alienazione, gioco d'azzardo, truffa, doping, dipendenza ...

La caricatura è un'arte sintetica e divertenti. Il caricaturista, con la sua
immaginazione parodico e proposte, presenta rapporti insospettabili
tra le cose.

Le vignette dedicate al calcio sono spesso un pretesto degli artisti per riferirsi a sentimenti degli esseri umani, e situazioni assurde, esagerate, insolite e ridicole in cui i valori sono interrotti e umorismo emergono.

La caricature personali dei giocatori sono anche una sfida per i vignettisti, perché come da sintetizzare in opera le caratteristiche di un essere umano? Come catturare l'anima di caricatura?

Il PortoCartoon, organizzato dal Museu da Imprensa Nacional, Luis Humberto Marcos che gestisce nella città portoghese di Oporto, ha offerto quest'anno una mostra dedicata a rendere omaggio a Cristiano Ronaldo e ritrarre il suo impatto a livello mondiale. La manifestazione è stato portata, tra l'altro, anche a Madeira, dove è nata la stella del calcio. I nostri lettori possono vedere qui alcuni esempi.

La verità è che il calcio è un riferimento costante per vignettisti
che con vigore, intelligenza e arguzia, affrontare la realtà del mondo e, senza concessioni al facile risata, vi invitiamo a condividere le molteplici sfaccettature di un argomento con un look che può essere ameno, critico, umoristico o satirico, ma sempre con un che di riflessione. Così, l'umorismo svolge il suo ruolo di allenatore della mente, esercizio per la ragione.


Ti potrebbe interessare anche:



"CRISTIANO RONALDO: Caricatura e Imprensa Mundial"!
a cura di Francisco Punal Suarez (raccolta di caricature del campione del Real Madrid)

lunedì 5 giugno 2017

Attenzione curve pericolose




Curve pericolose
La notizia del  bacio della mano al capobastone della ndrangheta finalmente "estratto" dopo anni di latitanza dal suo nascondiglio (casa sua), giustamente oscurata dai fatti tragici del terrorismo, è di quelle che rimangono poco nelle prime pagine e nelle home pages.
Attenzione però: l'endemica situazione di precarietà e disoccupazione rischia di far crescere la riconoscenza verso i pochi datori di lavoro.
E, come diceva Sciascia, la linea della palma si alza costantemente.
Gianfranco Uber




Gesti d'affetto
"BACIAMOLEMANI!!!"
Tiziano Riverso


Oggi lezione sul baciamano
Fulvio Fontana



REGGIO CALABRIA - 2 giugno 2017 - Dopo 23 anni di latitanza, sono scattate le manette per "U capra" Giuseppe Giorgi, considerato uno dei cinque latitanti più pericolosi d'Italia. Irreperibile dal '94 e attualmente considerato al vertice della famiglia Romeo "Staccu", il boss cinquantaseienne è stato arrestato questa mattina a San Luca, dopo quasi sei ore di perquisizione nella storica casa di famiglia, raggiunta e circondata nella notte da centinaia di carabinieri.

A sottolineare il 'prestigio' che Giorgi ancora ricopriva nella zona, all'uscita dalla casa dove era nascosto alcuni passanti si erano fermati e gli hanno baciato le mani, come mostra un video esclusivo mandato in onda dal Tg1.


La scena del baciamano fatto da un vicino al boss Giuseppe Giorgi dopo la cattura è "ignobile, ma non è certo né condivisione né tantomeno segno di debolezza dello Stato che anzi, in questa occasione, ha dato una straordinaria dimostrazione di forza". Lo ha detto all'ANSA il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho. "I carabinieri che si abbracciano felici come bambini dopo l'arresto - ha aggiunto - sono la parte più bella di uno Stato efficiente in grado di catturare un latitante".



Festa della Repubblica
Cecigian

--------------------------------------

Gratteri ha parlato agli studenti: «Dovete studiare, comportarvi bene, essere educati. A 18 anni donare il sangue e andare a trovare gli anziani nelle strutture. Solo da voi può giungere il vero segnale di cambiamento della Calabria! Noi ce la stiamo mettendo tutta».

Il Procuratore Capo di Catanzaro, la scorsa settimana, è stato ospite della sede Rai regionale per presentare il volume "L'inganno della mafia" (edito da Rai Eri), scritto in collaborazione con Antonio Nicaso, studioso dei fenomeni criminali.

Nicola Gratteri, dall'aprile del 2016 Procuratore della Repubblica del capoluogo della regione Calabria, ha spiegato come è nato il libro: «Tutto è iniziato quando abbiamo visto ragazzini delle scuole medie emulare protagonisti di fiction e film sulla mafia. Cit Maurizio Costanzo show. Il suo libro nasce anche dai racconti di noi docenti: "Molti insegnanti ci hanno raccontato che davanti alle scuole medie i bambini giocano a parlare, a vestirsi e ad avere soprannomi dei protagonisti mafiosi dei film e delle fiction" Il dramma è che i ragazzi, soprattutto in quell'età così difficile, non capiscono che non esiste la Mafia buona che crea posti di lavoro, che salva famiglie dal lastrico, e la Mafia cattiva che brucia bambini nell'acido, distrugge famiglie, fa pagare il pizzo a commercianti finché nella loro vita l'unica via d'uscita rimane il suicidio. L'emulazione è quell'atto, costituente esercizio di un diritto soggettivo, che non abbia altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri, configurandosi così come abuso del diritto. Pensiamo un attimo ai nostri ragazzi quanta televisione guardano: da pomeriggio con Uomini e Donne, per passare a telefilm dove la violenza è il leitmotiv della trama. Poi passano alle trasmissioni alimentate solo da delitti, assassini, criminalizzazioni di extra comunitari. Una televisione diseducativa dove appaiono noti sociologi, o psichiatri che danno la colpa alla Scuola di tutto il male che imperversa il mondo adolescenziale. E, non si rendono conto, che qualcuno di quei ragazzi li ascolta e a priori fa rimbalzare i problemi che lo attraversano, non attraverso il dialogo, ma nell'aggressività. In casa, a Scuola, con gli amici, con loro stessi. Pensiamo a come i nostri ragazzi vivono la "Scuola" di "Amici". Arrivano a pensare che quella è la vera Scuola. Non quella che ti dà la cultura per aver il diritto della scelta, ma quella che ti dà, una blanda occasione per poter apparire in un monitor. Non sapendo che si può spegnere, spegnendo anche tutti i loro sogni. Gratteri dice: Dovete studiare, comportarvi bene, essere educati. A 18 anni donare il sangue e andare a trovare gli anziani nelle strutture. Solo da voi può giungere il vero segnale di cambiamento della Calabria! Noi ce la stiamo mettendo tutta" Loro, sono procuratori che lottano non un giorno solo, ma tutta la vita per renderci liberi, per rendere cittadini quei ragazzi che giocano a fare i camorristi, Scarface, i Padrini. Forse proprio perché davanti ai Padrini del Paese, anche la Madonna guidata da uomini senza anima, la fanno inchinare per rendere grazie al "benefattore". L'invito di Gratteri assomiglia all'appello di Gramsci che diceva ai ragazzi: Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza." Non tutti avevano capito l'importanza di quelle parole, infatti ci troviamo davanti ad un Paese devastato dalla corruzione, da politici indagati, da mazzette che aprono le porte della malavita, un Paese che poteva essere un grande Paese, ma distrutto dalla mancanza di eticità e di morale. Il ruolo dell'Auditel, è diventato sovrano su ogni significato corretto che il mezzo televisivo dovrebbe trainare. La sua influenza su menti fragili può portare a pensare che lo status-quo di un ragazzo, debba essere il bullo, lo sfrontato, lo sbruffone. Quello che noi costruiamo a Scuola viene preso a picconate da una fiction qualsiasi.

Solo chi vive la realtà sul campo come Gratteri e tutti quegli eroi sconosciuti, possono capire il guasto morale che certe opere nate come denuncia, possono essere trasformate in macchiette, imitate non solo da chi vive nella feccia fino al collo, ma anche da ragazzi cresciuti senza problemi e in famiglie benestanti. Ho visto bambini, figli di gente " normali" esibirsi orgogliosamente col taglio dei capelli alla Genny Savastano. Nelle nostre patrie realtà abbiamo bisogno di innocenza e bellezza da insegnare e far imitare ai nostri figli e studenti. Gratteri ha poi posto l'attenzione sulla Scuola esponendo un concetto che noi insegnanti della Scuola pubblica affermiamo da tempo: "La mattina bisogna prima studiare, poi – ha detto – incontri e dibattiti sulla legalità si possono organizzare di pomeriggio. Oggi gli insegnanti sono poco pagati e poco valorizzati mentre il loro ruolo è fondamentale. I giovani vedono il ragazzetto con la macchina di grande cilindrata e lo considerano un mito, poi vedono l'insegnante con una utilitaria e lo considerano un morto di fame" E noi, dobbiamo continuare a lottare perché negli occhi di un ragazzino che vede un'insegnante che dalla mattina alla sera sta a Scuola, e magari non ha neanche la patente come me, si serve di mezzi pubblici, e continua a credere nelle Istituzioni, nell' agitazione dei nostri studenti, nel loro entusiasmo, nella loro forza e nella loro intelligenza, scelga il cambiamento, scelga la ragione, scelga la libertà. Ragazzi dobbiamo abbattere questo sistema: studiamo, pensiamo, curiamo l'ardore e la passione. Fottiamoli.

domenica 4 giugno 2017

Siria è morta Ayse Deniz Karacagil.

Ayse Deniz Karacagil
dal libro Kobane Kalling di Zerocalcare


(E' sempre antipatico puntare i riflettori su una persona specifica, in una guerra dove la gente muore ogni giorno e non se la incula nessuno. Però siccome siamo fatti che se incontriamo qualcuno poi per forza di cose ce lo ricordiamo e quel lutto sembra toccarci più da vicino, a morire sul fronte di Raqqa contro i miliziani di Daesh è stata Ayse Deniz Karacagil, la ragazza soprannominata Cappuccio Rosso. Turca, condannata a 100 anni di carcere dallo stato turco per le proteste legate a Gezi Park, aveva scelto di andare in montagna unirsi al movimento di liberazione curdo invece di trascorrere il resto della sua vita in galera o in fuga. Da lì poi è andata a combattere contro Daesh in Siria e questa settimana è caduta in combattimento.
Lo posto qua perché chi s'è letto Kobane Calling magari si ricorda la sua storia.)
Zerocalcare

il post originale su Facebook:






E’ con queste parole che Zerocalcare, all’anagrafe Michele Rech, autore del fumetto a metà fra diario di viaggio e graphic journalism Kobane Calling, ha voluto ricordare Ayşe Deniz Karacagil, giovane turca condannata a 100 anni di carcere per le proteste a Gezi Park nel 2014, uccisa in combattimento al confine tra la Turchia e la Siria, di cui aveva parlato nel libro.

Nata ad Antalya nel 1993, Ayse Deniz Karacagil aveva partecipato alle proteste di Gezi Park nel 2013 per poi essere arrestata con l’accusa di militanza in organizzazione terroristica tra i separatisti del PKK, tra le prove la sciarpa rossa che indossava sempre, considerato simbolo di socialismo; veniva infatti soprannominata “Cappuccio rosso”. Condannata a 100 anni di carcere, era stata messa in libertà vigilata dal giudice, per poi unirsi alla divisione femminile delle milizie curde, la YPJ, impegnata nella liberazione di Raqqa dagli uomini dei Califfo al Baghdadi e nella difesa della regione autonoma del Rojava.


L'omaggio di Paolo Lombardi ( http://www.repubblica.it/esteri/2017/06/01/news/siria_morta_ayse_deniz_karacagil_combattente_curda_raccontata_da_zerocalcare-166951053/?ref=RHPPLF-BH-I0-C4-P6-S1.4-T2 )